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Se Cristo, Domani, Batterà alla Tua Porta … lo Riconoscerai?

Se Cristo, Domani, Batterà alla Tua Porta … lo Riconoscerai?

Titolo originale: Si le Christ, demain, frappe à votre porte…

Autore/i: Follereau Raoul

Editore: Editrice Nigrizia

traduzione dal francese a cura di P. Raffaele Gagliardi rivista e completata sull’edizione francese del 1962 dal P. Enrico Galimberti.

pp. 144, Bologna

«Se Cristo, domani, batterà alla vostra porta, lo riconoscerete?
Sarà, come una volta, un uomo povero, certamente un uomo solo.
Sarà senza dubbio un operaio, forse un disoccupato, e anche, se lo sciopero è giusto, uno scioperante. ’ Salirà scale su scale, senza mai finire, si arresterà senza fine sui ballatoi, con un sorriso meraviglioso sul suo volto triste…
Ma la vostra porta è così arcigna…
E poi nessuno scorge il sorriso delle persone che non vuol ricevere.» (pag. 11)

Cristina Regina di Svezia – La Vita Tempestosa di un’Europea Eccentrica

Cristina Regina di Svezia – La Vita Tempestosa di un’Europea Eccentrica

Titolo originale: Christina, Queen of Sweden

Autore/i: Buckley Veronica

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, traduzione Joan Peregalli e Claudia Pierrottet, collana: Le Scie, in sovraccoperta: Sebastian Bourdon, Cristina di Svezia.

pp. 412, ill. in b/n f.t., Milano

…Una sovrana colta e anticonformista che visse tutte le inquietudini e le contraddizioni del suo secolo…

Cristina divenne regina di Svezia a soli sei anni; curiosa, coraggiosa, intelligente, coltivò molteplici interessi ed ebbe amici importanti, tra cui il filosofo Cartesio. Convertitasi al cattolicesimo, nel 1654 abdicò e si trasferì nel Sud Europa, divenendo una delle più importanti figure della cultura romana. Figlia di un secolo caratterizzato da profondi cambiamenti, Cristina si trovò, a sua volta, a un bivio su questioni di religione, potere, politica e sesso. Considerata di volta in volta lesbica, prostituta, ermafrodito e atea, infranse ogni convenzione imposta alle donne del suo tempo per affermare il suo diritto a decidere e a seguire le proprie inclinazioni a prescindere dal ruolo e dal rango. In questa biografia, Veronica Buckley dipinge un ritratto a tutto tondo della sovrana colta e anticonformista, vulcanica e imprevedibile, che visse in prima persona tutte le inquietudini e le contraddizioni del suo tempo. Di natura incostante e carattere imprevedibile, Cristina si lascia coinvolgere in progetti politici ambiziosi che non riesce a portare a compimento (tra questi il tentativo di diventare, con la complicità di Mazzarino, regina di Napoli e poi, con il sostegno di Azzolino, sovrana della Polonia), dando prova, in alcune circostanze, di intransigenza e spietatezza (come quando, sorda a ogni supplica, manda a morte il marchese Monaldeschi). Figlia di un secolo inquieto caratterizzato da profondi cambiamenti, Cristina si troverà, a sua volta, a un bivio su questioni di religione, di potere, di politica e di sesso. Considerata di volta in volta lesbica, prostituta, ermafrodito e atea, infranse ogni convenzione per affermare il suo diritto a decidere e a seguire le proprie inclinazioni a prescindere dal ruolo, dal rango e dall’essere una donna.

Nel primo risguardo: lettera di Cristina al padre Gustavo II Adolfo, 1631; nel secondo una lettera al cardinale Mazzarino, 1657.

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Parte prima

  • Prologo
  • Nascita di un pricipe
  • Morte di un re
  • La piccola regina
  • Amore e cultura
  • Una ghianda sotta la quercia
  • Guerra e pace
  • La Minerva del Nord
  • Tragedia e commedia
  • Una corona virtuale
  • La strada per Roma
  • L’abdicazione

Parte seconda

  • Il passaggio del Rubicone
  • Roma, finalmente
  • Di nuovo l’amore
  • Il momento della Francia
  • Il sole nascente
  • Fontainebleau
  • Le conseguenze
  • Vecchi e nuovi rifugi
  • Débâcle
  • Miraggi
  • I giorni della gloria
  • La fine del viaggio
  • Epilogo

Note
Bibliografia
Ringraziamenti
Indice dei nomi

Nicodeme Dans la Lune ou la Revolution Pacifique

Nicodeme Dans la Lune ou la Revolution Pacifique

Folie en prose et en trois actes

Autore/i: Beffroy De Reigny Louis Abel

Editore: Schena Editore – A.G. Nizet

texte établi, annoté et présenté par Michele Sajous.

