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La Mente Dietro le Quinte – Cinema, Teatro e Sviluppo Esistenziale

La Mente Dietro le Quinte – Cinema, Teatro e Sviluppo Esistenziale

Autore/i: Miliacca Cristina

Editore: Albatros

prima edizione, prologo dell’autore.

pp. 294, Roma

Un rapporto complesso quello tra linguaggio cinematografico e psicologico, un forte parallelismo tracciato fin daile origini: la storia ci dice infatti che cinema e psicoanalisi fanno coincidere i propri natali intorno all’anno 1895. Il film si esprime con il linguaggio dell’inconscio, del sogno, della fantasia e per questo motivo e una forma di espressione particolarmente congeniale all’esplicitazione di problematiche legate al mondo dell’interiorità dell’uomo: “il modo di vedere un film, la percezione e comprensione che si ha dei personaggi e degli eventi filmici, i riverberi emotivi e di pensiero che suscitano, il richiamo ai propri ricordi, la verbalizzazione del proprio vissuto di spettatore sono espressioni psicologiche che narrano la storia del soggetto”. Come se la psiche potesse trovare una forma indiretta di espressione mediante un’altra via, quella della fruizione cinematografica, dove i! desiderio di emozioni, di identificazione con i protagonisti, di saggiare una realtà “altra” da se stessi, diversa, la possibilità di vivere l’impossibile, spingessero lo spettatore a recarsi al cinema. Il cinema, come anche il teatro, sono metafore della vita, che ci consentono di parlare di noi stessi mentre ci poniamo come osservatori di noi stessi: liberarsi, scoprirsi, ricongiungersi attraverso il dispiegarsi dell’interiorità nelle arti sceniche.

Cristina Miliacca è nata in Umbria nel 1970. È psicologa psicoterapeuta a indirizzo cognitivo-comportamentale integrato ed esercita a Roma la professione di consulente in ambito clinico e formativo. Laureata nel 1993, si è successivamente qualificata anche in regia cinematografica e in recitazione teatrale. Vive il palcoscenico come attrice e si interessa dell’uso dei film e delle tecniche teatrali nella psicoterapia e nell’educazione degli adulti. Conduce laboratori di sviluppo personale mediati da queste arti. Collabora regolarmente a riviste specialistiche con articoli su temi di psicologia clinica, benessere psicologico e formazione. Nel 2006 ha pubblicato il suo primo libro, Il Tribunale non risolve.

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PROLOGO
PARTE PRIMA

CAPITOLO PRIMO – ZOOM DI INDAGINE SUL MEDIUM
1. Movimento = comunicazione
2. Gli elementi sonori
3. Spazio e tempo nel film
4. Il significante cinematografico

CAPITOLO SECONDO – FILM COME SOGNO?
1. Realtà onirica, realtà filmica
2. La costruzione del sogno cinematografico
3. Simbolizzazione, interpretazione
4. Il linguaggio dell’inconscio

CAPITOLO TERZO – DINAMICHE DI PARTECIPAZIONE – AFFETTIVA
1. L’illusione di realtà
2. L’attivazione delle emozioni nel film
3. Soggettività e fruizione
4. Lo spettatore: questo sconosciuto?

CAPITOLO QUARTO – IL FATTORE UMANO
1. Persona, attore, personaggio
2. Il processo creativo del regista-autore

PARTE SECONDA

CAPITOLO PRIMO – INDAGINI PSICOANALITICHE SUL CINEMA
1. Due ultracentenari a braccetto
2. Le direzioni della psicoanalisi
3. Patografia, psicografia e altre vie di lettura
4. La decifrazione del testo
5. Le figure “psi” nei film

CAPITOLO SECONDO – LE PSICOTERAPIE FILMICHE DEGLI ESORDI
1. Il Cinedebate tetapeutico
1.1 Un’applicazione originale
1.2 Approfondimenti sulla metodologia
1.3 Trattamento terapeutico integrato
2. LAntropoanalisi di Gruppo Cinecondizionata
2.1 La ricerca di Max Beluffi
2.2 I gruppo terapeutico “cinecondizionato”
2.3 Riflessioni sull’esperienza

CAPITOLO TERZO – I FILM NEL LAVORO PSICOTERAPEUTICO
1. La pratica della psicoterapia attraverso 1 film
2. Co-terapia e home-work clinico
3. Il processo di integrazione dei film
4. I gruppi terapeutici
5. A ogni paziente il suo film
6. La cassetta degli attrezzi del cineterapeuta

CAPITOLO QUARTO – OLTRE IL GIARDINO (DELLA PSICOTERAPIA)
1. I film nelle aule di formazione
1.1 Primi passi di coppia
1.2 “Cinemazione” per l’azienda
1.3 Dall’OK Corral a Wall Street passando per Navarone
1.4 The end
2. I film nel counseling “filosofico”
3. Psicorecensioni per la comprensione esistenziale
3.1 Il ventre dell’architetto (P. Greenaway, 1987)
3.2 lo non ho paura (G, Salvatores, 2003)
3.3 Confessioni di una mente pericolosa (G. Clooney, 2003)
3.4 Revolutionary Road (S. Mendes, 2008)

PARTE TERZA

CAPITOLO PRIMO – PERCORSI DI ESPRESSIONE DELLA PSICHE
1. Il Teatro della Spontaneità
2. Lo Psicodramma
3. La Drammaterapia
4. La Teatroterapia
5. Il Playback Theatre
6. Il Teatro dell’Oppresso
7. Il Teatro Sociale
8. Una precisazione conclusiva

CAPITOLO SECONDO – ATTORI DELLA PROPRIA VITA
1. Il Role Playing
2. Gli esercizi Shame Attacking e Risk Taking
3. Lo Skill Training

CAPITOLO TERZO – TEATRO TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE?
1. Percorsi cognitivo-comportamentali attraverso il teatro
2. Esperienze: i gruppi di teatro della REBT
3. Ragioni di una proposta di terapia teatrale

EPILOGO
BIBLIOGRAFIA IN NOTA
BIBLIOGRAFIA AGGIUNTIVA
INDICE ANALITICO DEI FILM
APPENDICE – LISTA DI LAVORO DEI FILM

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