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La Scoperta del Vero Sacro Graal

La Scoperta del Vero Sacro Graal

Furono i Re Magi, seguaci di Zarathushtra i primi custodi della più misteriosa reliquia della cristianità

Autore/i: Moiraghi Mario

Editore: Edizioni Piemme

introduzione dell’autore.

pp. 304, nn. ill. b/n, Casale Monferrato (AL)

«Molti elementi ci autorizzano a sospettare che otto secoli di lettura e di commento delle vicende del Graal, di Artù, dei Cavalieri della Tavola Rotonda si siano retti su una volontaria mistificazione».

La leggenda del Sacro Graal è da un migliaio d’anni un affascinante rompicapo, un mistero che ha legato a sé altri misteri: Re Artù, i Templari, l’eresia Catara, il Prete Gianni e il suo favoloso regno. Per quanto si discuta su molto, su poco si concorda.
Attraverso un cammino rigoroso che prende spunto da antichissimi eventi, questa illuminante ricerca giunge a conclusioni rivoluzionarie. Svela, innanzitutto, che l’intera vicenda del Graal ha come luogo di nascita l’antica Persia. Riportata alla sua originaria collocazione, ecco, improvvisamente, quella storia nebulosa farsi sempre più chiara e comprensibile e i suoi innumerevoli dettagli diventare d’un tratto sensati e coerenti. Ma questa è solo metà della rivelazione: perché, come dimostra questo viaggio nel tempo, il racconto del Graal è in realtà ben più antico dell’Anno Mille. Risale alla stesura dei primi Vangeli, e altro non è che la riscrittura da parte di un autore persiano di una vicenda per lui quasi inspiegabile, ma a noi nota fin dall’infanzia: quella dei Magi.
È in questo quadro che il Graal, quello autentico, si rivela finalmente come oggetto e non come mistero occulto: un vaso, contenente una pietra, affidato a tre sovrani persiani seguaci di Zarathushtra, che lasciarono i loro regni per seguire la luce indefinito di un nuovo Re.

Mario Moiraghi è nato a Milano nel 1942. Laureato in ingegneria, ha affiancato alla propria attività tecnica nel campo della gestione delle grandi emergenze la ricerca storica sulle catastrofi e sulle loro connessioni con le culture locali, le tradizioni e i miti.
Ha svolto attività di ricerca sulla calligrafia medievale e ha promosso e organizzato un importante convegno su Raniero da Ponza, patrocinato dall’Università La Sapienza di Roma. Ha realizzato saggi, ricerche e convegni sulle catastrofi nella storia, sui fenomeni ereticali e sui cavalieri Templari.

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