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Le Porte dell’Arabia Felice

Le Porte dell’Arabia Felice

Titolo originale: The southern gates of Arabia

Autore/i: Freya Stark

Editore: Longanesi & C.

traduzione dall’inglese di Mario Biondi collana: Il Cammeo n° 126, in copertina: Sewun, il palazzo del sultano (foto dell’Autrice).

pp. 256, 2 cartine b/n f.t., Milano

Discendente della grande stirpe di viaggiatori inglesi che ebbe in lei stessa (Friya) e in Lawrence d’Arabia (el-Orèns) due degli, ultimi esponenti. Freya Stark negli anni “20” e “30” del nostro secolo percorse – a piedi, a dorso di cavallo, cammello e asino, e con tutti gli altri mezzi localmente possibili – i territori medio – orientali dell’Islam, raccogliendo notizie archeologiche, notazioni di folclore, indicazioni che – non si sa mai – un giorno avrebbero potuto anche divenire di interesse strategico e politico stabilendo, comunque, un legame di conoscenza e amicizia tra l’Impero britannico e le estreme periferie cui il suo influsso tendeva. In questo libro racconta il viaggio – autentica avventura – che la fece arrivare dal porto di Aden fin nel cuore dell’Hadramaut (l’Arabia Felix degli antichi) sulle tracce delle scomparse “Vie dell’Incenso” e degli altrettanto scomparsi imperi mineo, sabeo, imiarita che di quelle terre, in tempi anteriori alla storia, avevano fatto un paradiso. Viaggio, come sempre, affrontato da sola, in base al fondamentale principio che unicamente muovendosi da solo uno straniero può entrare in autentico contatto con un paese “diverso” e con la sua gente. Davanti ai suoi occhi si aprono gli Wadi desertici e scoscesi che dalla costa fendono le montagne, consentendo le comunicazioni con l’interno dell’Arabia meridionale. I beduini sono i suoi solerti accompagnatori, le antiche cronache sono le sue guide di viaggio, gli harem delle case di nobili e sultani sono il suo ostello. Conosce un mondo affascinante, già noto a Plinio eppure quasi ignoto ai nostri contemporanei. Sulla soglia dell’ultima conquista il destino decide tuttavia di voltarle le spalle. A letto gravemente malata, apprende che un giovane tedesco è riuscito ad avviarsi prima di lei verso l’inviolata città di Shabwa si consola leggendo l’Eneide e pensando, con fine filosofia anglosassone, che in fondo, “questa mania di essere primi non è esattamente encomiabile”.

Freya Stark, nata in Inghilterra, vive attualmente ad Asolo. Autrice di quattordici libri (tra cui Le valli degli assassini, apparso in questa stessa collana) e di un’autobiografia in tre volumi.

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Argomenti: Libri vari,

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