pp. 288, ill., Fasano di Puglia – Paris

Nicodeme dans la lune ou la revolution pacifique, créé en novembre 1790, obtint jusqu’en 1792 un succès plus qu’honorable. Cette «folie» en trois actes en prose présentait  une vision idyllique d’une Révolution acceptée par tous et même voulue par un roi «bon et éclairé», qui s’en était fait l’instigateur, une fois découvertes les exactions commises a son insu. Cette transposition de l’actualité politique sera rapidement tenu pour réactionnaire. Beffroy proposera de nouveau sa pièce, en 1797, sous le Directoire, après en avoir considérablement modifié le ton, cette fois plus âpre, et avoir durci ses attaques contre la noblesse et le clergé, tandis que la Révolution, menée par des «assassins», cesse d’être prèsentée comme un modèle universel, pour devenir une expérience négative destinée à servir d’example aux autres nations.
L’introduciton très nourrie situe la pièce dans l’histoire du théâtre révolutionnaire, examine les procédés (dont beaucoup sont empruntés au genre «poissard»), analyse minutieusement la langue et les rôles; des notes abondantes fournissent tous les reinsignements utiles sur les allusions politiques, les particularités du langage, l’accueil fait à la pièce, ect.
Michele Sajsous publie le texte de 1791 avec les variantes de 1797 et y joint, outre diverses illustrations, le fac-similé des musiques et, de Beffroy, le Precis exact  de la prise de la Bastille ainsi que la Lettre du Cousin Jacques à Louis XVI.

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INTRODUCTION

  • Le texte

NOTE BIO-BIBLIOGRAPHIQUE
NICODEME DANS LA LUNE

  • Acte premier
  • Acte second
  • Acte troisième

QUELQUES REFLEXIONS DE L’AUTEUR
NOTES ET VARIANTES
ANNEXES

  • Diversissement pour la fin de la Pièce de Nicodeme dans la lune, au Théâtre de la Citè. 1797
  • Musiques
  • Precis exact  de la Prise de la Bastille
  • Lettre du Cousin Jacques à Louis XVI

BIBLOGRAPHIE

L’Umanesimo Italiano – Filosofia e Vita Civile nel Rinascimento

L’Umanesimo Italiano – Filosofia e Vita Civile nel Rinascimento

Autore/i: Garin Eugenio

Editore: Editori Laterza

avvertenza e introduzione dell’autore, collana: Universale Laterza n° 3.

pp. 288, Bari

Eugenio Garin, nato nel 1909, ha studiato a Firenze dove insegna Storia della filosofia alla facoltà di Lettere.
Fin dall’inizio della sua attività, Garin ha rivolto la sua attenzione soprattutto alla cultura filosofica medievale e umanistica. Preceduto da un lavoro su G. Pico (1937), questo volume su L’umanesimo italiano apparso per la prima volta in tedesco nel 1947), rappresenta la sintesi di una lunga e intensa attività di editore e commentatore di testi ignoti o mal noti del ’400. Successivamente, nello stesso campo di studi, Garin ha pubblicato, oltre a moltissimi saggi in Italia e fuori, vari volumi: Medioevo e Rinascimento e L’educazione in Europa (1400-1600) (presso la nostra Casa, nel 1954 e nel 1957): Studi sul platonismo medievale (1958); La cultura filosofica del Rinascimento italiano (1961). Ha inoltre contribuito a grandi opere collettive quali la Storia di Milano della Fondazione Treccani e la Propylāen Weltgeschichte.

Negli anni seguenti Garin si è occupato della cultura italiana dopo l’Unità in due suoi volumi: Cronache di filosofia italiana 1900-1943 e La cultura italiana fra ’800 e ’900, pubblicati nelle nostre collane nel 1955 e nel 1962 insieme a La filosofia come sapere storico, del ’59. Sua anche una Storia della filosofia italiana (Torino 1967). Per la nostra casa Garin dirige i «Filosofi antichi e medievali» e i «Classici della filosofia moderna».

Convergere in Alto

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Lettere a Léontine Zanta

Autore/i: Teilhard de Chardin Pierre

Editore: Il Saggiatore

edizione italiana a cura di Ferdinando Ormea, introduzione di Robert Garric e Henri de Lubac, presentazione e note di Michel de Certeau, traduzione di A. Dozon Daverio.

pp. 176, Milano

“«Venga pure a pranzo mercoledì. Incontrerà da me tre religiosi che non potranno mancare di interessarla.» Fu per rispondere a questo invito di Léontine Zanta che, un tantino stuzzicato dalla curiosità, mi recai a Neuilly in una bella giornata primaverile del 1925.
Non pensavo allora che l’incontro che stavo per fare avrebbe avuto profonde ripercussioni su di me.
All’appuntamento si trovavano effettivamente tre sacerdoti. Uno di essi aveva un nome prestigioso: l’Abbé Bremond. Il nome del secondo era anche ben noto: l’Abbé Mugnier. Il terzo… mi riservava la grande sorpresa della giornata.
L’Abbé Bremond non deludeva colui che aveva letto qualcuno dei suoi libri. La sua Histoire littéraire du sentiment religieux, la cui pubblicazione era da poco iniziata, aveva rivelato a tutta la Francia molte pagine di mistici sconosciuti che egli presentava con la sua bella lingua fiorita, sfumata e poetica. Di bella statura, magro, immenso, egli ti guardava dall’alto, con un occhio vivace in cui brillava una malizia acuta.[…]”

