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Storia della Donna - 2 Volumi

Volume I: Dalle ere primitive ai barbari e all'Islam - Volume II: Dai Carolingi al XX secolo

di
Editore: U. Mursia Editore
Informazioni: introduzione dell'autore, traduzione integrale dal francese di Mila Contini. - vol. 1 pp. 424, 59 ill. a colori e b/n f.t., vol. 2 pp. 496, 77 ill. a colori e b/n f.t., Torino
Stampato: 1973-01-01
Codice: 500000004217

L'opera si divide in due volumi che raccolgono la Storia della Donna, dalle ere primitive ai barbari e all'lslam, dai Carolingi al XX secolo.

Volume I:
"Soggetto sempre nuovo e sorprendente, la donna è stata cantata, raffigurata e descritta fin dalla più remota notte dei tempi. La curiosità nei suoi riguardi sembra tuttavia inappagata, come per un mistero non risolto agli occhi non soltanto degli uomini, ma delle donne stesse. Strano a dirsi, coloro che hanno cercato di raccontare la storia delle donne sono pochi e, se l'hanno fatto, si sono mostrati prevenuti (in un senso e nell'altro) o limitati, componendo opere frammentarie o dottrinarie. Ora uno scrittore rigoroso ed erudito, ma anche appassionato e sensibile, ha affrontato l'argomento, dalle origini ad oggi, con spirito attuale e fruendo degli ampi mezzi di ricerca moderni. Ne è nato un affresco ricco di vita e di prospettive inattese, in cui le donne non sembrano affatto il « sesso debole » e neppure « oppresso », pur conservando sempre il compito privilegiato avuto dalla natura, la scintilla dell'atto creativo, la garanzia della vita e della sua continuazione. Fin dalle grandi mitologie, la donna è la potenza tutelare, che si oppone all'impero della morte. Anche quando, più tardi, s'impone il potere assoluto degli uomini e le città sembrano senza donne, sono loro, spesso, a governare. Conducono allora una vita assai diversa da quel che comunemente si crede. I ginecei non corrispondono all'immagine convenzionale. La poligamia obbedisce a regole e riti. Si scopre che, in tutti i tempi, ci sono state donne d'affari che maneggiavano enormi capitali e che persino la donna « all'americana », con la sua sequela di matrimoni e di pensioni alimentari, non era rara nel mondo antico. Gli esempi di questi casi. e d'innumerevoli altri, risultano suggestivi.
Questa prima parte dell'opera ha inizio cinquemila anni fa e giunge sino ai tempi di Carlo Magno: ma in questa lanterna magica sfilano figure di donne che ci colpiscono continuamente per la loro modernità. A maggior ragione ci si chiede: erano felici? erano amate? erano libere, nonostante le apparenze? Non è pensabile che abbiano sopportato millenni di continua schiavitù.
Il libro risponde a questi interrogativi con acutezza e spesso con audacia, seguendo i costumi amorosi e le strutture sociali dei tempi, e riscoprendo sempre la donna impegnata, fondamentalmente, nella responsabilità di avere figli, di nutrirli e cli proteggerli, ma anche di affrontare e possibilmente modificare il proprio mondo. Con la Cavalleria, e fino ai nostri giorni, le donne avranno sempre più il compito di costituire l'affascinante centro intorno al quale ruota la vita dei loro tempi, assumendo apertamente la figura di protagoniste. Sarà il tema svolto nella seconda parte di quest'opera, unica nel suo genere, sollecitante e rivelatrice."

Volume II:
"In un'epoca come la nostra di rivendicazioni femminili, questa storia della donna reca - con spirito e mezzi d'informazione moderni - una prospettiva illuminante e, per molti versi, inedita. La condizione femminile appare come un problema perenne: nemmeno la soluzione sbrigativa e sopraffattoria dei ginecei riesce a soffocarlo. Il predominio maschile riesce a imporsi, talvolta, come un fatto storico, che giunge anche alla tirannia, ma è continuamente smentito dalla realtà umana. La donna rimane la potenza tutelare che garantisce la continuità della vita contro le tenebre della morte e, in un modo o nell'altro, a questo suo privilegio si rende sempre omaggio. Tuttavia, se la sostanza permane immutata, cambiano le circostanze, le forme.
La prima parte di questa opera ha descritto i costumi amorosi, la posizione delle donne e il loro potere nell'ambito familiare e sociale dell'antichità. Questa seconda parte, che giunge sino ai giorni nostri, rivela una prospettiva concretamente modificata nei suoi aspetti: tanto da far nascere l'interrogativo se siano stati i tempi a trasformare la condizione femminile, o se siano state le donne a determinare quello che chiamiamo il mondo moderno. Con l'epoca della Cavalleria nasce una figura femminile intorno alla quale i maschi fanno la ruota, sfoggiando come smaglianti penne il loro valore e le loro attrattive. Ma l'Autore - come per l'antichità, accanto alle imperatrici, alle matrone, alle grandi cortigiane, alle «schiave» potentissime dal pugno d'acciaio, ci ha via via mostrato le semplici donne di famiglia -, così ora, attraverso il Rinascimento, le monarchie e le rivoluzioni, segue non solo le gran dame e le eroine, ma anche le donne: del popolo minuto. La novità è costituita dalla rivelazione sempre più chiara e documentata dello stretto nesso fra la vita delle donne e la «moda»: che non è solo quella del vestire, ma anche, e soprattutto, il timbro variabile della cultura (e, con essa, dei giochi amorosi) nel susseguirsi dei tempi. Sembra quasi che la moda sia la risposta e la difesa femminile contro le violenze della storia. L'obiettività dell'Autore consente non solo di vedere che le rivendicazioni femminili sono di ogni tempo, ma anche di conoscerne la natura, e di distinguerle da quei fenomeni - appunto di « moda » - che sono le rivendicazioni femministe.
L'Autore ha le sue simpatie. Le donne che passano nell'ambito oscuro della famiglia o sotto i riflettori della popolarità con caratteri di dolcezza, di pazienza e di infinita sapienza di fronte alla follia virile, e soprattutto ai dolori del mondo, fanno evidentemente vibrare in lui una corda segreta; ma non commette ingiustizie: le innumerevoli figure femminili d'ogni tipo e d'ogni condizione sociale che emergono da queste pagine sono viste tutte come esseri ricchi di umanità e di significato, di un'importanza insostituibile, determinante, nello svolgimento della storia."

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