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La Voce delle Pietre

La Voce delle Pietre

Autore/i: Schoch Robert M.; Mcnally Robert A.

Editore: Marco Tropea Editore

prefazione degli autori, traduzione di Cesare Salmaggi.

pp. 320, nn. illustrazioni b/n f.t., Milano

È possibile che la Sfinge di Giza, simbolo dell’antico Egitto, abbia qualche millennio in più di quanto previsto dalla scienza ufficiale? I grandi disastri naturali, che hanno costellato la storia della Terra, potrebbero aver influito sulla comparsa e l’estinzione di intere civiltà? È possibile che il nostro pianeta abbia ospitato antiche culture di cui la storia istituzionale ignora o nega l’esistenza? La voce delle pietre affronta questi e altri temi, suggerendo ipotesi affascinanti e scientificamente argomentate: come quella di retrodatare l’origine della Sfinge, spostando gli inizi della civiltà in tempi più remoti di quanto si è creduto finora. Seguendo questa ipotesi è allora possibile formulare nuove interpretazioni riguardanti alcuni misteri ancora irrisolti, come la localizzazione e la scomparsa di Atlantide, di Lemuria e di altre città perdute, o le origini del monumento di Yonaguni nel mar Cinese orientale. Gli studi archeologici di Robert Schoch, che si avvalgono di un approccio multidisciplinare, insieme all’analisi di fenomeni naturali di straordinaria portata, quali meteoriti, asteroidi ed eventi celesti, si propongono con la forza di un nuovo paradigma. La Terra, lungi dall’essere un corpo “statico”, soggetto a microcambiamenti graduali e impercettibili, avrebbe messo alla prova gli esseri viventi e le civiltà che l’hanno popolata, sottoponendoli a catastrofi imprevedibili e devastanti, in grado di sconvolgerne gli equilibri con conseguenze definitive. Terremoti, tsunami o eruzioni vulcaniche, ma anche improvvisi moti delle placche continentali o brusche deviazioni dell’asse terrestre, appaiono in questo quadro episodi certamente rari ma nel lungo periodo pur sempre ricorrenti. Ma se davvero rientrano nella consueta fenomenologia della natura, la sfida è quella di individuare le catastrofi che si affacciano alla vita del pianeta, senza eludere le domande fondamentali: quale ruolo gioca l’uomo? E come vi si rapporta? Come può prevederle tempestivamente? E quali mezzi ha sua disposizione per affrontarle o prevenirle? Le risposte, se vi sono, non possono che passare dalla conoscenza scientifica, partendo forse proprio da ciò che la natura ha solo apparentemente rimosso, ma di cui le pietre della Terra conservano ancora la memoria.

Rohert N. Schoch, laureato a Yale in geologia, è professore di scienze e matematica alla Boston University. È giunto alla notorietà grazie ai suoi studi sulla Sfinge che hanno attirato l’attenzione di molti media statunitensi.

Robert Aquinas McNally, scrittore e poeta laureato in lettere classiche, è appassionato di mitologia e civiltà antiche. Oltre a la voce delle pietre, i due hanno pubblicato Voyages of the Pyramid Builders (2003).

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Una considerazione personale – Prefazione – 1. Cambiare il paradigma – 2. Una forma dal corpo di leone e dalla testa d’uomo – 3. Inizio della civiltà: spostiamo indietro le lancette dell’orologio – 4. Alla ricerca delle città perdute – 5. Il fuoco e l’acqua – 6. Una pioggia di rocce e di ghiaccio dal cielo – 7. Imparare dal passato. guardando al futuro Epilogo. Aggiornamenti sulla nuova datazione della Sfinge, e temi collegati – Bibliografia – Indice analitico.

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