Le Parabole Evangeliche

Le Parabole Evangeliche

Autore/i: Maggioni Bruno

Editore: Vita e Pensiero

pp. 252, Milano

Anche agli occhi disincantati dell’uomo d’oggi le parabole evangeliche continuano ad apparire con fascino immutato: è come se questi racconti, pur legati al contesto in cui furono detti e scritti, siano senza età. Nelle parabole si è infatti sedimentata una sapienza universale sorta dall’attenta osservazione di situazioni umane tipiche e degli eventi naturali. Ma Gesù amava parlare in parabole non soltanto perché attraverso il patrimonio comune della saggezza popolare poteva insegnare in modo chiaro e suggestivo. Piuttosto, voleva così aprire gli occhi alle folle, che «pur vedendo, non vedono».
E per ridare la vista a chi è “cieco” e si ostina a non riconoscerlo, propone racconti in cui appaiono situazioni, personaggi e comportamenti strani. Questa discontinuità rispetto alla trama ordinaria del vivere è lo strumento narrativo utilizzato da Gesù per annunciare ciò che nessuna parola o immagine può adeguatamente esprimere: il mistero del regno di Dio.
Le parabole evangeliche, in forza dei loro tratti anomali, provocano, costringono a pensare, sollecitano ad accogliere la radicale novità del volto di Dio manifestatosi nella storia di Gesù. L’esegesi delle parabole offerta da questo libro ha costantemente di mira tale anima teologica: lette in questa luce, esse rivelano la loro perenne bellezza e capacità di stupire.

Bruno Maggioni è nato nel 1932 a Rovellasca (Como) e dal 1955 è sacerdote della diocesi di Como. Ha studiato teologia e scienze bibliche all’Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. È docente di Esegesi del Nuovo Testamento alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale di Milano e di Introduzione alla teologia presso l’Università Cattolica. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui: Il vangelo di Giovanni (Assisi 1985); Il racconto di Marco (Assisi 1985); Il racconto di Matteo (Assisi 1986); Uomo e società nella Bibbia (Milano 1991); La vita nelle prime comunità cristiane (Roma 1991); Le parabole evangeliche (Vita e Pensiero, Milano 1992); I racconti evangelici della Passione (Assisi 1994); Padre nostro (Vita e Pensiero, Milano 1995); La pazienza del contadino (Vita e Pensiero, Milano 1996); La brocca dimenticata (Vita e Pensiero, Milano 1999); Davanti a Dio. I salmi 1-75 (Vita e Pensiero, Milano 2001); Davanti a Dio. I salmi 76-150 (Vita e Pensiero, Milano 2002); Il seme e la terra (Vita e Pensiero, Milano 2003).

Origine e Divenire del Cosmo

Origine e Divenire del Cosmo

Autore/i: Coleman James A.

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prefazione e disegni dell’autore, traduzione dall’inglese di Vittorio Agostini.

pp. 176, nn. illustrazioni b/n, Milano

Il problema cosmologico si è posto alla mente umana da tempi immemorabili, divenendo ben presto oggetto del mito e di speculazioni filosofiche. Solo in epoca moderna, e, soprattutto, soltanto nel nostro secolo, ha potuto inserirsi in una dimensione veramente scientifica. All’impostazione del problema, quale si è venuta delineando negli ultimi decenni, Concorrono sostanzialmente due diversi filoni: una componente teorica, facente capo all’equazione cosmologica generale di Einstein, e ai suoi sviluppi da parte di de Sitter, di Friedmann e di altri, e una componente sperimentale che dall’osservazione spettroscopica, dall’indagine della distribuzione delle galassie, dallo studio dell’età della terra e del sistema solare, delle stelle, delle galassie, dell’intero universo visibile scevera gli elementi necessari alla costruzione di un quadro cosmologico. I problemi affrontati da questo libro sono problemi “eterni”: l’universo ha avuto inizio nel tempo, come sostiene la teoria della evoluzione, o esiste da sempre, come afferma la teoria della creazione continua? L’universo è finito o infinito? limitato o illimitato? La scienza non è ancora in grado, se mai lo sarà, di dare una risposta definitiva a questi problemi. L’autore si limita a presentare un panorama completo delle leggi, delle scoperte e delle ipotesi che hanno preceduto e permesso la formulazione delle due più importanti teorie contemporanee sull’origine dell’universo, la teoria dell’evoluzione e quella della creazione continua, e lo fa con una semplicità e un rigore invidiabili, ben noti a quanti già hanno letto in questa stessa collana, del Coleman, La relatività è facile.

James A. Coleman è professore di fisica, e ha collaborato durante e dopo la guerra alle ricerche teoriche su missili teleguidati. Collaboratore del laboratorio di Fisica applicata alla John Hopkins University, vi conobbe Gamow che lo incitò a scrivere questo libro, per il quale si è avvalso anche dei consigli e della guida del professor Hoyle.

The Secret of the Veda

The Secret of the Veda

Autore/i: Sri Aurobindo

Editore: Sri Aurobindo Ashram Press

pp. 604, Pondicherry

Thus there emerged in my mind, revealing itself as it were out of the ancient verses, a Veda which was throughout the Scripture of a great and antique religion already equipped with a profound psychological disciple, – a Scripture not confused in thought or primitive in its substance, not a medley of heterogeneous or barbarous elements, but one, complete and self-conscious in its purpose and in its purport, veiled indeed by the cover, sometimes thick, sometimes transparent, of another and material sense, but never losing sight even for a single moment of its high spiritual aim and tendency

