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La Mia Anima è una Donna – Il Femminile nell’Islam

La Mia Anima è una Donna – Il Femminile nell’Islam

Titolo originale: Meine seele ist eine frau – Das weibliche in Islam

Autore/i: Schimmel Annemarie

Editore: ECIG – Edizioni Culturali Internazionali Genova

prefazione e introduzione dell’autrice, traduzione di Palma Severi, in copertina: «La regina di Saba con l’upupa» Iran 1570 circa, Londra British Museum.

pp. 184, nn. illustrazioni b/n, Genova

Strutturato in dieci capitoletti, il libro costituisce un’agile ma documentata ricognizione attraverso la mistica islamica, tendendo a ristabilire alcune “verità” circa gli stereotipi che in particolare sulle donne nell’Islam sono ampiamente diffusi nel mondo occidentale. Sulla base di fatti storici, documenti, passi del Corano, testimonianze, leggende, usanze tratti dalla storia dell’Islam, l’autrice ricostruisce il forte ruolo avuto dalla donna, specie la donna intellettuale, nella storia e nella tradizione religiosa islamica, ripercorrendo l’opera e la presenza di profetesse, poetesse, mistiche, ispiratrici, teologhe, letterate, erudite, calligrafe, miniaturiste, nobili mecenate, la cui cultura e il cui spirito religioso hanno fatto da tramite tra Dio e l’essere umano. Al centro del libro – scritto con evidenti intenti divulgativi in un linguaggio poetico, ma diretto e semplice, ora informativo e concreto, ora più metaforico e quasi favolistico – sta dunque la donna mistica e la sua presenza in un mondo a forte predominanza maschile, quale è quello islamico; da questo tema centrale si dipartono poi collegamenti culturali e storici che inquadrano la concezione mistica della donna islamica nel più ampio contesto delle religioni mediterranee, sottolineando ad esempio parallelismi esistenti fra la Bibbia e il Corano, fra il cristianesimo primitivo e il primo islamismo.

Annemarie Schimmel è nata nel 1922. Orientalista e islamista nota in tutto il mondo per i meriti scientifici e le numerose pubblicazioni sulla cultura e la religione islamica, ha lavorato a lungo all’estero (università di Harvard e Cambridge) ricevendo significativi riconoscimenti per i suoi studi fortemente anticipatori. Per la sua opera in favore del dialogo fra le culture ha ricevuto, nel 1995, il Premio per la Pace, conferitole dall’Associazione dei Librai tedeschi. Ciò ha scatenato una violenta polemica, nella quale si sono schierati i maggiori giornali e i più noti intellettuali e giornalisti tedeschi, chi in favore di una personalità scientifica che con gli strumenti della filologia e dell’indagine storico-filosofica ha fatto conoscere al mondo occidentale, e tedesco in particolare, la cultura e la religione islamica, chi invece contro l’assegnazione del premio a una studiosa che difende di fatto una cultura fondamentalista e intollerante fino alla persecuzione fisica (caso di Salman Rushdie). La Schimmel ha difeso le sue opere, attaccando a sua volta chi a suo parere non tollera culture diverse dalla propria, e sulla base dell’ignoranza e della partigianeria non sa distinguere fra il Corano e la sua applicazione nei secoli (ma allora il Vangelo e la politica della Chiesa?), fra la mistica islamica – di cui il libro proposto è una significativa testimonianza – e l’uso politico, fatto in anni recenti, della religiosità islamica. I “segni di Dio” (titolo di un altro recente libro dell’autrice) vanno letti anche nelle contraddizioni della storia e della politica, delle quali, peraltro, devono occuparsi i politici e non i filologi.

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Prefazione
Introduzione

  1. Il profeta e le donne
  2. Le donne nel sufismo
  3. Le donne nel corano e nella tradizione
  4. Donna o «uomo di Dio» – l’educazione dell’anima (Nafs)
  5. La vecchia
  6. Le madri
  7. La donna come manifestazione di Dio
  8. Le spose di Dio
  9. Le donne-anima nella poesia indo-pakistana
  10. Le peregrinazioni di sassi
  11. Sohni Mehanval
  12. Omar Marui

Epilogo
Fonti Bibliografiche
Indice Analitico

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