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Papa Giovanni

Papa Giovanni

Autore/i: Autori vari

Editore: Editori Laterza

premessa e cura di Giuseppe Alberigo, in sovracoperta: carboncino di G. Manzù.

pp. VIII-284, Bari

Il «mistero» Roncalli sembra consistere esattamente in questo: l’ascesa al pontificato di un uomo già vecchio, la cui carriera, non contraddistinta né da formulazioni teologiche né da iniziative spettacolari né da solidi agganci nella burocrazia vaticana, poteva considerarsi onorevolmente conclusa come patriarca di Venezia. Invece questo papa, nel quale molti intravedevano una figura sfumata e di transizione, poté concepire e realizzare nel giro di pochi anni il Concilio Vaticano II: un evento capace di trasformare il volto della Chiesa e di modificarne il rapporto con la società, ponendo fine dopo quattro secoli a certe conseguenze del concilio di Trento.
Perchè può dirsi che proprio il Vaticano II inaugura un’epoca nuova: quella della Chiesa che accetta la dimensione problematica del confronto col mondo contemporaneo.
In questo volume saggi recenti e inediti di alcuni fra i più apprezzati specialisti di storia della Chiesa contemporanea, delineano il primo profilo storico veramente esauriente sulla personalità di papa Giovanni XXIII, ancora così viva e popolare, e tuttavia per molti versi inesplorata.
Oltre a ricostruire al di fuori di ogni schema agiografico l’itinerario che portò tra il 1958 e il 1963 alla convocazione del Vaticano II, oltre a documentare la consapevolezza di papa Giovanni per un concilio profondamente innovatore del cattolicesimo – questo libro esamina il percorso, molto più complesso di quanto non si creda, della formazione del papa: dagli anni giovanili del seminario al suo impegno nella diocesi bergamasca, alla missione in Oriente, fino alla nunziatura in Francia e al patriarcato di Venezia.
Particolari approfondimenti ricevono il modo di predicare del prete e vescovo Roncalli; il ruolo da lui svolto nel complesso panorama della Chiesa italiana, soprattutto durante il pontificato di Pio XII; lo spessore dottrinale del suo magistero.

Giuseppe Alberigo (Varese, 1926) dal 1967 è ordinario di Storia della Chiesa nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna. È segretario dell’Istituto per le scienze religiose di Bologna. Tra i suoi lavori più recenti, la cura dei volumi: Storia dei concili ecumenici (Brescia 1993/2), Verso il Concilio Vaticano II (1960-1962). Passaggi e problemi della preparazione conciliare (con A. Melloni, Genova 1993) e, per i nostri tipi, Papa Giovanni (1987) e Chiesa e papato nel mondo contemporaneo (con A. Riccardi, 1990). Sotto la sua direzione, inoltre, la Storia del Concilio Vaticano II (I vol., Bologna 1995; II vol., ivi 1996);

Giuseppe Battelli è ricercatore presso l’Istituto per le Scienze religiose di Bologna;

Gabriele De Rosa insegna Storia contemporanea all’università «La Sapienza» di Roma;

Etienne Fouilloux insegna Storia contemporanea all’università di Caen;

Maurilio Guasco insegna Storia del pensiero politico contemporaneo all’università di Torino;

Alberto Melloni è ricercatore presso l’Istituto per le Scienze religiose di Bologna;

Giovanni Miccoli è ordinario di Storia della Chiesa nell’università di Venezia;

Andrea Riccardi è ordinario di Storia dei partiti e movimenti politici presso l’università di Bari;

Giuseppe Ruggieri insegna Teologia fondamentale presso lo Studio teologico S. Paolo di Catania.

Il Ritorno di Martin Guerre – Un Caso di Doppia Identità nella Francia del Cinquecento

Il Ritorno di Martin Guerre – Un Caso di Doppia Identità nella Francia del Cinquecento

Titolo originale: Le Retour de Martin Guerre

Autore/i: Zemon Davis Natalie

Editore: Giulio Einaudi Editore

unica edizione, prefazione e introduzione dell’autore, postfazione di Carlo Ginzburg, traduzione di Sandro Lombardini, la presente edizione è stata condotta su quella della Harvard University Press del 1983, collana: Microstorie n° 9.

pp. 162, ill. in b/n f.t., Torino

Conviene partire dall’esemplare ricerca della Davis su “un caso di doppia identità nella Francia del Cinquecento”, perché esso fa il punto su una vicenda umana e giudiziaria che dal XVI secolo in avanti è stato riesumata numerosissime volte. (Ne parla persino Montaigne, per auspicare che si inventi una nuova formula di sentenza che dica: “La corte non ci capisce niente”.) Martin Guerre, allontanatosi dal suo paese in Linguadoca nel 1548, non vi fece ritorno per svariati anni, durante i quali un falso Martin Guerre prese il suo posto nella comunità. La moglie dello scomparso parve riconoscerlo e acconsentì a riprendere la vita matrimoniale, salvo pentirsi e, cedendo alle pressioni della famiglia, trasformarsi in accusatrice. Il processo iniziò nel 1560, proprio nel momento in cui il vero Martin Guerre tornava nel villaggio, a distanza di dodici anni, dopo aver perso una gamba in una guerra dove, incidentalmente, aveva combattuto per il re di Spagna contro i francesi. La moglie riconobbe e accolse anche lui, l’impostore fu condannato a morte. Natalie Davis, che cita fra l’altro, più vicino a noi, il celebre caso dello “smemorato di Collegno”, aveva deciso di scrivere il suo libro dopo aver lavorato come consulente storica al film di Daniel Vigne, Il ritorno di Martin Guerre (1981), a cui si ispirò in seguito il regista Jon Amiel per il suo Sommersby (1992), che ripresenta la vicenda ambientandola durante la guerra civile americana.

Natalie Zemon Davis insegna storia all’Università di Princeton. Ha affrontato numerosi temi della storia sociale della Francia cinquecentesca. Di lei, Einaudi ha pubblicato Le culture del popolo.

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Prefazione
Abbreviazioni
Introduzione

  • Da Hendaye ad Arrigat
  • Il contadino insoddisfatto
  • L’onore e la tenacia di Bertrande de Rols
  • Le maschere di Arnaud du Tilh
  • Il matrimonio inventato
  • Liti
  • Il processo a Rieux
  • Il processo a Tolosa
  • Il ritorno di Martin Guerre
  • Il narratore
  • Histoire prodigieuse, histoire tragique
  • Degli zoppi
  • Epilogo

Bibliografia di opere scelte su Martin Guerre
Postfazione di Carlo Ginzburg
Indice analitico

I Linguaggi della Voce – Omaggio a Iván Fónagy

I Linguaggi della Voce – Omaggio a Iván Fónagy

Autore/i: Autori vari

Editore: Biblink Editori

a cura di Laura Santone.

pp. 224, Roma

Dalla fonetica alla psicolinguistica, dalla poetica allo studio della vive voix e delle funzioni dell’intonazione: sparsi in oltre duecento pubblicazioni, i lavori di Iván Fónagy attraversano e interrogano campi del sapere quali la letteratura, la poesia, la musica, l’antropologia, la psicoanalisi. “Inseminano” così la ricerca linguistica, aprendo squarci del tutto nuovi nell’osservazione sul linguaggio e le sue leggi.
I saggi raccolti nella prima parte di questo volume rendono conto di un percorso estremamente ricco e fecondo, dove i segni della lingua vengono interpretati alla luce dell’inconscio e dove il linguista, muovendo da una concezione paleontologica del linguaggio, fa di esso il centro mobile di una speculazione appassionata.
Nella seconda parte sono pubblicati un carteggio inedito tra Fónagy e il suo traduttore italiano Paolo Bollini, alcuni disegni e la bibliografia completa degli scritti del grande filologo umanista, al quale questo volume intende rendere omaggio.

