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Novelle Orientali

Novelle Orientali

Titolo originale: Nouvelles Orientales

Autore/i: Yourcenar Marguerite

Editore: Rizzoli

terza edizione, traduzione di Maria Luisa Spaziani, in copertina: Un dipinto di Utamaro, 1798 circa.

pp. 144, Milano

«Novelle orientali» è un insieme di racconti sull’Estremo Oriente (Come Wang-Fô fu salvato, L’ultimo amore del principe Genji) o indù (Kali decapitata che è, forse, il meno riuscito della raccolta), ma anche di alcune novelle che si svolgono in Grecia e nei Balcani. Nel libro, dunque, l’Asia propriamente detta si ricongiunge con il Medio Oriente.
Il titolo è un po’ ambiguo: senza dubbio devo aver pensato alle «Novelle occidentali» di Gobineau; ma la Grecia e i Balcani, almeno nel XVIII o nel XIX secolo, sono anch’essi già Oriente.
Per Delacroix, per Byron, in effetti i Balcani risentono di essere stati per lungo tempo terra islamica.
Il libro è stato scritto durante gli anni in cui andavo di frequente in Grecia, passando spesso perla strada dei Balcani. | racconti balcanici traggono la loro origine dalle mie tappe in quei paesi. Mentre invece Wang-Fô e Il principe Genji sono una prova della mia grande passione per le letterature cinese e giapponese. Wang-Fô è una specie di tavola taoista, non sono io che l’ho inventata. Evidentemente, però, si ritocca sempre qualcosa, e L’ultimo amore del principe Genji è uno sforzo per cercare di capire il significato di quella pagina lasciata bianca nel romanzo di Murasaki, dal titolo così semplice: «Sparizione tra le nubi». È la morte di Genji. Noi abbiamo appreso che si era ritirato in un monastero, ma in seguito, salvo questo titolo, non sappiamo più nulla di lui. Allora mi sono posta il compito di immaginare ciò che può essere accaduto. (Marguerite Yourcenar)

Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Marguerite de Crayencour, è nata a Bruxelles nel 1903 e morta a Mount Desert, sulla costa atlantica degli Stati Uniti, nel dicembre 1987. E stata la prima donna a essere eletta tra gli «Immortali» dell’Académie Francaise (1980). Tra le sue numerose opere ricordiamo: «Alexis o il trattato della lotta vana» (1929); «Il colpo di grazia» (1939, 1953); «Memorie di Adriano (1951); «L’opera al nero» (1968); «Care memorie» (1974); «Archivi del Nord» (1977); «Ad occhi aperti» (1981).

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