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Maschere Impure

Maschere Impure

Spettri, assassini, amori e miserie nei drammi greci

Autore/i: Albini Umberto

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, premessa dell’autore.

pp. 112, Milano

Per gli antichi greci, come per noi moderni spettatori cinematografici e televisivi, anche l’orrore e il raccapriccio avevano un ruolo fondamentale nell’impressionare ed emozionare.
In Maschere impure Umberto Albini si è divertito a catalogare ed esplorare gli ingredienti che i poeti tragici utilizzavano nelle loro opere: «Fantasmi, sogni e incubi, mostri, violenze di singoli e di massa, brutalità omicida, vendette atroci, violenza contro sé stessi, minacce ambigue e crudeli, esibizione al pubblico di cadaveri. Passioni fisiche dirompenti, furie e follie d’amore, legami trasgressivi, ritratti e scorci di Afrodite ed Eros, stupri compiuti da un dio».
Focalizzando la sua attenzione su alcuni aspetti specifici della drammaturgia greca, attraverso la lettura e l’interpretazione sia dei testi pervenuti per intero sia dei frammenti (meno frequentati dalla critica), Umberto Albini analizza le diverse soluzioni sceniche adottate nell’antica Atene e le confronta con le esperienze teatrali contemporanee. In un continuo gioco di rimandi, l’antichità e il presente si arricchiscono così vicendevolmente, in un percorso sempre affascinante e curioso, che con sapienza e insieme con divertita leggerezza ci permette di cogliere gli aspetti meno convenzionali della classicità.

«Gli scritti di Umberto Albini sul teatro classico sono ormai diventati un punto di riferimento, non solo per gli studenti, gli appassionati, ma anche per chi fa teatro.» (Avvenire)

«Scrive così bene che non sembra un professore.» (Carlo Ferdinando Russo, Belfagor)

Umberto Albini (Savona 1923) ha insegnato a Bonn, Colonia, Firenze e Genova. E Dr. H.C. dell’Università di Budapest. Ha pubblicato edizioni critiche di oratori greci, saggi di critica teatrale e di letteratura bizantina. È stato direttore del dipartimento di Filologia classica presso l’Università di Genova, e presidente dell’Inda di Siracusa, ha tradotto e adattato tragedie e commedie antiche e moderne peri teatri di Siracusa, Vicenza, Torino, Genova, Roma e per la tv e la radio.
Tra i suoi ultimi saggi ricordiamo Nel nome di Dioniso (Garzanti, 1991); Atene: l’udienza è aperta (Garzanti, 1994); Riso alla greca (Garzanti, 1997), Testo e palcoscenico. Divagazioni sul teatro antico (1998), Euripide o dell’invenzione (Garzanti, 2000) e Atene segreta (Garzanti, 2002).

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