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Mussolini e gli Inglesi

Mussolini e gli Inglesi

Titolo originale: Mussolini and the British

Autore/i: Lamb Richard

Editore: Edizioni Corbaccio

introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Raffaele Petrillo.

pp. 528, numerose fotografie e tavole b/n f.t., Milano

L’autore stesso ammette, sin dalle prime righe, che il suo libro e «revisionista». Ma Richard Lamb, di cui questa collana ha pubblicato La guerra in Italia, non ha pregiudizi, non si propone la dimostrazione di una tesi, non intende ribaltare per partito preso le versioni correnti sulle responsabilità di Mussolini. Il suo revisionismo e quello di uno storico che si muove attraverso gli archivi con occhi attenti e mente aperta. Il suo Mussolini e un dittatore spregiudicato dai modi brutali e dalle maniere grottesche. Ma può essere, in molte circostanze, cauto, ragionevole, attento alia complessità della situazione internazionale e agli interessi del suo paese.
Per comprendere le sue motivazioni e il suo stile, Lamb ricostruisce buona parte della politica estera italiana dopo l’avvento del fascismo e mette a fuoco i rapporti di Mussolini con la classe dirigente britannica. Come tutti gli storici che si spogliano dei loro preconcetti, scopre cosi che ogni vicenda internazionale e infinitamente più complicata di quanto non credano gli ideologi e gli storici «schierati». In molte circostanze Mussolini ricerco l’amicizia e la collaborazione dell’Inghilterra, ma si scontro con la riluttanza degli inglesi ad assumere un più diretto impegno nelle vicende europee. A giudizio di Lamb l’uomo che ebbe maggiori responsabilità nell’impedire un’intesa fra i due paesi, soprattutto negli anni cruciali che precedettero la seconda guerra mondiale, e Anthony Eden. La sua ostilità risale alia guerra d’Etiopia e si manifesta con una particolare evidenza agli inizi del 1943 quando Eden boicotta deliberatamente tutti i sondaggi di pace che provengono dall’Italia e, secondo Lamb, dallo stesso
Mussolini.
Non meno interessanti, infine, sono le pagine che concernono i rapporti con Churchill e il risultato delle lunghe ricerche condotte da Lamb per accertare l’ipotesi, avvalorata da Renzo De Felice, secondo cui Mussolini avrebbe avuto con se, al momento della cattura, la propria corrispondenza con il Primo ministro britannico. Per il lettore che ne era convinto le conclusioni dell’autore saranno probabilmente deludenti. Ma la storia delle sue ricerche e scoperte lo compenserà della delusione sofferta.

Richard Lamb, ufficiale dell’8ª Armata, partecipo attivamente alia Campagna d’Italia. E autore di altri sette volumi sulla storia contemporanea per i quali ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali. Nel 1996 Corbaccio ha pubblicato La guerra in Italia.

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