La Sfida Perduta

La Sfida Perduta

Biografia politica di Enrico Mattei

Autore/i: Galli Giorgio

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

pp. 264, Milano

De Gasperi, Cefis, Verzotto, Gronchi, Tambroni, le “Sette sorelle”, l’Algeria, i servizi segreti americani francesi e italiani, la mafia: questi sono alcuni dei protagonisti della vicenda tempestosa di Enrico Mattei.
Giorgio Galli ne ha ricostruito la biografia, dalle origini marchigiane, all’impianto di una piccola industria, alle funzioni politico-militari di dirigente dei partigiani bianchi durante la Resistenza, al ruolo nella DC, fino alla grande avventura dell’ENI, alla sfida al cartello petrolifero, ai rapporti ambigui col mondo politico, alla fine tragica e misteriosa; una morte che apre un nuovo periodo della storia italiana, culminato poi nella strategia della tensione.
Al di là dell’avventura, quello che conta nella biografia di Mattei sono le tracce lasciate nella storia del sistema politico italiano, che Galli ricostruisce con il rigore del politologo. La cultura populista filtrata attraverso la DC, ma uscita dall’esperienza fascista; la fragilità della struttura politica dal punto di vista di un corretto funzionamento del sistema rappresentativo; la tendenza a sostituire la funzionalità del sistema politico con la corruzione; il condizionamento della nostra politica estera in limiti abbastanza angusti e difficilmente valicabili; questi sono gli elementi della vicenda personale di Enrico Mattei che costituiscono aspetti permanenti della storia italiana del dopoguerra. Oggi più evidenti e attivi che mai.

Il Libro dei Cinque Anelli

Il Libro dei Cinque Anelli

Autore/i: Musashi Miyamoto

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

a cura di Cesare Barioli.

pp. XXIX-114, Milano

Il libro dei cinque anelli si suddivide in cinque sezioni che richiamano la simbologia dello spirito (il Vuoto) e dei quattro elementi (Terra, Acqua, Fuoco, Aria) che insieme danno forma all’universo.
Nato come manuale del perfetto guerriero, quest’opera è stata letta come una guida che indica la strada da seguire per vincere le proprie battaglie e avere successo. Per questo motivo è stato adottato come testo di studio nei corsi per manager di tutto il mondo ed è diventato in molti paesi un vero e proprio bestseller. L’essenza più profonda del Libro dei cinque anelli, tuttavia, è nel suo significato spirituale: esso, infatti, guida ciascuno in un intenso cammino di autoperfezionamento e insegna a sviluppare in modo armonico sia l’intuizione sia la comprensione intellettuale, per una realizzazione più piena e completa della propria personalità.

Miyamoto Musashi (Miyamoto, Giappone, 1584 – 1645) fu il più celebre maestro di spada giapponese, di cui si dice che non perse mai un incontro. Iniziò a combattere a tredici anni e continuò fino ai cinquanta, quando si ritirò per dedicarsi allo studio della letteratura, della pittura e della calligrafia oltre che all’arte della forgiatura delle spade, nella quale divenne un maestro assoluto.

Chicanos – Cultura e Politica dei Messico-Americani

Chicanos – Cultura e Politica dei Messico-Americani

Autore/i: Gebbia Alessandro

Editore: Marsilio Editori

introduzione e premessa dell’autore.

pp. 204, Venezia

Dopo i negri e gli indiani, sono ora i Chicanos a combattere sull’arduo campo della lotta per l’autodeterminazione, il razzismo e l’imperialismo americano.
Varie e complesse, per molti aspetti affascinanti, sono le origini di questo Movimento i cui risultati hanno portato alla creazione dell’unico partito di ispirazione socialista in grado oggi di opporsi al bipartitismo americano.
Cesar Chavez, Rejes Lopez Tijerina, Rodolfo «Gorky» Gonzales, José Angel Gutierrez sono ormai leggendarie figure di leader. La loro azione e il loro coraggio hanno dato vita a una fioritura politica e culturale che costituisce uno degli eventi più positivi e significativi degli ultimi anni. Questa antologia offre un panorama generale delle varie espressioni della Rinascenza messico-americana che costituiscono il patrimonio collettivo dell’intera nazione di Aztlan.

Alessandro Gebbia, romano, docente di letteratura americana presso l’Università di Roma, ha trascorso un lungo periodo negli Stati Uniti, dove ha insegnato letteratura italiana e americana all’Università di Houston, nel Texas. Autore di una vasta bibliografia sulla letteratura beat pubblicata su «Studi Americani», da anni collabora alla pagina libri dell’«Avanti».

Il Giardino delle Idee – Quattro Passi nel Mondo della Filosofia

Il Giardino delle Idee – Quattro Passi nel Mondo della Filosofia

Autore/i: Veca Salvatore

Editore: Edizioni Frassinelli

premessa dell’autore.

pp. 246, Milano

…Una bambina curiosa interroga il nonno filosofo nei lunghi pomeriggi di una vacanza estiva. Com’è fatto il mondo? Come si può raggiungere la verità? Chi decide se un’azione è giusta o ingiusta? Che cosa sappiamo di Dio? La risposta del nonno è un invito a fare quattro passi nel mondo della filosofia. Un giardino dove fioriscono le idee e i pensieri…e dove germogliano domande sempre nuove che continuano ad appassionarci…

