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Oltre le Porte della Città Proibita – La Vita Straordinaria di Sir Francis Younghusband Esploratore e Mistico

Oltre le Porte della Città Proibita – La Vita Straordinaria di Sir Francis Younghusband Esploratore e Mistico

Titolo originle: Younghusband

Autore/i: French Patrick

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prefazione di Livio Sposito, introduzione dell’autore, cartine di Leslie Robinson.

pp. XXV-322, numerose tavole b/n f.t., cartine b/n, Milano

«Da ufficiale dell’esercito e spia-esploratore lungo i confini dell’India a giornalista per il Times ad amico del filosofo e matematico Bertrand Russell, a fondatore di nuove sette religiose che tentavano una sintesi tra l’evangelismo cristiano e le filosofie indiane. Avventuriero, mistico, filosofo, giornalista, etnologo e profeta del libero amore. Younghusband, l’eroe del Tibet, è stato tutto questo. […] i fronte a una figura così complessa e difficilmente classificabile, Patrick French si è messo letteralmente sulle sue tracce, ripercorrendo in un invidiabile viaggio in aereo, in treno e a piedi, gli spostamenti del colonnello, andando a scovare ricordi e documenti in India e in Tibet, oltre che negli archivi di Londra. Le ultime pagine del libro ci riservano però una sorpresa, non dissimile da uno scoop giornalistico.» (dalla Prefazione di Livio Sposito)

Entrò nella Città proibita con un tight nel bagaglio da indossare al cospetto del Dalai Lama. E non venne ricevuto: il racconto incredibile del mancato incontro tra Sir Francis Younghusband, emissario dell’impero britannico, e la massima autorità del Tibet è noto a pochi. Eppure la figura dell’ultimo grande avventuriero-esploratore dell’età vittoriana, colonnello, giornalista, spia, solleva da sempre curiosità e interrogativi. La sua storia, come scrive Livia Manera sulla Stampa, «ha alimentato la leggenda di un eroe fallito, un malinconico funzionario imperiale assetato di conquiste, che con trent’anni di anticipo sull’Orizzonte perduto di James Hilton trovò il suo Shangri La tra quelle montagne innevate e finì la sua vita da mistico visionario». Younghusband invase il Tibet con un piccolo esercito nel 1903, trasformando una secondaria missione diplomatica in un’operazione militare su vasta scala. Quest’oscuro funzionario inglese, nato in India nella seconda metà dell’Ottocento, detentore di un record mondiale sulle 300 iarde, fu un esploratore temerario che – unico europeo dopo Marco Polo – aprì una nuova via dalla Cina ali’ India attraversando a piedi i ghiacciai del Karakorum all’altezza del Passo Mustagh. Fu anche i I primo occidentale a entrare a Lhasa. e organizzò le prime quattro spedizioni sull’Everest. Personaggio bizzarro ed enigmatico, per alcuni forse r ultimo dei grandi imperialisti. un fallito per altri. assetato di conquiste e amico di Bertrand Russell, visse gli ultimi anni della sua vita da libero pensatore, profeta ante litteram de li’ amore libero e convinto assertore di una nuova religione, secondo una metamorfosi spirituale, dovuta per sua stessa ammissione al contatto illuminante con l’ Himalaya. In quest’appassionante biografia – arricchita da un suggestivo inserto fotografico – che dedica ampio spazio al diplomatico, ma anche alla dimensione interiore dell’esperienza di viaggio e al bisogno di misticismo, si ripercorrono tutte le tappe di imprese dimenticate, ma anche il confronto fra due culture diverse, quella britannica e quella tibetana, imperialista la prima, pacifista per antonomasia la seconda. Alla fine di questo libro il lettore, come Younghusband. avrà lasciato un pezzetto di cuore sul Tetto del mondo.

Patrick French ha esordito con questo libro per il quale ha vinto il premio Somerset Maugham. Sostiene da anni la causa dell’indipendenza del Tibet.

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