Iván Fónagy (Budapest, 8 aprile 1920 – Parigi, 11 aprile 2005) è stato un filologo e linguista ungherese.
Si interessò ai problemi del doppio codice, emotivo e intellettuale, delle parole, e quindi di fonosimbolismo. Fu membro dell’Accademia ungherese delle scienze. Fu anche psicoanalista e uno dei maggiori linguisti sperimentali del XX secolo. Lasciò l’Ungheria per trasferirsi a Parigi, nel 1939 tornò in Ungheria ed entrò a far parte della Resistenza. Qui conobbe la moglie, la quale sarà una sua collaboratrice scientifica.

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Ouverture, di Jacqueline Risset

Introduzione

Laura Santone
Attraverso e oltre la fonetica e la fonologia,
ovvero «l’enfance retrouvée à volonté»


I Parte. Vive voci per Iván Fónagy

Pierre Léon
De la linguistique à la psycho-phonétique
Iván Fónagy: une longue amitié

Giorgio Orelli
Fónagy e un verso di Goethe

Eva Bérard
Expressivité vocale dans la parole chantée

Georges Boulakia
Voci e attitudini. Recitazione di attori.
Studio di fonetica sperimentale

Gabriele Anaclerio
La voce del poeta: l’“atmosfera fonetica”
ne Le sang d’un poète di Jean Cocteau

Enrica Galazzi, Élisabeth Guimbretière
Iván Fónagy: la fascination de la substance sonore.
Ouverture vers la didactique du F.L.E.

Federico Albano Leoni
Congedo

II Parte. Voci in risonanza

Carteggio Iván Fónagy – Paolo Bollini
Avvertenza

Lettere di Iván Fónagy a Paolo Bollini
Lettere di Paolo Bollini a Iván Fónagy
Indice dei nomi delle persone citate nel Carteggio

Appendice

Bibliografia generale
Bibliografia italiana
Messages visuels

La Sirena nella Mitologia – La Negazione del Sesso Femminile

La Sirena nella Mitologia – La Negazione del Sesso Femminile

Autore/i: Barina Antonella

Editore: Mastrogiacomo Editore

unica edizione.

pp. 48, numerose illustrazioni in bianco e nero, Padova

Sommario:

Prologo

  • Sirenomalia
  • La cancellazione del sesso femminile
  • Negazione della città di sotto (due esempi)
  • La caduta dell’arpia
  • La sirena alata
  • La sirena a coda di pesce
  • La sirena con aureola
  • La sirena demonio
  • La sirena nei racconti dei marinai
  • Note
  • Io mostro (la strix)

Il Toccaferro – Vademecum del Perfetto Superstizioso

Il Toccaferro – Vademecum del Perfetto Superstizioso

Credenze, ubbie, proverbi, superstizioni, fanatismi, errori, usi, costumi e pregiudizi del popolo italiano, raccolti con scrupolosa coscienza da Riccardo Morbelli – Con aggiunta: il segreto per sapere se nasce maschio o femmina, le preghiere per trovar marito, la piccola guida ai sogni, il metodo infallibile per vincere al lotto, un curiosario e altre notizie inutili e perciò utilissime per ben brillare in società

Autore/i: Morbelli Riccardo

Editore: Rizzoli

pp. 272, illustrazioni in bianco e nero, Milano

Sei superstizioso? Questo libro è per te, che credi nei sogni e nelle stelle, nel destino e nel malocchio. Diverrà il tuo «livre de chevet», Io consulterai nei momenti incerti della vita e vi troverai l’immediata risposta ai tuoi dubbi quotidiani.

Non sei superstizioso? Questo libro è più che mai per te. Refrattario a tal genere di contagio, troverai di che stare allegro vedendo quanto sia immensa la credulità umana.
In queste pagine noterai l’importanza che si attribuisce ai gatti neri e agli ombrelli aperti in luogo chiuso; gli stratagemmi che si mettono in atto per evitare un menagramo o un numero infausto, il malefico influsso di una mummia o di una civetta. Ad ogni pagina ti farai un sacco di risate, evitando così cure costose e sanandoti il fegato senza andare a Chianciano.

Hai un amico superstizioso?
Regalagli questo libro: apprezzerà certo questo tuo pensiero e Io legherai a te per tutta la vita. Egli te ne sarà riconoscente e – se si tratta di un vecchio zio scapolo – ti nominerà suo erede universale; oppure, defunto che sia, ti apparirà in sogno per rivelarti una quaterna infallibile o il luogo preciso dove è sepolto un tesoro.

Riccardo Morbelli, nato ad Orsara Bormida (Alessandria) il 2-II-1907, trascorse la giovinezza nel paese nativo. Si trasferì quindi a Torino dove si addottorò in giurisprudenza. All’Università conobbe Angelo Nizza col quale scrisse le prime riviste goliardiche, dialettali e in lingua.
Il binomio si impose nel 1935, attraverso la radio, in una fortunata serie di trasmissioni (I QUATTRO MOSCHETTIERI) che, ridotte poi a volume, raggiunsero immediata popolarità. Da allora Morbelli continuò a lavorare per la radio, di cui è il più affezionato collaboratore (vanta al suo attivo 1700 ore-trasmissione). Dedicatosi al giornalismo, si è specializzato nel settore spettacolo; contemporaneamente, per la terza pagina, scrive articoli di varietà. L’opera che egli considera più importante è L’ENCICLOPEDIA DELL’AMORE (in collaborazione con Nizza), di cui sta per uscire la seconda edizione riveduta e aggiornata (ed. EAR, Roma). Vive a Roma d’inverno e a primavera; a Lavinio d’estate; ad Orsara d’autunno, quando alla «Moschettiera» si vendemmia e gli amici vanno a trovarlo per mangiare la prima polenta e polli ruspanti.

Come Siamo Sopravvissute al Comunismo Riuscendo Persino a Ridere

Come Siamo Sopravvissute al Comunismo Riuscendo Persino a Ridere

Titolo originale: How We Survived Communism and Even Laughed

Autore/i: Drakulić Slavenka

Editore: Il Saggiatore

traduzione di Alessandra Calanchi.

pp. 176, Milano

«Mi sono seduta nelle loro cucine ad ascoltare storie di vita, a cucinare con loro, a bere il caffè quando ne avevano, a parlare dei loro figli e dei loro uomini, di come sperassero di comprare un nuovo frigorifero, una nuova stufa o una nuova automobile.»

