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Olga – Vita di un’Ebrea Comunista

Olga – Vita di un’Ebrea Comunista

Autore/i: Morais Fernando

Editore: Il Saggiatore

prefazione dell’autore, traduzione di Cesare Carli e Ariadna Ferreira Marques.

pp. 288, nn. fotografie b/n f.t., Milano

Berlino, 11 aprile 1928. Alla testa di un gruppo di giovani comunisti la ventenne Olga Benario fa irruzione nel penitenziario di Moabit per liberare il compagno Otto Braun, sotto processo per alto tradimento. Dopo il successo insperato di quella prima azione coraggiosa, la sua vita è destinata a imboccare una strada senza ritorno. Nata a Monaco di Baviera da madre ebrea, educata dal padre ai valori della democrazia, da tre anni Olga è responsabile del settore propaganda del Partito, che nel clima di scontro sociale sempre più aspro della Repubblica di Weimar è stato dichiarato illegale. Rifugiatasi a Mosca per sfuggire all’arresto, entra a far parte del comitato centrale della Gioventù comunista internazionale e si sottopone a un intenso addestramento militare nell’Armata rossa.
L’incontro che cambia la sua vita avviene il 29 dicembre 1934, alla stazione di Mosca. L’imperturbabile Carlos Lufs Prestes, il mitico capitano che per due annie mezzo in Brasile ha guidato la rivolta della Coluna invicta, vacilla di fronte a quella donna cosi bella, alta, dagli occhi chiarissimi e il piglio deciso. E anche Olga è emozionata di conoscere il Cavaliere della Speranza, l’uomo che dopo tre anni di esilio ha convinto il Comintern che i tempi sono maturi per un nuovo tentativo di rivoluzione in America Latina. Per questo Olga è stata incaricata di scortare Prestes fino in Brasile, fingendosi sua moglie. Ma dopo un viaggio avventuroso sotto falso nome, fitto di discussioni su politica e lotta di classe, arrivati a destinazione Carlos e Olga non sono più solo una coppia di copertura. A Rio de Janeiro, che sta vivendo gli anni bui della dittatura di Gettlio Vargas, complice del nazifascismo, entrano in contatto con militanti comunisti provenienti da tutto il mondo che, dalla clandestinità, lavorano a un’unica missione. Attorno alla colonia di esuli volontari prende forma un mosaico di eroismi e tradimenti, complicità e solidarietà. Ma dopo il disastroso fallimento della rivolta brasiliana del novembre 1935, la polizia di Vegas scatena la repressione e Olga, in attesa di un figlio da Prestes, viene rimpatriata nella Germania di Hitler.
Dalle pagine di Fernardo Morais emerge un dramma umano e politico ricostruito con grande rigore storico, e la figura di una donna straordinaria che ha saputo coniugare amore e rivoluzione, una donna che nell’ultima lettera ai suoi cari dal lager di Ravensbrück scrisse di aver lottato nella vita “per ciò che c’è di più giusto e di più buono al mondo”.

Fernando Moris, giornalista brasiliano nato a Mariana nel 1946, ha lavorato per varie testate, fra cui Jornal da Tarde e Veja. È stato deputato e segretario della Cultura e dell’Educazione per lo stato di São Paulo. Da questo libro il regista Jayme Monjardim ha tratto il film Olga, candidato all’Oscar come miglior film straniero del 2005.

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Prefazione

Berlino, Germania – aprile 1928
Buenos Aires, Argentina – aprile 1928

1. Nella Fortezza rossa
2. Frieda Behrendt viene arrestata
3. Olga e il Cavaliere della Speranza
4. Luna di miele a New York
5. Da tutto il mondo, alla volta di Rio
6. Comincia la cospirazione
7. “È scoppiata la rivoluzione”
8. Una spia fra 1 comunisti
9. Entra in scena Mister Xanthaky
10. Miranda e Ghioldi parlano
11. Filinto ha un nome: Olga Tal dei Tali
12. La polizia suicida Barron
13. L’ambasciatore del Brasile nella Gestapo
14. Una “straniera pericolosa”
15. Ribellione sulla Piazza Rossa
16. Nei sotterranei della Gestapo
17. Dona Leocadia affronta la Gestapo
18. Con Sabo nella fortezza nazista
19. Schiavitù a Ravensbrück
20.
Il cammino verso la morte

São Paulo, Brasile – luglio 1945
Epilogo
Fonti
Bibliografia
Crediti fotografici
Indice dei nomi

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