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L’Oro del Reich – Bismarck e i suoi Banchieri

L’Oro del Reich – Bismarck e i suoi Banchieri

Titolo originale: Gold and Iron

Autore/i: Stern Fritz

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Davide Panzieri (parte I e II) e Giuseppina Panzieri (parte III).

pp. 762, nn. fotografie b/n, Milano

Bismarck, l’artefice della potenza del II Reich, l’aristocratico di antica nobiltà che avvio un ambizioso progetto di modernizzazione del Paese: figura monumentale e controversa, in lui si è soliti riassumere le colpe e i meriti della Germania moderna.
Ma di quali strumenti, di quali leve si servi per costruire il proprio potere personale e la potenza del nuovo impero tedesco? Del denaro, soprattutto; della grande quantità di denaro che i nuovi ricchi, l’emergente finanza ebraica, gli fornivano in cambio di protezione e favori. Tra questi Bleichröder, i Rothschild tedesco, il pi influente consigliere e finanziere di Bismarck; colui che in virtù dei propri servizi personali e professionali si costruì non solo un immensa fortuna, ma un potere politico occulto e determinante; colui al quale ricorre Bismarck per finanziare due guerre contro l’ostilità del Parlamento.
Due vite parallele, quelle di Bismarck e di Bleichröder, e profondamente intrecciate: due vite che Fritz Stern ripercorre fin nelle più minute pieghe psicologiche, attingendo a lettere e documenti largamente inediti.
Due vite attraverso le quali passano le grandi trasformazioni della Germania e dell’Europa moderna. Lo Junker e il banchiere ebraico rappresentano due mondi antagonistici ma necessariamente alleati. L’antico ethos feudale, che mal si adatta ad accogliere le nuove forme del capitale, ne comprende tuttavia l’importanza e l’utilità politica, mentre la classe dei nuovi ricchi sperimenta attraverso il potere del denaro anche i suoi limiti e l’ostilità delle vecchie élite. L’oro del Reich affronta così grandi temi del secolo scorso, dalla nascita della finanza ebraica e degli imperi industriali e finanziari agli interessi diplomatici; dai conflitti segreti dell’impero tedesco all’emergere dei nuovi assetti economici e dei nuovi modelli politici e sociali, sul cui sfondo si collocherà la tragedia hitleriana.

Nato in Germania nel 1926 e trasferitosi negli Stati Uniti nel 1938, Fritz Stern insegna alla Columbia University. Ha insegnato inoltre a Cornell, Yale, alla Libera Università di Berlino, all’Università di Costanza (Rft) e presso la Fondazione nazionale di scienze politiche a Parigi. Autore di numerosi libri di argomento storico, e nel Comitato direttivo di «Foreign Affairs». Attualmente lavora ad una nuova opera sul grandi scienziati tedeschi.

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Introduzione

Parte prima
L’ASCESA PERIGLIOSA (1859-1871)

  • Il primo incontro: lo Junker e l’ebreo
  • La lotta di Bismarck per la sopravvivenza
  • Fra il trono e il patibolo
  • Il contributo di un banchiere al trionfo di Bismarck
  • Le finanze di Bismarck e il ruolo di Bleichroder
  • La terza guerra
  • Arroganza a Versailles

Parte seconda
BANCHIERE DI UN IMPERO

  • Un nuovo barone in una nuova Berlino
  • Lo stile imperiale in politica ed economia
  • Cupidigia e intrighi
  • Quarto potere
  • Il principe arricchito
  • Il mondo della finanza e della diplomazia
  • Romania: il trionfo dell’opportunismo
  • Il colonialista riluttante
  • La caduta di Bismarck

Parte terza
L’ANGOSCIA DELL’ASSIMILAZIONE

  • L’ebreo: un parvenu del patriottismo
  • L’ostaggio del nuovo antisemitismo
  • La fine amara
  • Epilogo: la caduta di una famiglia

Note
Abbreviazioni
Bibliografia
Fonti delle illustrazioni
Ringraziamenti
Indice dei nomi

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