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La Sicurezza Alimentare in Cina

Titolo originale: Min yi he shi wei tian. Zhongguo Shipin anquan xianzhuang diaocha

di
Editore: Spirali Edizioni
Prezzo: € 25,00

Informazioni: prima edizione, traduzione dal cinese di Lu Huizhong, in copertina: la tragedia dei «bambini con la testa grossa». - pp. 496, nn. fotografie a colori, Milano
Stampato: 2008-06-01
Codice: 978887770836

Un documento eccezionale sulla disastrosa situazione alimentare in Cina e sul pericolo connesso alle esportazioni di prodotti cinesi all'estero. Un resoconto dettagliato – attraverso le testimonianze di produttori di generi alimentari, itticoltori, commercianti, ristoratori, contadini, medici, ricercatori e semplici consumatori – sull'utilizzo di anticoncezionali, ormoni, pesticidi, coloranti, anabolizzanti, additivi tossici nella produzione e nella conservazione dei prodotti alimentari.
Questo libro, uscito in Cina nel 2006, è stato immediatamente messo all'indice dal governo cinese. Nello stesso anno, è stato premiato a Berlino al Lettre Ulysses Award for the Art of Reportage.
Dice l'autore: "Il terrore di un regime dittatoriale ha fatto convergere l'interesse dei cinesi in un'unica direzione. Vista l'impossibilità di partecipare all'attività economica e politica, il cibo diventa parte essenziale della vita quotidiana, assurge a status symbol, a dimostrazione del valore dell'esistenza. La realtà in cui viviamo non ci garantisce più il minimo indispensabile... occorre scoprire il terrore e le menzogne su cui si regge questo regime. Io ho deciso d'incominciare dal problema del cibo, perché in questo ambito siamo arrivati a una situazione esasperante".

Estratto del libro:
Sotto i raggi gentili del sole e con le brezze che increspano il mare, nell'allevamento di gamberi di una grossa azienda nell'arcipelago di Zhoushan della regione dello Zhejiang, un gruppo di ragazze in abiti estivi dai colori sgargianti e di poco prezzo chiacchiera mentre sguscia i gamberi appena presi. Capita di sentire, ogni tanto, un gridolino. Ancora una volta, una ragazza si è tagliata un dito con i gusci duri e taglienti dei gamberi.
Davanti a una nuova ferita e a tante ferite già vecchie ormai rimarginate, queste ragazze, dal volto annerito da anni e anni di lavoro sotto i raggi del sole, non si scompongono. Tirano fuori dalla tasca del vestito una confezione di pomata di cloramfenicolo, la applicano sulla ferita e, come se nulla fosse successo, tornano a lavorare chiacchierando con le amiche.
Ecco perché si dice che oggi la terra sta diventando sempre più simile a un villaggio globale, dove se uno ha l'influenza, l'altro comincia a starnutire.
Capodanno 2001, siamo a Vienna, nella capitale austriaca rinomata come città della musica, in tutt'altra atmosfera: davanti a un Carrefour normalmente poco frequentato, ci sono tantissime persone che protestano urlando e sbandierando, con tale energia da far sciogliere la neve sul tetto del supermercato. La protesta è stata organizzata dalla sezione locale di Greenpeace e a causarla è stato il risultato di un controllo svolto da un ente statale sui gamberi surgelati del supermercato, dopo che non pochi consumatori avevano denunciato sintomi di allergie a seguito del consumo di questo prodotto. Il controllo ha portato alla scoperta che la maggior parte dei gamberi, distribuiti dalla ditta tedesca Ristic, conteneva cloramfenicolo. Ulteriori indagini hanno chiarito che questi gamberi erano stati importati dall'arcipelago Zhoushan, in Cina.
"Non sappiamo cosa dire, purtroppo il livello d'istruzione delle donne nei nostri villaggi di pescatori è troppo basso. Proprio le medicine che queste donne usano da anni per curarsi le ferite causano l'inquinamento dei gamberetti nelle vasche di allevamento, e l'esportazione di questi gamberi surgelati ha causato un'ondata di proteste internazionali, che sono costate allo stato qualche miliardo di RMB".
Questa è stata la giustificazione fornita dai responsabili cinesi del settore di fronte ai cronisti provenienti da tutto il mondo per ottenere spiegazioni sull'accaduto. La dichiarazione era la classica risposta usata in vari ambienti per tappare la bocca agli interlocutori, una presa in giro allo scopo di coprire il più possibile la realtà che nei grandi allevamenti di prodotti ittici vengono impiegate elevate quantità di sostanze tossiche...

