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L’Allodola e il Drago – Sopravvissuta nei Gulag della Cina

L’Allodola e il Drago – Sopravvissuta nei Gulag della Cina

Titolo originale: Laogaiyingzhongde Tianzhuernu

Autore/i: Wang Xiaoling

Editore: Edizioni Piemme

unica edizione, prefazione di Renata Pisu, traduzione dall’inglese di Maria Gloria Kluzer.

pp. 254, Casale Monferrato (AL)

«I cristiani si credeva che fossero scomparsi in Cina, o che si fossero tutti convertiti, con le buone o con le cattive, alla nuova religione trionfante del comunismo. Invece non era vero. Me ne sono resa conto quando a Pechino, la settimana dopo i fatti di sangue di Tienanmen del 1989, sono andata in chiesa. Quei fedeli cinesi che cantavano inni sacri in latino erano gli unici esseri umani che in quella città devastata dalla violenza riuscivano ad esprimere una speranza». (Renata Pisu)

Wang Xiaoling è nata a Shanghai nel 1936, da genitori non cattolici. Battezzata a 14 anni, è arrestata la prima volta l’8 settembre 1933, a causa della sua fede. Dopo un anno di carcere in una vecchia cella buia e malsana di un metro e mezzo per due, da condividere con altre tre donne, viene rilasciata e poi nuovamente arrestata il 10 ottobre 1939. Passa così 20 anni in varie prigioni e campi di lavoro forzato, dove, come tutti i detenuti, viene sottoposta ad estenuanti interrogatori, a sessioni di studio per il “lavaggio del cervello” e a massacranti mansioni per la “rieducazione attraverso il lavoro”, reso ancora più duro dall’implacabile fame e dalle condizioni atmosferiche. Eppure mai Xiaoling perde la sua dignità di donna e di cristiana.
Nel 1979 viene liberata e l’anno dopo lascia la Cina. Attualmente vive negli Stati Uniti.

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