Come capita ai filosofi, anche Salvatore Veca si è spesso sentito rivolgere la domanda: a che cosa serve la filosofia, di che cosa si occupa? Il professore ha replicato in dibattiti, interviste, lezioni universitarie, confrontandosi con le diverse posizioni sostenute nel tempo da altri studiosi. Ma un giorno la questione gli è stata proposta dalla nipote Camilla. A una bambina non si può rispondere con una lunga e dotta dissertazione; perciò il nonno si è impegnato a trovare un modo per spiegarle alcuni fra i grandi problemi che sono da sempre al centro della ricerca filosofica: il linguaggio, la verità, la giustizia, la bontà, la bellezza, la ragione, l’esistenza di Dio. Il risultato del suo lavoro è questo libro nel quale, partendo dai quesiti fondamentali che tutti ci poniamo sul nostro destino o che sorgono dal fatto di vivere in società, Salvatore Veca esplora, in agili scorribande, l’affascinante mondo abitato da Socrate e dal suo clan. Le sue spiegazioni sono semplici, gli esempi sono tratti dalla vita quotidiana e dalle nostre esperienze più comuni, per dimostrare che la filosofia può insegnare qualcosa a ciascuno di noi, adulti e ragazzi, perché è una pratica naturale per ogni essere umano capace di meravigliarsi e appassionato della ricerca della verità.

Salvatore Veca è professore di Filosofia politica presso la facoltà di Scienze politiche dell’università di Pavia, della quale è preside. Rettore del Collegio universitario Giasone Del Maino, è stato per molti anni presidente della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano. Svolge un’intensa attività di consulenza editoriale e fa parte del comitato scientifico di riviste italiane e straniere.

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Premessa

  • Mondo
  • Realtà
  • Verità
  • Giustizia
  • Bontà
  • Bellezza
  • Ragione
  • Comprensione
  • Importanza
  • Dio
  • Filosofia

Commiato
Le due liste di Camilla

Lo Sviluppo della Coscienza

Lo Sviluppo della Coscienza

Metodo pratico con questionari ed esercizi

Autore/i: La Sala Batà Angela Maria

Editore: Editrice Nuova Era

pp. 136, Vitinia di Roma

L’uomo vive in uno stato che è simile ad un dormiveglia, perché la sua vera coscienza non è ancora desta. Il suo “io” è solo una maschera, un personaggio fittizio che nasconde il suo Vero Essere. Le esperienze della vita, il dolore, il graduale processo di maturazione interiore lo portano poco a poco ad accorgersi di questo suo stato ed a sentire il bisogno di “svegliarsi” e di ritrovare la sua vera coscienza.
Questo libro guida verso lo sviluppo di tale coscienza autentica ed aiuta a liberarsi dalle strutture e dai condizionamenti che la ostacolano. Inoltre, con opportuni esercizi e questionari, offre delle tecniche adatte allo scopo ed in maniera graduale insegna come favorire il risveglio del Sé.

Angela Maria La Sala Batà (1918-2017), laureata in Lettere e Filosofia, è stata allieva e collaboratrice per vari anni di Roberto Assagioli, ideatore della Psicosintesi.
Ha seguito gli insegnamenti della scuola di sviluppo interiore fondata da A. A. Bailey ed ha approfondito i suoi studi e le sue ricerche attingendo dalla saggezza di vari Maestri occidentali e orientali, ed in particolar modo da Sri Aurobindo.
Ha dedicato la sua vita, per oltre 50 anni, alla diffusione dei risultati di queste sue ricerche ed esperienze interiori, scrivendo libri e tenendo gruppi, conferenze e corsi.

I Viaggiatori del Paradiso

I Viaggiatori del Paradiso

Mistici, Visionari, Sognatori alla Ricerca dell’Aldilà prima di Dante

Autore/i: Tardiola Giuseppe

Editore: Casa Editrice Le Lettere

introduzione e cura di Giuseppe Tardiola.

pp. 224, Firenze

L’area narrativa del «Viaggio nell’Aldilà» è un affascinante campo di studio che solo da poco tempo incontra l’interesse specifico di storici e critici, in quanto le fonti originali sono state studiate ed esaminate quasi sempre esclusivamente in funzione storico-critica della Divina Commedia. Il presente volume intende dunque interpretare i più importanti testi medievali di visioni e viaggi nell’altro mondo alla luce dei più recenti indirizzi metodologici, che possono riguardare gli aspetti storici e di tradizione, fino a quelli psicologici ed esoterici, avventurandosi in una sorprendente letteratura che si apre da epoca addirittura precarolingia sino a raggiungere, sempre più vitale e rigogliosa, gli anni praticamente a ridosso della composizione dantesca. Giuseppe Tardiola, nel suo saggio introduttivo, dopo aver sondato le eredità letterarie, storiografiche, religiose e finanche etno-antropologiche del genere, affronta e descrive le tipologie, le morfologie e i livelli narrativi del Viaggio e della Visione nel Medioevo (prendendo in esame un’ampia messe di testi), sino ad affrontare le vere e proprie categorie culturali del Viaggio nell’Aldilà, mediante una ricognizione sulle strutture della mentalità visionaria, sulla simbologia e sulla percezione visionistica del tempo e dello spazio, sulle aree semantiche del Viaggio; della Meraviglia e della Tradizione nel mondo medievale, sui fondamentali apporti, infine, del mondo folkloristico e carnevalesco.
Nella seconda parte del libro compaiono i più significativi volgarizzamenti medievali di opere (alcune di difficile reperimento) quali la Vita di san Maccario romano, la Leggenda del viaggio di tre santi monaci al Paradiso terrestre, la Navigazione di san Brandano e la Visione di Tugdalo. Tutti i test sono presentati con un ampio commento introduttivo che, assieme alle note, perfeziona e completa la ricerca.

