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La Strega Bambina – La Storia del Drammatico Scontro tra l’Innocenza e l’Intolleranza – Romanzo

La Strega Bambina – La Storia del Drammatico Scontro tra l’Innocenza e l’Intolleranza – Romanzo

Titolo originale: Die Vogelmacherin

Autore/i: Hasler Eveline

Editore: Longanesi & C.

traduzione dall’originale tedesco di Umberto Gandini.

pp. 256, Milano

Quella settimana sarebbe venuto anche il boia, per ispezionare la piccola Katharina in cerca di segni delle streghe… Il dilagare dei processi stava assumendo proporzioni devastanti. Accadeva sempre più spesso che si accusassero anche bambini. In una lettera pastorale, il vescovo di Costanza aveva esortato a consegnare alla giustizia e a punire severamente le persone dedite alle pratiche magiche… Alcuni giorni prima, nel riordinare le sue carte, gli era capitata sottocchio un’ordinanza del papa del novembre 1635 in cui il pontefice avvalorava la demonologia, ma metteva anche in guardia contro gli abusi e le ingiustizie nella conduzione dei processi alle streghe: l’assenza di lacrime non era da considerare un indizio risolutivo, si doveva evitare di ricorrere a domande ingannevoli. «Però alla nostra Katharina Schmidlin tutto questo non servirà più», concluse il vescovo.

La caccia alle streghe è una tragica pagina che ha attraversato per secoli la storia europea. Ne furono vittime donne e presunti maghi, ma non di rado finirono sul rogo anche bambini ritenuti «indemoniati»,  sacrificati sull’altare di un meccanismo inquisitorio aberrante e di una crudeltà che appare oggi inconcepibile. Eveline Hasler ha rintracciato le fonti che documentano due di questi episodi, accaduti a Lucerna nel 1652 e nell’Alta Svevia nel 1658, e ne ha ricavato un romanzo di notevole suggestione. Il primo caso espone la vicenda di una bambina undicenne, Katharina Schmidlin, arsa sul rogo perché si era vantata di saper «fare uccelli». Il secondo riguarda due fratellini, Maria e Isau Lehner: riconosciuti colpevoli di stregoneria e di commercio col demonio, vennero custoditi per quattro anni in un convento femminile fino al raggiungimento della pubertà, vale a dire della «Capacità» di subire le conseguenze penali delle loro presunte azioni; soltanto allora furono uccisi. In un periodo di oscurantismo religioso, l’immaginazione e i voli della fantasia, tipici dell’infanzia in ogni tempo e in ogni Paese, diventarono un reato passibile di condanna capitale. Questi bambini non furono altro che i Capri espiatori su cui sfogare libidini, autoritarismo, risentimenti politico-religiosi, superstizioni e paure. L’autrice, attenendosi rigorosamente ai fatti documentati, ha corredato le due storie di una suggestiva cornice narrativa che conferisce forza drammatica al racconto, stabilendo un felice confronto tra l’animo incorrotto dei fanciulli e il mondo della natura, rispettivamente esposti all’aggressione delle perversioni e allo sfruttamento economico degli adulti. Una lettura appassionante, di grande impatto emotivo, che conduce il lettore nei meandri più oscuri del costume sociale e, soprattutto, della mente umana.

Eveline Hasler è nata a Glarus e vive nel Canton Ticino. Ha compiuto studi di storia e psicologia a Friburgo e a Parigi. È autrice di vari romanzi (anche per bambini) che le hanno valso il conferimento del premio letterario Schubart e sono stati largamente apprezzati dal pubblico e dalla critica, con numerose traduzioni in Europa e negli Stati Uniti. Con Longanesi ha pubblicato La donna dalle ali di cera (1997).

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