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Lo Spirito dell’Arte Indiana

Lo Spirito dell’Arte Indiana

Titolo originale: Originalité de l’Art Indien

Autore/i: Delahoutre Michel

Editore: Editoriale Jaca Book

prima edizione, prefazione all’edizione italiana di A.L. Dallapiccola, prefazione all’edizione francese di C. Tarot, introduzione dell’autore, traduzione di Alberto Pelissero, in copertina: Testa di Buddha, arte greco-buddhista, ca. primo secolo.

pp. 160, 16 tavole in b/n f.t., Milano

Per entrare nello spirito dell’arte indiana il lettore europeo, la cui formazione estetica si radica principalmente nella tradizione greco-latina, deve innanzitutto apprendere un linguaggio. Questo non è fatto di parole, ma di forme, di regole, di scelte estetiche e di misteriose corrispondenze con la natura e il cosmo.
L’arte indiana ha privilegiato la forma umana, ma trasfigurandola per permettere di esprimere la grandezza e la profondità degli esseri raffigurati: dèi, grandi spiriti, Buddha e Jaina.
L’originalità dell’arte indiana si scopre poco a poco grazie alla frequentazione delle opere e insieme grazie ad una riflessione sul divino, il sacro, lo spirituale, l’eterno e l’effimero.
Dopo avere lungamente cercato e meditato, Michel Delahoutre propone in questo libro una via d’accesso alla spiritualità e all’estetica dell’arte indiana.

Michel Delahoutre è nato nel 1923 nel Nord della Francia. Alla fine dei suoi studi liceali, nel 1939, scopre con ammirazione che l’arte indiana classica utilizza un linguaggio plastico assai elaborato e insieme assai semplice per esprimere il mistico e lo spirituale. Decide allora di consacrare la sua vita allo studio di tale linguaggio. Dopo aver compiuto studi di filosofia, teologia, indianistica e stona dell’arte, nel corso di un viaggio in India egli incomincia a ricercare le radia estetiche di questa arte seguendo l’antica tradizione di Samudra. Alla Sorbona, a Parigi, sotto la direzione del professor Jean Boisselier, discute una tesi sul valore iconografico dei lakṣaṇa (tratti fisici caratteristici attribuiti al Buddha in quanto Mahāpuruṣa, Grand’Uomo). Ha insegnato per vent’anni induismo e arte indiana all’Istituto di Scienza e e Teologia delle Religioni (Institut Catholique di Parigi), ed è stato il coordinatore della redazione della terza edizione del Dictionnaire des Religions diretto da P. Poupard (PUF, Paris 1993). Tutti i suoi sforzi sono oggi diretti a partecipare al grande pubblico la gioia delle sue scoperte.

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