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Una nota per il lettore italiano Introduzione. Il banale è politico

  1. Non ti puoi bere il caffè da sola
  2. Pizza a Varsavia, torta a Praga
  3. Il trucco e altre questioni cruciali
  4. Penso a Ulrike questa notte di novembre
  5. Facendo il bucato
  6. Una bambola invecchiata
  7. Avanti verso il passato!
  8. Quattro chiacchiere con il mio censore
  9. La strana abilità che hanno gli appartamenti di dividersi e di moltiplicarsi
  10. La nostra piccola Stasi
  11. Il linguaggio dei tagliolini in brodo
  12. Mi sono portata un occhio comunista a New York?
  13. Una lettera dagli Stati Uniti e la teoria critica
  14. Qualche dubbio sulle pellicce
  15. La mia prima messa di mezzanotte
  16. Come si imbiancano i muri nell’Europa dell’Est
  17. Come siamo sopravvissute al comunismo

La Legge dell’Armonia in Noi

La Legge dell’Armonia in Noi

Titolo originale: Das Harmoniegesetz in uns. Der Klassiker der neuen Richtungen

Autore/i: Lüscher Max

Editore: Armando Editore

presentazione e introduzione dell’autore, traduzione di Orietta Angeluccivon Bogdandy.

pp. 200, nn. figure b/n, Roma

L’armonia, come espressione dell’equilibrio interiore della persona umana, è il frutto di quattro sentimenti perfettamente accordati: il rispetto di sé, la libertà interiore, la soddisfazione, la fiducia in se stessi. La composizione di queste forze, nella misura in cui ognuna prevale sull’antagonista che si concretizza nell’egocentrismo, definisce la figura armonica in cui ogni persona si manifesta.
L’opera di Lüscher, ispirata alla teoria della psicologia funzionale e ai suoi modelli terapeutici, ricostruisce il processo che conduce all’armonia della persona, al suo equilibrio interiore e alla proprietà e misura dei suoi rapporti con gli altri. Dalla descrizione di alcuni casi esemplari di equilibrio psichico e del suo contrario, l’Autore trae una sorta di lista di controllo, una guida per la verifica individuale dello stato di equilibrio, per poi illustrarne il campo di applicazione, ossia il sistema di regolazione della psiche e le modalità del suo funzionamento.

Max Lüscher è un noto psicoterapeuta svizzero. Ha studiato filosofia, psicologia e psichiatria clinica a Basilea. Ha pubblicato numerosi test clinici tradotti in più lingue e diversi volumi di psicoterapia.

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Presentazione

PRIMA PARTE
Un’introduzione necessaria

  • “La domanda che ci si pone con maggiore urgenza”
  • L’armonia
  • I due aspetti della realtà
  • La legge dell’armonia nell’universo ed in me
  • Che cosa è l’anima?
  • L’Io troppo umano o l’arte di non adirarsi più

I quattro sentimenti normali riferiti al sé

  • Il rispetto di sé
  • La libertà interiore
  • La soddisfazione
  • La fiducia in se stessi

SECONDA PARTE
Lista di controllo dei quattro sentimenti riferiti al sé

  • Controllate la Vostra soddisfazione
  • Controllate il rispetto che avete di Voi stessi
  • Controllate la fiducia che avete in Voi stessi
  • Controllate la vostra libertà interiore

I sei stili di vita

  • Lo stile di vita rosso-verde del potente
  • Lo stile di vita blu-giallo del bisognoso d’affetto
  • Lo stile di vita blu-verde dell’elitista
  • Lo stile di vita rosso-giallo del popolare
  • Lo stile di vita verde-giallo del prominente
  • Lo stile di vita blu-rosso del socievole

Il circolo vizioso egocentrico

  • L’”egocentrizzare” e l’oggettivare o l’arte di comportarsi saggiamente

Le quattro vie che ci conducono all’equilibrio armonico

  • Il comprendere logico
  • Il comprendere etico
  • Il “male”
  • Il comprendere estetico
  • Il comprendere pratico

Il sentimento normale nei confronti di sé da vita a relazioni normali

  • La fiducia in se stessi ed il comprendere pratico
  • Il rispetto di se stessi ed il comprendere etico
  • La libertà interiore ed il comprendere estetico
  • La soddisfazione ed il comprendere logico
  • L’azione reciproca tra sentimenti riferiti al sé e rapporti con gli altri

TERZA PARTE
L’altra realtà

  • La verità oggettiva e soggettiva
  • La psicologia e le scienze naturali
  • Che cosa è il soggetto? “L’Io impersonale”
  • Il soggetto come individuo o perché l’individuo non è un corpo
  • La conoscenza del senso o la coscienza e la disposizione d’animo
  • I desideri sono falsi “ideali”
  • Il tempo oggettivo e soggettivo o l’arte di vivere nel presente
  • Il tempo frainteso e la causa fraintesa
  • Lo spazio oggettivo e soggettivo o l’arte di provare sentimenti
  • L’intuizione o l’illuminazione
  • L’intuizione è un qualcosa che si può apprendere?
  • Ma che cosa è questa intuizione?
  • Le sensazioni inconsce
  • Il blocco generato dai sentimenti
  • La disposizione dell’intuizione
  • I tipi di intuizione
  • L’esperienza come base dell’intuizione
  • Il valore oggettivo e soggettivo o il trasformarsi come completamento armonico
  • La funzionalità o la bilancia “interna”

I quattro aspetti del mondo oggettivo

  • La “psico-somatica” o il problema soma-psiche
  • Tabella dei quattro aspetti del mondo oggettivo

La psicologia funzionale

  • La dimensione dei valori soggettivi
  • L’anormalità della sopravvalutazione e della sottovalutazione
  • Il valutare, il giudicare, il comprendere
  • La dimensione della costellazione
  • La dimensione della successione
  • La dimensione della relazione
  • L’amore

QUARTA PARTE
Sguardo d’insieme della teoria della psicologia funzionale

  • Le quattro dimensioni
  • Dalla struttura della diagnosi alla struttura della terapia
  • La realtà come “misura di tutte le cose”
  • Tabella della psicologia funzionale strutturale

Conclusione
Indice analitico

Maternità – L’Amore Materno è Davvero un Istinto Radicato nella Natura Femminile?

Maternità – L’Amore Materno è Davvero un Istinto Radicato nella Natura Femminile?

