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Lucy le Origini dell’Umanità

Lucy le Origini dell’Umanità

La scoperta del nostro più lontano antenato in un racconto affascinante che pone incalzanti interrogativi alla ricerca scientifica e alla generale curiosità

Autore/i: Johanson Donald; Edey Maitland A.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prologo degli autori, traduzione di Laura Noulian.

pp. 396, nn. tavv. a colori f.t., nn. ill. b/n, Milano

Uno, due, tre, tre milioni e mezzo di anni indietro nel tempo sprofondati in pieno Pliocene; all’improvviso compare la nitida figura di una creatura che cammina, sicura, eretta: è un ominide, un australopitecino, e Lucy.
Siamo nel novembre del 1974, nel mezzo del Triangolo di Afar, il deserto dancalo. Johanson compie un ritrovamento eccezionale: 52 ossa, circa il quaranta per cento dello scheletro di un singolo individuo. Al campo l’eccitazione è massima, scorre la birra, viene suonato e risuonato il nastro della canzone dei Beatles “Lucy in the sky with diamonds”, e dal reperto fossile AL 288-1 nasce Lucy, un ominide di sesso femminile di quasi trent’anni, alta poco più di un metro, che, con questo nome, sarà conosciuta in tutto il mondo. In questo libro, Johanson e lo scrittore scientifico Edey conducono il lettore nell’affascinante mondo della paleoantropologia: scienza travagliata da dilemmi, popolata da insigni personaggi pronti alla polemica e alle acri scaramucce verbali, ma anche scienza che si avvale di tecniche e strumenti moderni. , Lo studio degli straordinari fossili porta a un risultato sorprendente: Lucy e classificata come Australopithecus afarensis, una nuova specie nell’albero genealogico degli ominidi. Johanson in tal modo sfida la tesi dei “Leakey” sull’evoluzione dell‘uomo. Ma ecco un’altra domanda avvincente: perché Lucy camminava eretta? Potrebbe essere una questione di sesso, un adattamento evolutivo nella locomozione manifestatosi per un cambiamento nella “strategia riproduttiva”.
Johanson ha notevolmente arricchito il quadro dell’evoluzione umana, ma rimangono ancora zone di inquietanti interrogativi a cui possono rispondere solo i fossili. Egli è un ricercatore sul campo e quindi, con la promessa di nuove sorprendenti scoperte, termina qui il suo racconto, per volare nel Triangolo di Afar alla ricerca di ulteriori indizi sull’origine dell’uomo…

Donald C. Johanson è uno dei più validi paleoantropologi a livello mondiale. E nato a Chicago nel 1943 e dopo essersi diplomato in antropologia nel 1966 presso l’università dell’Illinois, ha conseguito la laurea nel 1970 e il dottorato nel 1974 presso l’Università di Chicago, dove ha studiato sotto la guida di F. Clark Howell, insigne paleoantropologo. Nel 1973 Johanson, allora condirettore della International Afar Research Expedition, scopre una articolazione del ginocchio fossile, perfettamente conservata, a Hadar in Etiopia; questo reperto storico rappresenta la prova anatomica più antica della stazione eretta e della locomozione bipede dell’uomo – entrambe garanzia di condizione umana. L’anno seguente, sempre a Hadar, egli trova Lucy: l’anno dopo ancora, la Prima Famiglia.
Direttore nel 1974, di antropologia fisica al Museo di Storia naturale di Cleveland, nel 1976 ne è diventato anche direttore della ricerca scientifica. Johanson ricopre inoltre la carica di professore aggiunto all’Università Case Western Reserve e all’Università statale di Kent. Ha viaggiato e tenuto conferenze in Europa, negli Stati Uniti, in Africa e in Medio Oriente, ha pubblicato più di trentacinque articoli scientifici e di divulgazione in riviste quali «Science», «Nature» e «National Geographic». Lucy e il suo primo libro.

Maitland A. Edey è uno degli scrittori scientifici americani più in vista, si è diplomato all’università di Princeton ed è stato redattore presso «Life» e «Time-Life Books». Lucy e il suo decimo libro: due dei suoi libri precedenti trattano di paleoantropologia e uno di essi è stato scritto in collaborazione con E. Clark Howell.

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