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L’Ombra del Male – Il Negativo e la Ricerca di Senso nella Filosofia Europea e nel Pensiero Cinese

L’Ombra del Male – Il Negativo e la Ricerca di Senso nella Filosofia Europea e nel Pensiero Cinese

Titolo originale: L’ombre au tableau. Du mal ou du négatif

Autore/i: Jullien François

Editore: Angelo Colla Editore

nota del curatore, avvertenza e introduzione dell’autore, traduzione e cura di Marcello Ghilardi.

pp. 152, Costabissara (Vicenza)

«Coloro che pensano di dover togliere il peggiore dal mondo, eliminano insieme la stessa Provvidenza» (Plotino)

«Dio è giorno-notte, inverno-estate, guerra-pace, sazietà-fame»
(Eraclito)

«Una volta yin, una volta yang: questa è la via» (Yijing)

«Concordia e discordia: quanto distano l’una dall’altra? Bene e male: quanto distano l’uno dall’altro?» (Laozi)

Perché la morte, la sofferenza, la malattia, la guerra, l’ingiustizia?
Perché queste ombre nel grande affresco della vita? Si tratta di uno dei temi più antichi e universali del pensiero, che si è configurato nel problema dellagiustificazione del male. Ma come in un dipinto sono necessarie le ombre per far emergere i colori e poterli ammirare, cosi senza la sofferenza, la malattia, la guerra, la morte, non sapremmo cosa siano il bene, la salute, la pace, nemmeno la vita stessa. L’ombra che si oppone alla luce per renderla visibile assume, allora, il valore di negative che coopera all’economia del tutto e lo promuove. Questo libro di Jullien fa cozzare tra loro il male e il negativo: il primo, più indagato dal pensiero europeo e legato ai concetti di trascendenza e di un Dio creatore che premia e castiga; il secondo, tema centrale e proprio della tradizione cinese, legato al concetto di immanenza e di vita come processo di polarità. Jullien dimostra che è possibile rispondere alle domande dell’uomo sul senso del male, e sviluppare una morale di contenimento di esso, se l’umano si guarda e riflette in se stesso. Il male diventa intelligibile e contrastabile se lo consideriamo nella dimensione del negativo, recuperando anche aspetti della filosofia occidentale antica come quello che si è espresso nel pensiero dei distinti di Eraclito, secondo il quale «l’opposto coopera», o come la concezione del negativo di Hegel che, interiorizzandosi, diventa principio di movimento che costituisce il Sè.

François Jullien, filosofo e sinologo, è professore all’University Paris 7 – Denis Diderot, membro dell’Institut Universitaire de France, direttore dell’Institut de la Pensèe Contemporaine di Parigi. È autore di molti libri, tradotti e pubblicati in una quindicina di paesi, È molto noto anche in Italia, dove si stanno pubblicando le traduzioni di tutti i suoi lavori. Tra le edizioni più recenti: Elogio dell’insapore, Milano 1999; Il tempo, Roma 2002: Il saggio è senza idee, Torino 2002; Il nudo impossibile, Roma 2004; Strategie del senso in Cina e in Grecia, Roma 2004.

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