Giuseppe Tardiola, svolge da tempo un assiduo lavoro di ricerca con particolare riguardo alle aree del Medioevo «meraviglioso» e della letteratura fantastica. Fra le sue opere si ricordano: Atlante fantastico del Medioevo (1990), le edizioni della Lettera del Prete Gianni, della Lettera di Alessandro ad Aristotele e del De Rebus in Oriente Mirabilibus (raccolte in Le meraviglie dell’India, 1991), Il Vampiro nella letteratura italiana (1991), Cristoforo Colombo e le meraviglie dell’America (1992).

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Introduzione
… ubi coelum terrae se coniungit
I. Viaggi e visioni: eredità
II. Il viaggio e la visione nel Medioevo
Il viaggio
La visione
III. Categorie culturali del viaggio nell’Aldilà
Strutture della mentalità visionaria
Tempo e spazio: una geo/crono-grafia simbolica
Il viaggio, la meraviglia, la tradizione
Il mondo popolare
Nota ai testi
Vita di san Maccario Romano
Nota introduttiva e bibliografica
Vita di san Maccario Romano
Leggenda del viaggio di tre santi monaci al Paradiso terrestre
Nota introduttiva e bibliografica
Leggenda del viaggio di tre santi monaci al Paradiso terrestre
La navigazione di san Brandano
Nota introduttiva e bibliografica
La navigazione di san Brandano
La visione di Tugdalo
Nota introduttiva e bibliografica
La visione di Tugdalo
Indice dei nomi e delle opere anonime

Sulle Tracce di Heinrich Schliemann

Sulle Tracce di Heinrich Schliemann

Autore/i: Deuel Leo

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Gino Rampini.

pp. 480, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Milano

Con gli scavi compiuti a Troia e a Micene, a Orcomeno e a Tirinto, Heinrich Schliemann, un dilettante, un self-made man milionario ritiratosi in età matura dal mondo degli affari, apre, nella seconda metà dell’Ottocento, «un mondo nuovo all’archeologia». E lui stesso che lo scrive con orgoglio, e tuttavia molti esitano ad ammettere che una vocazione mercantile possa convivere nella stessa persona con una vocazione scientifica; nel mondo accademico serpeggiano diffidenze e divampano polemiche che irritano Heinrich Schliemann e gli fanno assumere pose da perseguitato. Attacchi e contestazioni contribuiscono comunque ad accrescere una fama che va ben al di là del mondo degli archeologi. Si forma intorno al personaggio un’aura mitica che lo stesso Schliemann non disdegna di alimentare; nasce la leggenda del figlio di pastore luterano che da giovane decide di diventare commerciante per potersi dedicare un giorno a disseppellire la Troia omerica; si diffonde la convinzione che egli l’abbia localizzata unicamente attraverso un’ingenua se pur attenta e fedele lettura di Omero.
Tutti hanno avuto in mano la mappa del tesoro, ma Schliemann è il solo che l’ha saputa decifrare. Degno scopritore : di città eroiche, per alcuni egli è un Eroe; per altri, è un avventuriero e un predatore di ricchezze (accusa senza fondamento, poiché gli oggetti da lui trafugati non erano destinati a incrementare la sua fortuna personale, ma ad arricchire i musei di tutta Europa). Né l’una né l’altra versione corrisponde alla realtà; più semplicemente, Schliemann fu un entusiasta che seppe infondere, nella sua attività di archeologo, quell’energia e quello spirito imprenditoriale che aveva dimostrato in anni di fortunate imprese commerciali. Così egli appare in questa biografia, né agiografica né denigratoria, che ricostruisce sulla base di diari, lettere, relazioni dagli scavi, una vicenda ricca di emozioni e baciata dalla Fortuna.

Formatosi in università svizzere e americane e attraverso lunghi viaggi di studio in tutto il mondo, Leo Deuel è autore di numerosi libri di archeologia che hanno incontrato largo favore presso il pubblico.

Lo Specchio Doppio

Lo Specchio Doppio

Carteggio 1927-1955

Autore/i: Berenson Bernard; Marghieri Clotilde

Editore: Rusconi

unica edizione, introduzione di Clotilde Marghieri, traduzione di Margherita Guidacci e Clotilde Marghieri.

