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Nietzsche – Il Culmine e il Possibile

Nietzsche – Il Culmine e il Possibile

Autore/i: Bataille Georges

Editore: Rizzoli

introduzione di Maurice Blanchot, prefazione dell’autore, traduzione di Andrea Zanzotto.

pp. 200, Milano

I testi critici, le annotazioni, le pagine di diario, gli scritti polemici che formano questo libro – terza parte di quella che voleva essere la Summa odierna dell’eversione filosofica (e cioè i tre volumi nella Somme athéologique) – furono composti da Bataille nel 1944, durante gli ultimi combattimenti in Francia tra alleati e tedeschi. Nato «nel mezzo dello scompiglio», il libro ha nella meditazione su Nietzsche la sua trama principale.
Lungi però dall’essere un’esegesi vera e propria dei testi niciani, esso stabilisce il proprio rapporto con la filosofia di Nietzsche sul piano più autonomo dell’ispirazione e dell’affinità: quella di Bataille è dunque una riflessione-confronto, una meditazione che ricrea il proprio oggetto.
Bataille vede in Nietzsche il filosofo del male, e lo accetta in pieno come tale. Le definizioni usuali del male e del bene, in Nietzsche come in Bataille si capovolgono. Accedere al male e contestare il bene è la condizione stessa della libertà; il valore da perseguire è dunque il primo, mentre il secondo è una ”regola” da infrangere: «Io personalmente […] sento di oppormi e mi oppongo ad ogni forma di costrizione: non per questo rinuncio a designare il male come oggetto di una ricerca morale estrema. Perché il male è il contrario della costrizione, la quale in teoria viene esercitata in vista di un bene».
E alla violazione del tabù morale o della norma sociale si collega la tesi della esistenza come ”rischio”, come ”chance”: «Il mio libro è, sotto un certo aspetto, di giorno in giorno, il racconto di colpi di dadi gettati, debbo dirlo, con forze scarsissime».
Offerti così i fondamenti di una morale derivata da Nietzsche, Bataille affronta specificamente, in una ”Appendice”, il tema dell’ascendenza niciana del nazismo. Questa ascendenza, per Bataille, è un’usurpazione. I nazisti hanno tradito, nella lettura, il significato dei testi niciani, estraendone alcune sentenze e isolandole da un contesto che le smentisce. La ”morale” niciana, in realtà, è la perfetta antitesi del nazismo, perché il ”male” esaltato da Nietzsche e proprio l’antitesi del ”bene” aberrante definito da Hitler.

Georges Bataille nacque il 10 settembre 1897 e morì l’8 luglio 1962. Compiuti gli studi al liceo di Reims e all’École des Chartes, entrò nel 1922 alla Biblioteca Nazionale. Del 1923 è la lettura dei testi niciani. Nel 1926 scrive l’Anus solaire. Nel 1928 pubblica Histoire de l’oeil. Successivamente collabora a La Critique Sociale, scrive Le Bleu du ciel e porta a termine la ”Somme athéologique”, formata da l’Expérience interieure, Le Coupable, e Sur Nietzsche. Nel 1946 fonda la rivista mensile Critique, e nel 1949 pubblica La part maudite. Seguono altre opere importanti come L’erotisme e La Littérature et le Mal.

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