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La Stregoneria dei Vani

La Stregoneria dei Vani

Atti di Studio e Ricerca

Autore/i: Heid Laugrith

Editore: Anaelsas Edizioni

prima edizione, introduzione di Ottavio Adriano Spinelli, prefazione di Ylenia Oliverio.

pp. 240, nn. ill. b/n, Capannori (LU)

Questo testo nasce da una ricerca teorico pratica dell’autrice.
È incentrato sulle fasi archeologiche del lavoro della Gimbutas: lo studio di ricercatori europei in ambito accademico e politeistico; la tracciatura dei testi norreni, al fine di cercare un filone conduttore che possa coadiuvare la ripresa del più antico dei culti Autoctoni ed Europei.
Il sentiero politeistico tracciato su questo è una Stregoneria tradizionale senza filtri né rimaneggiamenti, diretta da fonte a fonte. Riprende i sincronismi di tutte le più abili tecniche esoteriche sposate da antiche ritualistiche, anch’esse tracciate dalle Saghe e dai suppellettili votivi di età Pre ed Indoeuropea.
La Stregoneria dei Vani è la Stregoneria Occulta, Oscura, Necromantica, Ritualistica del Pantheon Vanico.

«Da Verbo trassi Verbo
Da Opera trassi Opera…
Nel privilegio di sacrificare me a me stessa…
Poiché ogni varco è sospiro tra cielo e terra
»

Spesso la ricerca del passato, attraverso delle reminiscenze storiche e tracce residuali della tradizione orale, è complicata e a dir poco difficile da relazionare.
Con questo libro si pubblica un lavoro di ricerca e tematica didattica livello stregonico svolta negli ultimi due anni.
Dove è possibile, verranno date delle brevi tracce sulla mitologia in esame, ma non sarà il cuore di questa tesi, poiché non ne rappresenta lo scopo; si sottintende che questo venga fatto, a priori, da chiunque si diletti a leggere tale lavoro.
Il termine nordico non è facilmente gestibile in quanto il suo spazio semantico è a dir poco vasto e richiede ben diverse applicazioni.
È un corpus di culture che vanno dall’inizio del III secolo all’avvento cristiano.
Se si esamina la regione Baltica (Prussiani, Lituani e Lettoni), il periodo percorre una imponente fase preistorica, che diverrà una base di fonti che si estendono per tutta l’area da Mosca e Berlino.
Le antiche credenze baltiche costituiscono imponente schema di valuta-auree della Religione del Nord, dove si evincono le caratteristiche dei culti autoctoni di matrice matriarcale, culti fondati su divinità femminili come Lamia, Ragana e Gabjas, che ritroveremo nelle tipologie dei culti Vanici, le quali riprendono deità autoctone.
Nella sapienziale mitologia scandinava, elaborata dal filologo Dumézil, i principali ruoli si scambiano tra due dei gruppi divini: Asi e Vani.
In origine le fazioni vivevano in pace; questa fusione la troviamo esplicata da Adamo di Brema nella descrizione del Tempio di Uppsala.

Dal Cuore della Terra emerge
Forgiato nei Toni Antichi
della Vanica Essenza
Il Desiderio della Strega.
Con affilati artigli
la sua mano incide il tronco
Gesto Segno e Volontà
Nettare di Sapienza sgorga copioso
Ora, Tu
sii pronto a suggere, avido,
il Seme della Tradizione

(Cesare Minucci)

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