Gli Eredi dei Templari

Le leggende sui Templari, sul Santo Graal, sulla Tavola Rotonda di re Artù, amplificate da televisione e cinema, hanno colpito la fantasia di molti, aumentando la curiosità di penetrare in questo mondo di mistero legato alla cultura tradizionale massonica. La ricerca di documentazione storica sulle varie leggende e le loro versioni romanzate hanno spesso confuso le idee, lasciando in ombra le indicazioni il vero senso del percorso massonico. Gli autori, con il presente lavoro, sperano di essere riusciti ad offrire, soprattutto al mondo profano cui questo saggio è fondamentalmente destinato, un chiaro e comprensibile quadro delle finalità che il percorso massonico, attraverso i suoi vari livelli, si propone.

Antonio Silvestre è nato a Napoli nel 1937 ed ha raccolto l’eredità familiare, derivata da tre generazioni di profonda e tradizionale cultura Massonica, di cui ha percorso gli insegnamenti e gli studi. Si è dedicato, dopo gli studi umanistici, all’attività di consulente aziendale. Appassionato osservatore dei fenomeni sociali, si è impegnato ad approfondire la conoscenza delle tradizioni, dei riti e delle antiche manifestazioni religiose. Ha compiuto significative esperienze negli studi delle filosofie Yoga e nelle pratiche Rosacruciane, collabora con la Libera Università di Bioreikilogia di Milano, Associazione che raggruppa i Maestri internazionali di tecniche Olistiche. Divide il suo tempo tra Bologna, dove lavora, e l’Abruzzo, dove vive, in provincia di Chieti.

Elio Raffaele Mennella è nato a Torre Annunziata (NA), nel 1937. Presso l’Università di Salerno ha conseguito prima la laurea in Materie Letterarie e successivamente quella in Scienza dell’Educazione (Pedagogia). Ama definirsi "massone di antico pelo" per essere stato iniziato alla Libera Muratoria della sua città natale, nel 1971. Da sempre cultore di materie umanistiche e classiche, dopo una parentesi in qualità di funzionario amministrativo del SSN, una volta in quiescenza, è ritornato ai suoi prediletti studi classici ed umanistici. Dal 1998 si è trasferito nel verde Abruzzo per percorrervi in serenità il suo "Viale del Tramonto", "completamente assorbito" dai diletti nipoti Carmine, Elio e Federico.