Autore/i: Foglia Serena

Editore: Rizzoli

seconda edizione, in sovracoperta: René Magritte, L’Embellie (part.), 1941.

pp. 176, Milano

Da secoli a questa domanda si risponde affermativamente. Ma, se cosi fosse, non esisterebbero madri che gettano neonati nei cassonetti o che maltrattano o sfruttano i propri figli. Serena Foglia sostiene, in questo libro, che l’amore materno è un sentimento e che, come tutti i sentimenti, comporta eccessi, dubbi, ambivalenze, errori, amore e odio, dedizione e discontinuità affettiva.
Maternità è un viaggio attraverso il rapporto madre-figli, un’analisi dei diversi modi in cui questo viene sentito dalle donne.
Nella prima parte del libro l’autrice ne esamina l’evoluzione attraverso i secoli dai tempi di sant’Agostino fino ai nostri giorni e in alcuni capitoli, attraverso un vivace dialogo con la figlia adulta – per la quale indipendenza e libertà nel programmare la maternità sono fatti scontati – dibatte gli sviluppi possibili grazie ai progressi scientifici.
Nella seconda, congiungendo competenze professionali ed esperienza personale, ne affronta l’attuale fisionomia e descrive varie tipologie di madri (vittima, possessiva, autoritaria…) esemplificandone caratteristiche, comportamenti e conseguenti effetti sulla personalità dei figli. Ma mentre è impossibile delineare l’immagine della Buona Madre, il tabù della cattiva è un’ombra sempre presente. Eppure Serena Foglia è convinta che, nonostante gli scontri e le tensioni, una via d’uscita esista: bisogna prendere coscienza che la maternità è una possibile declinazione del sentire e che come tale è, per natura, ambivalente, segnata dal bene e dal male. Tra autobiografia e indagine sulla maternità questo libro ci offre l’analisi di tipologie e di contraddizioni della figura materna in forma di racconto.

Serena Foglia nata a Trieste, sposata, ha quattro figlie.
Vive e lavora a Milano. Sociologa e psicologa da più di vent’anni si dedica a esplorare e approfondire argomenti che da sempre sono al centro della nostra attenzione: i rapporti interpersonali, lo svolgersi della storia nei momenti cruciali quali il millenarismo, il significato e l’interpretazione dei sogni
dall’antichità a oggi, la sopravvivenza di miti e leggende nelle chiese istituzionali e nella società. È autrice di numerose opere tra cui: L’alfabeto delle stelle, Il libro delle streghe, Scoprire la luna, L’amore è…,
Il sogno e le sue voci, Mille e ancora mille, I nostri sette peccati, Piaceri, felicità, fortuna; Il nostro angelo custode e due romanzi: Quale amore e Senza cipria.

Il Piccolo Libro degli Angeli

Il Piccolo Libro degli Angeli

Autore/i: Autori vari

Editore: Armenia Editore

introduzione e cura di Dario Spada.

pp. 64, Milano

Il volume, dedicato agli angeli, descrive la storia del culto delle figure celesti, illustra i diversi ordini delle gerarchie angeliche, le caratteristiche iconografiche che le creature di luce hanno assunto nei successivi periodi della storia dell’arte, raccoglie i passi biblici più significativi sugli angeli, nonché tante curiosità e particolarità che li riguardano.

L’Abbuffone – Storia da Ridere e Ricette da Morire

L’Abbuffone – Storia da Ridere e Ricette da Morire

Autore/i: Tognazzi Ugo

Editore: Avagliano Editore

seconda edizione, con una testimonianza di Alberto Bevilacqua, prefazione dell’autore.

pp. 216, nn. fotografie b/n, Roma

L’abbuffone nella sua casa di Velletri, Tognazzi amava tenere affollate riunioni tra lo sportivo e il conviviale, allietando familiari, compagni di lavoro ed amici con le sue estrosità di anfitrione. Per quelle tavolate ormai leggendarie egli attingeva a piene mani dall’enorme frigorifero troneggiante in cucina, considerato come la “cappella di famiglia”, quando non passava per l’orto o per il pollaio. Questo libro nasce dalla sua passione per i fornelli e dalla sua esperienza di interprete (con Michel Piccoli, Marcello Mastroianni e Philippe Noiret) del film di Marco Ferreri La grande bouffe. Alternando un ricordo di gioventù, una spiritosa ricetta culinaria e il racconto degli episodi ora lieti ed ora malinconici vissuti sul set, il grande Ugo ci insegna che cucinare (e mangiare) bene è uno dei più squisiti piaceri della vita. Come dargli torto?

Ugo Togliazzi (Cremona 1922 – Roma 1990) esordì in teatro con la compagnia di Wanda Osiris, poi formò una celebre coppia comica nel 1950. Nel 1961 diresse Il mantenuto, di cui fu anche protagonista. Tra il 1963 e il 1988 si dedicò al cinema satirico, lavorando per registi come Marco Ferrari (L’ape regina, 1963; La donna scimmia, 1964; Marcia nunziale, 1966; La grande fouffe, 1973) e Dino Risi (I mostri, 1963; Straziami ma di baci straziami, 1968) e dando vita alle due fortunate serie di Amici miei (1976-1985) e Il vizietto (1978-1985). Alberto Bevilacqua lo diresse in due film tratti da suoi libri: La califfa (1970) e Queste specie di amore (1972). L’interpretazione in La tragedia di un  uomo ridicolo (1981) di Bernardo Bertolucci gli valse la Palma d’oro come miglior attore al Festival di Cannes. Calciatore dilettante e gran tifoso del Milan, amava molto giocare a tennis, ma la sua vera grande passione era la cucina, per cui fu ospite e consigliere gastronomico di alcuni rotocalchi, oltre che direttore della rivista “Nuova Cucina”.

Sacrifici e Omicidi Rituali nell’Antichità

Sacrifici e Omicidi Rituali nell’Antichità

Autore/i: Manzini Vincenzo

Editore: Fratelli Melita Editori

pp. VII-310, Genova

Dal testo:
«Sembra che l’orrenda superstizione dei sacrifici umani sia sorta con le primissime manifestazioni animistiche o religiose, come è attestato dai così detti sacrifici edilizi, diretti allo scopo di vincolare un’anima protettrice, o di propiziare la divinità, alle costruzioni domestiche o alle fondazioni di villaggi o d’opere di difesa.
L’archeologia ha dimostrato l’esistenza di questo costume tra i popoli preistorici d’Europa, provando altresì che, nell’Italia nostra, culla della civiltà mediterranea, esso aveva assunto carattere meramente simbolico, in un’età nella quale conservava tuttora il primitivo carattere realistico tra le popolazioni d’altri paesi.[…]

[…] Dal trattato di Giamblico sui misteri degli Egiziani si ricava notizia del persistere dell’atroce costume presso alcune sette, e specialmente nei riti della divinazione segreta e illecita (goetia), che si contrapponeva alla divinazione pubblica e legittima (teurgia). La «goetia», o stregoneria, era professata da uomini che si ritenevano in relazione con gli spiriti maligni. Essi riunivansi in sotterranei, ove, nel colmo della notte, con ossa di morti o con cadaveri interi, compivano riti misteriosi e orrendi. Immolavano talora anche fanciulli o adulti, per indagare nelle loro viscere l’avvenire.
Questi riti si propagarono dall’Egitto a molti altri paesi, come in Grecia e in Roma. La «goetia» fu proibita dalla legislazione delle XII Tavole, ma è lecito supporre che essa non sia mai scomparsa del tutto dal territorio romano, se le leggi di Costantino ritennero opportuno di vietarla nuovamente.[…]»

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Capitolo I. – I sacrifici umani nell’antichità

  • Tempi preistorici
  • Antichità egiziane
  • Antichità fenicie
  • Varî popoli asiatici: Siria, Mesopotamia, Ponto, Media e Libia, Arabia, Armenia, Mongolia, Giappone
  • Greci
  • Romani e altri popoli italici
  • Celti
  • Galli
  • Germani
  • Sciti e Slavi