pp. 544, nn. tavole fotografiche b/n f.t., Milano

In quindici anni di lavoro, tra Vita in villa del 1960 e Amati enigmi del 1974, Clotilde Marghieri è riuscita a dare un’immagine di sé così ricca e compiuta quale tanti altri scrittori non hanno saputo in una intera esistenza disseminata di titoli.
Quindici anni, quattro libri. Lo specchio doppia, il suo carteggio con Bernard Berenson dal 1927 al 1955, sarebbe, secondo una mia idea che ho più volte espressa a Clotilde, il quinto libro: il libro non valuta scrivere per un rifiuto sacrosanto del gioco letterario e delle leggi che lo regolano, e tuttavia nato da sé a testimonianza di una presenza interiore che non può venir meno. Oggi, a lettura conclusa, devo ricredermi: non è il quinto ma il primo, ed è la matrice di tutti gli altri. Quando incontra Clotilde, Berenson ha più di sessant’anni; Clotilde è giovanissima.
È intelligente, è colta, conosce molte lingue, ha ricevuto un’ottima educazione: ha tutte le carte in regola per avere libero e stabile accesso nel mondo del maestro: ma è quella differenza di età a determinare l’esemplare unicità di questa esperienza, che si consuma tutta sotto il novecentesco segno della sincerità. Può darsi che Clotilde abbia fatto tesoro degli insegnamenti di Berenson, il quale sapeva già che cosa significasse amministrare la propria vita privata in spirito di libertà e di sincerità, in un contesto di liaisons per niente dangereuses. Può darsi; ma la giovane donna si dimostra, per istinto, fin dall’inizio, all’altezza del grande partner. E ciò anche perché Clotilde ha un problema suo, di emancipazione e di sincerità nei confronti della propria famiglia: un problema che è assolutamente indipendente dal rapporto con Berenson. Solo che questo rapporto diventerà il fuoco bianco nel quale ogni altra reazione si accelera e si compie.
Scrive Berenson il 17 settembre 1931: «Io voglio che i tuoi sentimenti siano multipli e non voglio davvero, anzi ne inorridirei, che tu “sacrifichi una qualsiasi voce del tuo spirito”. Se tu lo facessi inganneresti te stessa.
Ed io ti chiedo solo di essere te stessa. Ma, come si diceva, questo rispetto dell’alterità nasce da un dato di natura, che è il riconoscimento di una distanza incolmabile, di una assenza. Quello che sarebbe altrimenti il programma di un intellettualismo libertino, si colora di verità di vita. Verità di vita è anche la capacità di Berenson di trasferirsi tutto sul piano della sua interlocutrice (una capacità che era il segno della sua ricchezza) sicché il discorso si svolge quasi interamente nel dominio della letteratura. E Berenson dimostra non solo una cultura letteraria che lo distingue dai colleghi suoi, che più che vivere la letteratura, la facevano, ma, si tratti di Graham Greene o di Palazzeschi, ci trasmette giudizi critici davvero inappellabili.
Accanto alla dolorosa, conquistata e dominata olimpicità di Berenson, la storia privata di Clotilde si scandisce in una serie di avvenimenti necessari, dolorosi anch’essi: dal Vesuvio a Roma, da Roma al Vesuvio, alla ricerca di una casa nella quale riconoscersi pur a prezzo di molte rinunce. Ma il filo rosso di questa narrazione epistolare è la ricerca di se stessa, e al tempo stesso la voglia di guardar fuori, di ricercarsi negli altri, di riconoscere gli altri: basti pensare alle immagini di Croce che sono affidate a questo libro, alle stimolazioni che Clotilde trae da quella illustre amicizia.
E così, a pochi mesi dalla morte di Berenson, ecco uscire alla luce il primo libro di Clotilde, Vita in villa, nel quale, e negli altri che lo seguirono, si risolveva naturalmente quell’apprendistato a capire che Berenson aveva guidato con l’autorità del suo amore. (Luigi Baldacci)

Un Fiore Mortale

Un Fiore Mortale

Cina: autobiografia e storia

Autore/i: Suyin Han

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

traduzione dall’inglese di Ettore Capriolo.

pp. 428, tavv. b/n f.t., Milano

Questa straordinaria autobiografia di Han Suyin è un grande affresco storico della Cina moderna. Intimamente connesse con la vita politica e sociale cinese degli ultimi cinquant’anni, le vicende della famiglia di Han Suyin si snodano in questo volume attraverso il decennio compreso tra il 1928 e il 1938, un periodo denso di avvenimenti, che ha visto il consolidarsi del potere di Chiang Kaishek, la tenace opposizione di Mao Tse-tung, la “lunga marcia” dell’armata rossa e l’invasione giapponese.
Tutto questo accadeva in Cina mentre Hitler e Mussolini ipnotizzavano l’Europa con i loro preparativi di guerra. Tesa verso l’evolversi di entrambe le situazioni, gravata dalla sua doppia eredità affettiva e culturale, Han Suyin viene a trovarsi tra due fuochi; vive tutte le difficoltà di ogni euroasiatico, invisa ai nativi cinesi e sospetta ai governi coloniali. Ha contatti con Nehru e Teilhard de Chardin, quando ancora nessuno ha sentito parlare di loro, osserva e descrive le lotte, partecipa con fermezza a un dibattito che va ben oltre i confini culturali, nella profonda convinzione che “la giustizia chiede la testimonianza di tutta la nostra vita”.
Questo libro non è solo il ritratto fedele di una Cina avvinta dalle contraddizioni, è anche una rassegna di personaggi umani, si chiamino essi Chiang Kai-shek o Mao Tse-tung, uniti nella visione ampia e suggestiva della storia di un paese che sembra trovare solo oggi la misura più consona a esprimersi al livello del suo grande passato.

Han Suyin è nata a Pechino da padre cinese, ingegnere delle ferrovie, e da madre belga. Ha trascorso in Cina l’infanzia e l’adolescenza. Nel 1927, mandata a Bruxelles per completare gli studi, conobbe e sposò il colonnello Boo, amico intimo di Chiang Kaishek. Rimasta vedova in seguito al suicidio del marito, si dedicò con eguale passione alla medicina e alla letteratura. L’opera sua di maggior successo fu L’amore è una cosa meravigliosa, reso famoso anche dal film omonimo. Fedele alla sua doppia nazionalità, vive parte dell’anno in Cina e parte in Europa. Di Han Suyin abbiamo già pubblicato L’albero ferito di cui Bertrand Russell ha detto: “Leggendo questo libro ho imparato di piu sulla Cina che se vi avessi vissuto un anno intero”.

