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La Mia Storia

La Mia Storia

Autobiografia di un grande guerriero Apache

Autore/i: Geronimo

Editore: Edizione CDE

prefazione di Stephen Melvil Barrett, introduzione e note di Frederick W. Turner III, traduzione di Elena Bona.

pp. 210, nn. tavv. b/n f.t., Milano

L’autobiografia di Geronimo è stata fondamentale per la rivalutazione della civiltà indiana e la riabilitazione storica dei pellerossa e in queste pagine la verità soggettiva fonde fatti e leggende, ricordi personali e memorie ataviche propri di una cultura che gli uomini bianchi hanno inutilmente cercato di cancellare.
Il racconto di Geronimo, raccolto e trascritto da Frederick W. Turner nel 1906, vuole restituire onore al suo popolo umiliato. Per quasi trent’anni, dal 1858 al 1886, egli ha capeggiato gli Apache contro i bianchi, senza conoscere l’onta della sconfitta. Solo le pesanti perdite d’uomini l’hanno indotto a trattare la resa con il generale Miles: pace in cambio di pascoli e terre. Ma il governo statunitense tradirà i patti e oltraggerà Geronimo e i suoi guerrieri col lavoro coatto.

Geronimo – il cui nome originario era Gokhlä-yeh – nacque nel luglio 1829 in Arizona. A trent’anni vide per la prima volta gli Uomini Bianchi. Dopo il massacro di Kas-ki-yeh, nel quale le truppe messicane devastarono l’accampamento apache, Geronimo giurò di dedicare la vita alla lotta contro i Bianchi. Catturato, processato e chiuso in carcere, riuscì a fuggire e riprendere la guerriglia. La sua battaglia si concluse nell’agosto 1886 con il “trattato dal cañón dello Scheletro” che sanciva la resa degli Apache Chiricahua.
Morì a Fort Sill, Oklahoma, il 17 febbraio 1909.

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