Capitolo II. – I sacrifici umani nelle epoche moderne e contemporanea presso i popoli inferiori

  • Indiani
  • Afrcani
  • Indigeni dell’Oceania
  • Indigeni dell’America

Capitolo III. – I sacrifici umani nella Cristianità

  • Primi secoli
    • Religione e sette
  • Medioevo
    • Generalità
    • Sette
    • Pratiche magiche
    • Altre pratiche superstizione
  • Epoche moderna e contemporanea
    • Calunnie
    • Fatti reali
Capitolo VI. – I sacrifici umani presso gli Ebrei
Omicidi rituali attribuiti agli Ebrei
  • Documenti biblici
  • Fatti storici dell’antichità
  • Medioevo
    • Casi (da I-XXXII)
  • Epoca moderna
    • Casi (da XXXXII a LIV)
  • Epoca contemporanea
    • Casi (da LV a CXXXIII)
  • Osservazioni
Accusatori degli Ebrei
  • Antichità
    • Apione
    • Agobardo
  • Medioevo
    • Rodolfo da Magonza
    • Cantipratano
    • Altri
  • Epoca moderna
    • Preditori
    • Ex-Ebrei
    • Frankisti
    • Esenmenger
    • Voltaire
  • Gli ultimi tempi
    • L’ex-rabbino Moldavo
    • Rohling
    • Brimann
    • Ecker
    • Altri
Difensori degli Ebrei
  • Scritti religiosi ebraici
    • I papi
    • Gregorio 9˚
    • Innocenzo 4˚
    • Gregorio 10˚
    • Martino 5˚
    • Nicolò 5˚
    • Pio 2˚
    • Paolo 3˚
    • Clemente 13˚
    • Clemente 14˚
  • Altri ecclesiastici
    • Il cardinale Ganganelli
    • Altre difese
  • Principi
    • Federico 2˚
    • Ottokar 2˚
    • Boleslao 5˚
    • Rodolfo d’Asburgo
    • Filippo 4˚
    • Bolco 2˚
    • Edoardo di Savoia
    • Casimiro 3˚
    • Lodovico di Baviera
    • Casimiro 4˚
    • Federico 3˚
    • Pietro Mocenigo
    • Bona e G. G. Sforza
    • Solimano 2˚
    • Carlo 5˚
    • Stefano re di Polonia
    • Duca di Mantova
    • Luigi 14˚
    • Cristiano A. di Sulzbach
    • Senato veneto
    • Stanislao Augusto
    • Alessandro 1˚ di Russia
    • Abdul Medjîd
  • Autorità accademiche
  • Scrittori
Risultati
  • Infondatezza delle accuse contro gli Ebrei
Capitolo V. – Conclusioni generali
  • Evoluzione storica dei sacrifici umani
  • Scopi dei sacrifici umani
    • Animistici
    • Adoratori
    • Propiziatori
    • Espiatori
    • Funerarî
    • Divinatorî
    • Probatorî
    • Sanzionatorî
    • Magici
    • Terapeutici
  • Favole e simulazioni
  • I sacrifici umani e il diritto penale

L’Architetto

L’Architetto

Titolo originale: Le moine et le vénérable

Autore/i: Jacq Christian

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Giuseppe Settanni, collana: Bestsellers Oscar Mondadori n° 1154.

pp. 224, Milano

Parigi, una notte buia e piovosa del marzo 1944. In una strada del XVIII arrondissement, bloccata da due Mercedes nere, gli agenti della Gestapo aspettano la vittima, il Venerabile. Francois Branier, depositario dei segreti della loggia massonica “Conoscenza”, non ha scampo. Anche frate Benoit è nel mirino del servizio segreto più pericoloso d’Europa. E non per la sua attività a favore della Resistenza: ciò che interessa il nazismo sono le sue capacità paranormali di guaritore e ipnotizzatore. I due uomini si ritroveranno nella stazione di smistamento di Compiègne, anticamera dell’inferno del lager. Di fronte a loro, due possibilità: affrontare le indicibili sofferenze della deportazione o rivelare i segreti dei loro misteriosi poteri, consegnando al Reich la chiave per la supremazia universale…

Christian Jacq (Parigi, 28 aprile 1947) è uno scrittore, egittologo e saggista francese. Ha scritto numerosi libri e romanzi sull’antico Egitto, spesso incentrati sulla figura di Ramses II, faraone che Christian Jacq ammira molto. Le sue opere sull’Antico Egitto, non sempre basate su episodi veri, sono firmate col nome dello scrittore oppure con pseudonimi, come J. B. Livingstone e Christopher Carter. Nel 1995, grazie alla saga Ramses composta da 5 libri, ha registrato un trionfo internazionale, dato che la serie è stata pubblicata e tradotta in oltre 25 stati. Ogni libro di questa saga si occupa di un aspetto della vita conosciuta di Ramses II. Ha affrontato anche altri temi, scrivendo inoltre romanzi gialli e libri per ragazzi.
In possesso di un dottorato di studi sull’Antico Egitto da parte della Sorbonne, ha fondato con sua moglie, l’istituto Ramses, che si propone di creare un archivio fotografico dei siti archeologici egiziani.
Entrato in massoneria nella loggia Goethe di Rito scozzese antico ed accettato e appartenente alla Gran Loggia di Francia, dopo esserne divenuto il maestro venerabile ne ha fatto una loggia “selvaggia”, cioè non appartenente ad un’obbedienza o organizzazione riconosciuta, e ne ha cambiato il rito con uno egizio di sua personale invenzione, il che gli ha valso l’accusa di aver fondato una setta.

La Nostra Lotta – Organo del Partito Comunista Italiano 1943-1945

La Nostra Lotta – Organo del Partito Comunista Italiano 1943-1945

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni del Calendario

prefazione di Arturo Colombi, N.4 della collana.

pagine non numerate, Milano

Reprint della rivista del P.C.I. diretta da Eugenio Curiel, che uscì dall’ottobre ’43 all’aprile 1945. Eugenio Curiel, al quale il P.C.I. aveva affidato la direzione di questa rivista clandestina, ne fece uno strumento intransigente di mobilitazione.
La parola d’ordine del P.C.I. era allora: «Non attendere, combattere», e in questo senso la rivista si mosse, prima contro le tendenze di chi riteneva si dovesse aspettare la caduta del nazi-fascismo per mano degli eserciti alleati, senza logorare le forze operaie nella Resistenza, poi per indicare a queste stesse forze le vie della mobilitazione militare che doveva puntare all’obiettivo finale dell’insurrezione.
Leggere queste pagine significa leggere la storia di come nasce un esercito partigiano in un paese che non aveva nessuna tradizione di guerriglia.