Teoria Sociologica

Teoria Sociologica

Radici classiche e sfide contemporanee

Autore/i: Ritzer George

Editore: Apogeo

traduzione di Letizia Caporusso, revisione e prefazione di Giuseppe Sciortino.

pp. xviii-446, Milano

Una teoria sociologica è un insieme di idee interconnesse tra loro, che permette di sistematizzare la conoscenza sul mondo sociale, di spiegare le relazioni che lo costituiscono e di ipotizzare il suo futuro. Il volume presenta una panoramica assai estesa delle teorie sociologiche, dalle origini di questa disciplina fino agli sviluppi più recenti. La trattazione prende le mosse dalle principali teorie della sociologia classica, a partire dalle figure di riferimento di Durkheim, Marx e Weber, per affrontare poi le diverse scuole contemporanee del pensiero sociologico: le grand theories, che indagano ampie strutture e grandi cambiamenti sociali, così come le teorie della vita quotidiana, le teorie femministe e postmoderniste, fino alla teoria della globalizzazione. Gli sviluppi concettuali sono integrati con brevi schizzi biografici dei più importanti pensatori sociali; i concetti chiave sono ripresi ed evidenziati per un maggiore approfondimento; l’esposizione procede in maniera sintetica ma esaustiva, e con uno stile vivace e coinvolgente.

George Ritzer, uno dei massimi esperti di teoria sociale e critico della cultura contemporanea, insegna presso la University of Maryland.
È autore di importanti testi sulla teoria sociologica e sulle sue applicazioni, tradotti in numerose lingue.
L’edizione italiana è curata da Giuseppe Sciortino, docente di Teorie sociologiche contemporanee e di Sociologia del mutamento presso l’Università di Trento.

Con Te Sempre Accanto

Con Te Sempre Accanto

I nostri cari sono ancora con noi: la mia vita da medium

Autore/i: Tabacco Ginella

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione di Roberto Giacobbo, postfazione di don Sergio Messina.

pp. 268, Milano

Il dolore di chi perde una persona cara è inconsolabile, ma non bisogna disperare: chi in vita ci ha amato ed è stato da noi amato, infatti, non se ne va mai per sempre. Anche dopo la morte ci rimane accanto, nonostante noi non riusciamo a coglierne la presenza. Qualcuno, però, sarebbe in grado di farlo.
È il caso di Ginella Tabacco, accortasi di avere il dono di comunicare con i defunti dopo aver perso il compagno della sua vita. In queste pagine racconta la propria esperienza, offrendo testimonianze toccanti e aprendo una nuova prospettiva, ricca di speranza, sulla vita oltre la vita.

Ginella Tabacco, nata nel 1943, ha lavorato come insegnante per oltre trent’anni. Dal 1993, dopo un lutto familiare, ha scoperto di possedere doti di comunicazione con il mondo spirituale. Numerose persone si rivolgono a lei per ritrovare la speranza dopo aver perso una persona cara. Con Mondadori ha pubblicato Con te sempre accanto (2012).

NDE Near-Death Experiences

NDE Near-Death Experiences

Testimonianze di esperienze in punto di morte

Autore/i: Giovetti Paola

Editore: Edizioni Mediterranee

premessa dell’autrice.

pp. 200, Roma

Testimonianze di esperienze in punto di morte in questi ultimi anni la ricerca sulla morte ha compiuto molti passi avanti: si sono conosciuti nuovi casi, si sono compiute ulteriori inchieste, sono state pubblicate testimonianze di coloro che sono giunti alle soglie della morte e sono stati richiamati alla vita grazie alle moderne tecniche di rianimazione. Questo libro, che rappresenta l’unica inchiesta italiana compiuta sull’argomento, prende in considerazione tutto il materiale finora disponibile, presenta una vasta documentazione raccolta in Italia e all’estero, fa confronti con la casistica del passato e prende in considerazione anche elementi totalmente nuovi: le esperienze in punto di morte dei bambini, quelle dei nati ciechi, quelle di persone appartenenti a religioni diverse dalla nostra, quelle di chi ha tentato il suicidio, le esperienze oniriche dei morenti e altro ancora. La casistica in oggetto è contraddistinta da grande armonia e positività, ma un capitolo è dedicato anche a certe esperienze che presentano elementi di segno opposto, con riflessioni e commenti che fanno capire come alla fine per tutti ci sia grazia e illuminazione. Questo libro rappresenta quindi una antologia di quanto finora si conosce sulle esperienze in punto di morte e può senz’altro contribuire a darci una visione più serena sul nostro destino ultimo.

L’Autrice, nata a Firenze, risiede a Modena. È laureata in lettere ed ha svolto attività di insegnamento coltivando al tempo stesso l’interesse per le tematiche di confine. Da alcuni anni si dedica esclusivamente alla ricerca spirituale e alla divulgazione in questo campo. È redattrice di “Luce e Ombra”, la più antica rivista italiana di parapsicologia, e svolge anche su riviste a larga diffusione la sua attività giornalistica. Ha partecipato a programmi radiofonici e televisivi e a numerosi congressi, sia in Italia che all’estero.