Zhou Qing vive e lavora a Pechino. Giornalista, redattore e esperto di storia antica cinese, studia anche le attuali condizioni di vita della sua gente. Dopo avere lavorato come primo redattore al "Folk Magazine" e all'"Economy & Trade", oggi dirige lo Xi'an Cang Xie Cultural Research Institute ed è redattore della rivista "Oral Museum". Arrestato nel 1989 per la partecipazione alle contestazioni in piazza Tiananmen, ha rifiutato la rieducazione e tentato la fuga: per questo è stato sottoposto al rigoroso piano di "riabilitazione" tipico dei regimi totalitari. Membro dell'Independent Chinese Pen Association, dal 2002 s'interessa di questioni di sicurezza alimentare.

Visualizza indice

Introduzione Il destino dell'uomo è sulla bocca di tutti

Parte prima – Dalla guerra dell'oppio a quella per la sicurezza alimentare

Parte seconda – Come la carne magra è diventata un mostro in Cina

  • I carnivori
  • Come la carne magra in Cina è diventata un mostro che fa impallidire solo a nominarlo
  • I maiali gestiti collettivamente

Parte terza – Il cielo è andato in frantumi

  1. La trasformazione del millenario xiaochi
    • Le verdure fermentate nel Sichuan, un biglietto da visita per questa regione
    • La zuppa di pesce in agro del Guizhou
    • Il pesce bollito e il granchio piccante fragrante
    • La sfoglia di riso fredda dello Shanxi
    • Gli zongzi della festa Duanwu (festa delle barche a forma di drago)
    • Il tofu, delicatezza cinese tramandataci da millenni, come è potuto diventare un problema abnorme?
  2. I più recenti casi di problemi per la sicurezza alimentare
    • Un terzo dei tumori è causato dal cibo
    • L'uso di additivi vietati nella preparazione dei prodotti del cocco di Hainan
    • I boccioli di giglio emerocallide avvelenati invadono la Cina
    • Un alimento di uso quotidiano gravemente adulterato: il sale da cucina
    • Casi diversificati d'intossicazione alimentare
    • Storie di trattamenti di bellezza, di lifting e di ringiovanimento degli alimenti
  3. Indagine sull'attuale situazione alimentare di un ceto sociale debole: gli operai di origine contadina
  4. La vicenda del latte in polvere avvelenato della città di Fuyang nell'Anhui: la punta dell'iceberg

Parte quarta – La nuova storia di Nüwa che ripara il cielo
Una mano, per quanto grande, non può coprire il cielo: l'apertura nell'ambito della sicurezza alimentare ai mass media è da considerarsi l'unico mezzo per migliorare la situazione attuale

  1. Il problema principale è come proteggere i diritti dei giornalisti
  2. Combattere perché il giornalista Zi Beijia possa avere l'occasione di difendersi dall'accusa di avere diffuso la notizia falsa dei baoziripieni di cartone di Pechino
  3. Avvertimento al Ministero della propaganda del governo centrale: evitate di provocare ulteriori scontri sociali per proteggere gli interessi di poche persone
  4. Zi Beijia non è colpevole. L'avvocato nutre seri dubbi sulkle motivazioni della condanna relativa al caso dei baozi ripieni di cartone

Postfazione – Chi non ha il senso del dovere viene eliminato

Inserto fotografico

Appendici

  • Avvertenze alimentari per un visitatore in viaggio in Cina
  • Il Lettre Ulysses Award for the Art of Reportage
  • Presentazione del libro alla giuria del Lettre Ulysses Award for the Art of Reportage dell'anno 2006

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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