Atti del Convegno Internazionale su Paracelso 1993 – Un Esame Critico del Pensiero di Paracelso Collocato nella Sua Dimensione Storica

Atti del Convegno Internazionale su Paracelso 1993 – Un Esame Critico del Pensiero di Paracelso Collocato nella Sua Dimensione Storica

Roma 17-18 dicembre 1993, Goethe Institut Rom

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni Paracelso

pp. 196, numerose illustrazioni in bianco e nero, Roma

Sommario:

Apertura del convegno

  • Allocuzione (Allocution), Francesco Sicilia
  • Discorso inaugurale (Opening address), Mario Leoni
  • Saluto di benvenuto (Welcome address), Aldo Liguori
  • La medicina tradizionale e il metodo concettuale di Paracelso (Traditional medicine and Paracelsus’ conceptual method), Alfio Bangrazi

I Sessione: Storia, Scienze, Filosofia

  • Medizin und Ethik im Werk des Theophrast von Hohenheim, genannt Paracelsus (Medicine and ethics in the works of Theophrast von Hohenheim, called Paracelsus), Wolfgang U. Eckart
  • L’etica medica nel pensiero paracelsiano (Medical ethics in Paracelsus’ thought), Angelo Capparoni
  • Paracelsus in der Weltliteratus – ein Rezeptionsphänomen (Paracelsus in the world literature – a phenomenal recognition), Ulrich Fellmeth
  • Naturwissenschaften, Naturphilosophie und Alchemie bei Paracelsus (Natural sciences, natural philosophy and alchemy in the works of Paracelsus), Wolf-Dieter Müller-Jahncke
  • La questione del fondamento (The question of foundation), Lucien Braun
  • Paracelsus on natural and popular magic, Charles Webster
  • La filosofia del macro e microcosmo nell’”universale paracelsiano” (Macro and microcosm philosophy in the “Paracelsian universal”), Luigi Stroppiana
  • Paracelsus and protestant millenarianism in 16th-17th century England, Piyo M. Rattansi

II sessione: Medicina

  • Paracelso e la sua ricerca delle fonti per la conoscenza dei segreti della Medicina Tradizionale (Paracelsus and his research into the sources for the knowledge of traditional medicine), Francesco Nobili Benedetti
  • Paracelso: in curando, chirurgo (Paracelsus: in curando, surgeon), Alfredo Musajo Somma
  • Iter teorico di Paracelso attraverso l’esame delle opere sulle malattie tartariche (Paracelsus’ theorical iter through the examination of the works on Tartaric disease), Giancarlo Zanier
  • Il ruolo dell’immaginazione nell’etiologia medica di Paracelso (Paracelsus’ medical aetiology), Franco Voltaggio
  • Paracelso nelle terme di Pfäfers (Paracelsus in Bad Pfäfers), Werner Vogler

Maurizio Scaparro – L’Utopia Teatrale

Maurizio Scaparro – L’Utopia Teatrale

Autore/i: Poesio Paolo Emilio

Editore: Marsilio Editori

prima edizione.

pp. 160, nn. tavole a colori e bianco e nero, Venezia

Di Maurizio Scaparro, ossia di uno dei più interessanti e personali registi europei contemporanei, viene tracciato nelle pagine di questo libro l’itinerario artistico compiuto nell’arco di poco più che due decenni: da quando, cioè, dopo una fervida esperienza di critico teatrale, Scaparro si trovò, giovanissimo, a dirigere un teatro a gestione pubblica e firmò la sua prima regia. Dopo di allora ha di volta in volta diretto teatri stabili e compagnie indipendenti rivelandosi sempre proteso a rifiutare il teatro di consumo e interessato invece a recuperi e riproposte apparentemente disparate (dalla Venextiana alla Sagra del Signore della Nave, alla Lunga notte di Medea di Corrado Alvaro), in realtà affratellate da tematiche precise (la festa, ad esempio, o l’impegno civile).
Pur attenendosi fedele al teatro di parola si preoccupa più di far coabitare rigore e fantasia che non di soggiacere a condizionamenti di stampo accademico (La Lena dell’Ariosto ridotta in prosa, ne è un esempio). Fin dagli inizi appare chiara la sua totale avversione per ogni forma di spettacolarità eccessiva, la sua premeditata rinuncia alla scenografia illustrativa a favore di un uso altamente suggestivo dello spazio scenico. Sono tutti contrassegni delle sue tensioni verso un rapporto fertilmente utopico con il teatro. Tensioni che andranno via via facendosi sempre più nitide a partire dall’Amleto (che rivelo al pubblico italiano Pino Micol) per giungere poi al Cirano di Bergerac e al memorabile Don Chisciotte multimediale o al ritrovato Caligola di Camus, senza dimenticare il recente Fu Mattia Pascal: tutte scelte che rivelano la predilezione, in palcoscenico, per alcuni campioni dell’Utopia.
La rilettura critica dei singoli spettacoli fra maggiori e minori (alcuni dei quali salutati all’estero con un calore eccezionale) permette anche di individuare altri aspetti dell’utopia teatrale cara a Scaparro: basta pensare alla felice pagina del «Carnevale del Teatro» a Venezia quando venne messa in luce la particolare connessione fra piazza e teatro. E, ancora, la linea di ricerca sul linguaggio teatrale contemporaneo portata avanti tanto in Italia quanto negli Stati Uniti – nel momento in cui ci si interroga sul senso che può avere oggi fare teatro in una società dove il contatto umano sembra rarefarsi – si collega alla possibilità di coniugare il linguaggio teatrale al linguaggio cinematografico o televisivo come nel caso del citato Don Chisciotte.
Anche se il teatro resta sempre «la più umana delle arti», Paolo Emilio Poesio è nato a Roma, ma vive a Firenze da moltissimi anni. Poco più che ventenne cominciò a cimentarsi nella critica drammatica, disciplina nella quale poi, divenuto giornalista professionista, doveva affermarsi come una delle voci più autorevoli, esercitandola per trentaquattro anni consecutivi nei maggiori quotidiani fiorentini. Interessato a tutti gli aspetti del teatro, ha insegnato alla Scuola di recitazione di via Laura a Firenze e ha diretto, nei primi anni sessanta, il Teatro Studio del Teatro Metastasio di Prato. È autore di una biografia critica di Jean Louis Barrault (Bologna 1961). Oltre che a diverse enciclopedie, ha collaborato e collabora con alcune riviste specializzate italiane e straniere. Ha fatto parte più volte di commissioni giudicatrici di premi teatrali. Dirige la rivista «Teatro nuovo».

Auto-Suggestione Cosciente – Lo Straordinario Metodo di É. Coué per Migliorare Salute e Comportamento con l’Utilizzazione di Semplici Formule

Auto-Suggestione Cosciente – Lo Straordinario Metodo di É. Coué per Migliorare Salute e Comportamento con l’Utilizzazione di Semplici Formule

Titoli originali: La maîtrise de soi-même e L’autosuggestion et son application pratique

Autore/i: Coué Émile; Charpentier Raymonde

Editore: Red Edizioni

seconda edizione, traduzione dalle edizioni originali di Daniela Garavini.

pp. 112, Como

“Voglio” essere equilibrato e sereno, ma vivo in uno stato di continuo disagio; “voglio” guarire, ma i miei mali continuano a perseguitarmi; “voglio” dormire, ma non ci riesco… Quante volte, nella fatica quotidiana di vivere, facciamo appello senza successo alla nostra volontà?

