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La Politica della Strage

di
Editore: Marsilio Editori
Informazioni: seconda edizione, prefazione di Umberto Terracini. - pp. 320, Padova
Stampato: 1972-10-01
Codice: 500000004668

Un "disegno eversivo" accuratamente programmato nelle scadenze e nei ritmi: dalle bombe alle sedi dei partiti e ai ricordi partigiani, via via ai tentativi di linciaggio durante i funerali di Annarumma, alla strage di Piazza Fontana, al cadavere di Calabresi. Esso è ormai incontestabile e incontestato, e ogni giorno (scrivo queste righe il 28 settembre 1972) una nuova tessera va a colmare una lacuna del mosaico.
E, del resto, si tratta di un disegno abituale, covato permanentemente da una borghesia provinciale e cinica, cui lo stupro fascista vogliosamente subito ha lasciato il desiderio di rozzi colonnelli greci o di ottuagenari satrapi spagnoli.
Una "congiura" per coprire e accompagnare quel disegno eversivo, eventualmente per contenerne gli obiettivi, in ogni caso per garantirne il successo.
Una congiura ordita e secondata da uomini di governo, magistrati, generali, prefetti, questori, che ha usato potenti leve negli organismi più delicati e decisivi dello Stato e dei cosiddetti corpi separati dello Stato e che sarebbe stata impossibile senza tolleranze e connivenze nel cuore stesso del sistema, dalla polizia all'esercito, alla magistratura, ai servizi di informazione italiani e a quelli stranieri cui le alleanze militari hanno finito per dare uno «status» legale e una inquietante libertà di manovra.
L'incrocio tra il disegno eversivo fascista e la congiura all'interno dei poteri dello stato ha creato quella che fu definita la "strategia della tensione".
[...] Nessun sistema può vivere e sussistere quando si svela nella sua realtà oppressiva e intollerabile agli occhi delle moltitudini; la storia conosce esempi solenni e ammonitori di crolli istantanei di istituzioni millenarie ritenute fondate sul granito. Allo stato cui la crisi di questi anni ha ridotto la credibilità dell'apparato di potere nel nostro paese, non restano molte occasioni per invertire la marcia: forse quella che è (qui, oggi) sotto i nostri occhi potrebbe essere l'ultima. (Riccardo Lombardi - Una congiura)

Marco Sassano è nato a Torino nel 1949. Dal novembre 1969 vive a Roma dove lavora come redattore del servizio interni nella redazione dell'«Avanti».
Ha pubblicato "Pinelli: un suicidio di stato" (Marsilio, Padova, 1971), "La politica della strage" (Marsilio, Padova, 1972) e "Il Novecento anno per anno" (Marsilio, Venezia, 1999). Collabora a numerosi settimanali e riviste.

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Prefazione di Umberto Terracini

  • Stragi e colonnelli
  • Juliano-Muraro: un commissario e un testimone scomodi
  • Le cento vite di un avvocato "suicida"
  • Calzolari: è di moda l'incidente
  • Lapidi e fughe nella pista nera
  • L'ombra del traliccio
  • Morte di un commissario
  • Pinelli: la finestra chiusa
  • Serantini: così si uccide un anarchico
  • Rocca: un «caso» dimenticato
  • Il processo Valpreda: un prologo
  • Documentazione sulle piste nere
    • Piazza Fontana, «Ordine Nuovo» e il caso Zanetov
    • Il personaggio Giovanni Ventura
    • Carlo Melega a ruota libera
  • Documentazione sul processo Valpreda

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