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La Vienna di Freud

La Vienna di Freud

Titolo originale: Freud’s Vienna and Other Essays

Autore/i: Bettelheim Bruno

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione nei Saggi, introduzione dell’autore, traduzione di Adriana Bottini, collana: Saggi Feltrinelli.

pp. 304, Milano

Da uno dei più famosi psicologi infantili della storia proviene una raccolta di saggi di ampio respiro in cui riflette sulle persone, sugli eventi e sulle influenze culturali che hanno plasmato lui e il suo lavoro. Combinando la saggezza umanistica e le intuizioni cliniche, il volume riflette le preoccupazioni eminenti dello psicoanalista Bettelheim come terapeuta infantile e sopravvissuto all’Olocausto. L’ultimo libro di Bettelheim ricostruisce, attraverso una vasta raccolta di saggi, l’autobiografia intellettuale di un uomo, di uno psicanalista e di un filosofo critico che ha vissuto operato e pensato nel fuoco delle vicende storiche del nostro secolo.
La prima parte dimostra lo stretto rapporto esistente tra la cultura viennese e il pensiero di Freud, segue poi le vicissitudini di questo pensiero nella ricezione dei suoi seguaci e nella modalità con cui si diffuse negli Stati Uniti. Sul filo del ricordo, l’autore ci restituisce lo stupore e la ricchezza del suo primo incontro con la psicoanalisi, con quel sapere sovversivo del rapporto con sé e con l’altro che diverrà determinante per la sua vita e per la sua opera.
La seconda parte ci presenta Bettelheim nella figura di educatore che conosciamo grazie al suo famoso libro Un genitore quasi perfetto. Il rapporto dei bambini con la cultura è indagato attraverso momenti estranei alla pedagogia ufficiale ma che sono divenuti ormai determinanti nella formazione infantile: la lettura, la percezione della città, la visione cinematografica, la fruizione della televisione, la visita di musei.
Nella terza e ultima parte ripensa al genocidio nazista degli ebrei con l’autorità che gli conferisce la sua traumatica esperienza di internato nei campi di concentramento e di curatore delle più profonde ferite dell’animo umano. Bettelheim ci consegna qui il suo testamento spirituale e insieme una delle dimostrazioni più convincenti che la griglia psicoanalitica costituisce uno strumento inderogabile per la costituzione di una soggettività etica, dilaniata dal conflitto e dal dubbio ma, proprio per questo, veramente umana.

Bruno Bettelheim è nato a Vienna nel 1903. Ha conseguito il dottorato all’Università di Vienna ed è arrivato in America nel 1939, dopo un anno nei campi di concentramento di Dachau e Buchenwald. Era un illustre professore di educazione e professore di psicologia e psichiatria all’Università di Chicago. Muore nel 1990.

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Introduzione

Parte prima: Freud e la psicoanalisi

  • La Vienna di Freud
  • Berggasse n°19
  • Il mio incontro con la psicoanalisi
  • Due versioni di Freud
  • Una segreta assimmetria
  • Lionel Trilling su letteratura e psicoanalisi

Parte seconda: Dei bambini e di me stesso

  • I libri fondamentali della mia vita
  • L’arte del cinematografo
  • La percezione della città da parte del bambino
  • I bambini e i musei
  • I bambini e la televisione
  • Maestra di genio e allieva prodigio
  • Bambini ferini e bambini autistici

Parte terza: Degli ebrei e dei campi di concentramento

  • Jamusz Korczak: una storia per il nostro tempo
  • Speranza per l’umanità
  • Figli dell’Olocausto
  • Ritorno a Dachau
  • Liberarsi della mentalità del ghetto

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