Il metodo dell’autosuggestione cosciente, messo a punto da più di sessant’anni dal ricercatore francese É. Coué, oppone alla debolezza della volontà la forza dell’immaginazione, di comunicare con il nostro inconscio e di “caricarlo” di immagini positive, attraverso la ripetizione metodica di semplici formule.

Questo libro indica concretamente la via e offre gli strumenti per operare questa “rivoluzione”.

Quando modifichiamo in senso positivo l’immagine di noi stessi nel nostro inconscio, pace interiore, benessere fisico, guarigione, sicurezza, padronanza di sé… si rivelano obiettivi alla portata di tutti.

Yoga – Tutti gli Esercizi di Base dell’Hatha Yoga

Yoga – Tutti gli Esercizi di Base dell’Hatha Yoga

Titolo originale: Yoga, Grundkurs für Anfänger

Autore/i: Jenny Esther; Keshava Dasappa

Editore: Red Edizioni

traduzione dal tedesco di Viviana Chiarlo, fotografie di Cristoph Schneider, Bruno Utinger.

pp. 104, numerose fotografie a colori e bianco e nero, Novara

Imparare i principi basilari dello yoga non è difficile: bastano un po’ di impegno e una guida affidabile.
Questo libro, sintetico ma completo, conduce il lettore, passo dopo passo, in un programma di esercizi che lo aiutano a migliorare il suo benessere fisico, a rafforzare il suo equilibrio psichico, a conquistare maggiore capacità di attenzione e concentrazione.

Esther Jenny, di nazionalità svizzera, ha conseguito in India la laurea in danza classica indiana, canto carnatico e yoga e si è diplomata nel 1974 presso lo Ashtanga Yoga Research Institute di Mysore. È insegnante di yoga e ballerina.

Dasappa Keshava, di nazionalità indiana, si è laureato in danza classica indiana e strumenti a percussione e a corda presso l’università di Mysore. (Titolo Vidwan Natyavisharada, medaglia d’oro nel 1975). Ha studiato yoga presso lo Yogiraj Sri Deshikachar di Mysore. È coreografo, insegnante di danza e yoga, danzatore. Insieme con la moglie, Esther Jenny, dirige a Basilea una scuola di danza indiana e yoga; insegna yoga presso accademie di musica di Basilea e Berna.

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Introduzione

Yoga: origini, significato, finalità

  • Hatha Yoga: la via della salute e dell’armonia interiore
  • Il rilassamento
  • La respirazione

Alcune informazioni pratiche

  • Il luogo, l’ora e l’abbigliamento
  • Importante: esercitarsi con pazienza
  • Il vostro programma di esercizi
  • Quadro generale delle asana

Corso elementare di Hatha yoga

  • Posizione del Cadavere, Shavasana
  • Posizione della Montagna, Tadasana
  • Posizione del Saluto, Namaskarasana
  • Posizione dell’Uccello, Vihangasana
  • Posizione dell’Aquila, Garudasana
  • Posizione dell’Albero, Virkshasana
  • Posizione con la testa alle ginocchia, in piedi, Padangustasana
  • Posizione del Triangolo, Trikonasana
  • Posizione estesa con la testa a terra, tra i piedi, Prasarita Padottanasana
  • Saluto al Sole, Surya Namaskar
  • Posizione del Bastone, Dandasana
  • Posizione dell’Occidente, Paschimottanasana
  • Posizione dell’Oriente, Purvottanasana
  • Posizione con la testa al ginocchio, Janushirsana
  • Posizione del Diamante, Vajrasana
  • Posizione del Guerriero, Virasana
  • Posizione del Serpente o del Cobra, Bhujangasana
  • Posizione della Locusta, Shalabhasana
  • Torsione Facile, da seduti, Parshva Varanasana
  • Posizione del Coniglio, Schaschangasana
  • Ciclo delle posizioni sulle spalle, Sarvangasana
  • Posizione del Pesce, Matsyasana
  • Posizione contro il meteorismo, Pavanamuktasana

Le posizioni yoga classiche da seduti

  • Posizione facile, Sukhasana
  • Esercizi preparatori alla posizione del Loto, Padmasana
  • Posizione del Mezzo Loto, Ardha Padmasana
  • Posizione del Loto, Padmasana
  • Posizione da seduti completa, Siddhasana

Facili esercizi di respirazione e meditazione

  • Respirazione yoga completa
  • Respirazione del vincitore, Ujjayi-pranayama
  • Respirazione purificativa o Respirazione nasale alternata, Nadi-shodhana
  • Ritiro dei sensi, Sanmukhi Mudra
  • Tratak: un esercizio di concentrazione

Appendice bibliografica

La Marionetta e il Burattino

La Marionetta e il Burattino

Autore/i: Fagioli Massimo

Editore: Nuove Edizioni Romane

premessa dell’autore.

pp. 256, Roma

Secondo dei tre volumi di Massimo Fagioli, La marionetta e il burattino è il libro dei molti significati.
Significato di sviluppo delle scoperte di Istinto di morte e conoscenza; significato di coerenza del discorso psicoanalitico reale; significato di coraggio, costanza e lavoro per il processo di conoscenza.
Lo sviluppo delle scoperte sta nell’ampiezza della visione dei problemi e delle dinamiche psicoanalitiche che, oltre a centrarsi su dinamiche specifiche di rapporto interumano, si svolge comprendendo tutta la “metodologia” freudiana che oppone al disumano del malato psichico un disumano più regressivo fino all’annullamento più totalizzante.
La coerenza del discorso sta nello svolgimento degli accenni che, contenuti nell’ambito dei due pilastri del primo volume (la dinamica fondante la pazzia umana e la nascita dell’Io dell’uomo), trovano la loro concretezza teorica soprattutto nel capitolo che demolisce il concetto e la dinamica dell’identificazione e nel capitolo che chiarisce la reale dimensione del desiderio nel rapporto interumano.
Il significato di coraggio, costanza, lavoro per il processo di conoscenza, si vede nel momento in cui si consideri il contesto storico nel quale il libro è stato scritto, ovvero nel contesto dell’operazione culturale di isolamento ed eliminazione cui il primo volume era stato sottoposto.
La marionetta e il burattino è il libro dalle molte scoperte.
Scoperta della resistenza; scoperta dell’inevitabile controtransfert psicotico del “metodo” freudiano; scoperta dall’identificazione come prassi e teorizzazione del dominio nella società borghese; scoperta del desiderio come reale rapporto interumano; scoperta del metodo rivoluzionario (la maschera) e, infine, la fondamentale, scoperta della donna.
Ed è il libro stesso con il suo essere come è, scientificamente rigoroso e profondamente poetico, tanto da giungere a fare della poesia sulla dimensione più orribile e terrificante dell’uomo, la schizofrenia, che si costituisce come donna e rappresenta la donna come dovrebbe “essere e come dovrebbe fare, resistendo alle tre streghe dell’annullamento, negazione e sadismo, resistendo alla tragedia della castrazione cui la violenza della società (non dell’uomo) la obbliga,, resistendo al tentativo continuo di confonderla sulla propria realtà umana che non è mancanza di pene ma inconscio mare calmo e desiderio come per l’uomo.
La marionetta e il burattino è il libro che è centrale nel lavoro dell’autore, nel tempo e nella teorizzazione, come è centrale, nelle tre dimensioni dell’essere, il bambino, la donna, l’operaio, la dimensione donna che non può essere né può illudersi di poter essere senza le altre due.
La pena di simile illusione sarebbe quella di tornare ad essere la strega che fornica con il diavolo, di tornare a fare la ribellione del castrato, la ribellione dell’odio e della violenza inutile, la pena del rogo del desiderio cieco, della pazzia della coazione a ripetere l’odio e rabbia eterna.

Psicoanalisi della Nascita e Castrazione Umana

Psicoanalisi della Nascita e Castrazione Umana

Autore/i: Fagioli Massimo

Editore: Nuove Edizioni Romane

premessa dell’autore.

pp. 248, Roma

Questo terzo libro di Massimo Fagioli è la dimostrazione della validità e della solidità del discorso iniziato con Istinto di morte e conoscenza e continuato con La marionetta e il burattino. Sono tre volumi che si pongono come momento fondamentale nella storia del pensiero. Rendono cioè passato quanto, fino ad ora, era attuale.
Il centro intorno al quale ruota questo libro è, infatti, la separazione.
Non solo perché parla di essa, ma in quanto è la testimonianza, l’occasione e la proposizione di una separazione dal passato.
Dalla castrazione alla nascita. Affinché il castrato possa trasformarsi e nascere come uomo è necessaria la denuncia e il superamento del fallimento teorico di Freud e la dimostrazione della verità di una analisi trasformativa della dimensione psichica umana. È quanto l’autore fa articolando una analisi accurata, ma sempre contenuta all’essenziale, dei nodi centrali del freudismo: la permanenza del dubbio per la mancata scoperta della pulsione umana di rapporto con la realtà, le contraddizioni della teoria del narcisismo primario, il fondamento della teoria del destino della castrazione e dell’identificazione sulla negazione dell’Io del neonato, la negazione del desiderio e la sua confusione con l’invidia, l’identificazione di Freud con Schreber, l’impossibilità di cogliere il reale contenuto patologico dell’omosessualità e di pensare il superamento del complesso edipico… ecco alcuni passaggi specifici del discorso che dimostra il fallimento freudiano. Essi chiariscono come la progressiva negazione, che troviamo nel freudismo, della sessualità, del desiderio, dell’essere della donna, della separazione come creatività, della realtà del pensiero umano non siano prodotti di una degenerazione, ma le conseguenze necessarie dei continui errori di Freud nella ricerca sulla realtà psichica umana.
Due parole ancora su una specifica caratteristica di tutti i lavori di M. Fagioli.
È lo stile con cui l’A. propone le scoperte scientifiche; stile che, accanto ad evidenti doti letterarie le quali, specialmente nei secondi due volumi, raggiungono livelli poetici non comuni, ha qualcosa in più, qualcosa di nuovo che ora possiamo comprendere come realizzazione della parola che dice, della parola limpida e piena che è tale perché è espressione dell’investimento sessuale che deriva dall’Io interno. […]

La Verità sul Codice Da Vinci

La Verità sul Codice Da Vinci

Un grande storico svela tutti i segreti del libro che ha affascinato il mondo

Autore/i: Ehrman Bart D.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

quinta edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Elisa Banfi, Cristina Cavalli, Emanuela Cervini, Valentina Manzoni, titolo originale: Truth and Fiction in The Da Vinci Code, in sopraccoperta: Leonardo da Vinci, Ultima Cena.

pp. 194, nn. fotografie b/n f.t., Milano

Il Codice Da Vinci è un libro che ha sconvolto milioni di lettori in tutto il mondo. Ma che cosa c’è di vero nel thriller di Dan Brown? Un grande e autorevole storico ne svela tutti i segreti.

Il Codice Da Vinci di Dan Brown, il più grande bestseller degli ultimi anni, è stato in vetta alle classifiche dei libri in tutto il mondo per molti mesi e ancora oggi, nonostante i milioni di copie vendute, il suo successo non sembra esaurirsi. L’aspetto sorprendente di questo romanzo al cui fascino nessuno sembra sfuggire è che l’autore ha costruito la trama intessendo vicende frutto della sua fantasia con rivelazioni storiche sconvolgenti che, se confermate, cambierebbero in modo radicale il nostro rapporto con la religione cristiana.
Come Bart D. Ehrman, eminente studioso del cristianesimo delle origini, dimostra in questo saggio accessibile e ricco di informazioni sconvolgenti, Il Codice da Vinci è così ben congegnato da rendere complesso il lavoro di chi cerca di distinguere nelle sue pagine fatti e finzioni. È vero che nell’antichità la Chiesa scelse di privilegiare le testimonianze che affermavano la natura divina di Gesù arrivando a oscurarne la natura pienamente umana? E che tra circa ottanta vangeli l’imperatore Costantino selezionò per il Nuovo Testamento gli unici quattro che ponevano l’accento sulla sua divinità? Gesù Cristo era sposato con Maria Maddalena? La Chiesa ha davvero tenuto nascosti i vangeli che rivelavano il loro matrimonio segreto?
Ehrman fa chiarezza su questi e sui molti altri misteri che popolano il bestseller di Dan Brown, offrendo al lettore un’infinità di informazioni appassionanti e storicamente corrette sul primo cristianesimo e su tutti quegli eventi, come la scoperta dei Rotoli del Mar Morto, o il ritrovamento dei vangeli gnostici alla metà dello scorso secolo, che ne costituiscono lo sfondo reale e documentato. Separa i fatti dalla finzione, la realtà dalla fantasia letteraria, offrendo a quanti hanno letto con passione il Codice da Vinci e vogliono sapere la verità sulle origini del cristianesimo di Gesù, la chiave per decodificare tutti i segreti di uno dei libri più misteriosi e affascinanti che siano mai stati scritti.

Bart D. Ehrman dirige il dipartimento di Studi religiosi dell’Università del North Carolina. Autorevole storico della Chiesa delle origini e della vita di Gesù Cristo, ha scritto numerosi saggi su questo argomento, tra cui: Jesus, Apocalyptic Prophet of the New Millennium (1999), The New Testament: A Historical Introduction to the Early Writings (2003), Lost Christianities (2004).

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Introduzione

PARTE PRIMA
L’imperatore Costantino, il Nuovo Testamento e gli altri vangeli

  • I. – Il cristianesimo primitivo e il ruolo di Costantino
  • II. – Il ritrovamento dei Rotoli del Mar Morto e della biblioteca di Nag Hammadi
  • III. – Gli altri vangeli
  • IV. – Costantino e la formazione del canone neotestamentario

PARTE SECONDA
Gesù e Maria Maddalena

  • V. – Le fonti storiche su Gesù
  • VI. – Il Gesù storico
  • VII. – Gesù, Maria Maddalena e il matrimonio
  • VIII. – Il femminino nel primo cristianesimo

Epilogo
Note
Ringraziamenti
Foti iconografiche
Indice dei nomi