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La Matematica nella Cultura Occidentale

La Matematica nella Cultura Occidentale

Autore/i: Kline Morris

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

terza edizione, premessa di R. Courant, prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Libero Sosio.

pp. 464, 88 figure b/n, 27 tavv. b/n f.t., Milano

Scritto da un grande matematico che ha il pregio raro di una scrittura piana e fluida, vivificata da uno stile colloquiale e brillante, questo libro non è una storia tecnica della matematica; esso non è anzi, a rigore, nemmeno una storia della matematica. L’intento dell’autore è quello di ricondurre alla matematica – una fra le manifestazioni più tipiche e tra gli strumenti più preziosi della civiltà umana – quei lettori che ne sono stati allontanati da un insegnamento scolastico arido e tedioso, codificato in formule fossilizzate e ormai prive di vita.
Kline percorre l’intera storia della civiltà scegliendo alcuni temi significativi, nei quali vengono particolarmente in luce i legami tra la matematica da un lato e le forze sociali, politiche, artistiche, culturali, religiose, etiche, economiche ecc. dall’altro. La matematica e i suoi problemi – dalla concezione di un ordine ideale dell’universo propria dei greci e rappresentata nella sua forma più pura dalla tradizione platonico-pitagorica all’attuale visione di un universo “disordinato” a cui le scienze statistiche impongono un ordine di tipo più laico e non più imposto da un potere trascendente, passando attraverso l’arte, la musica, la filosofia, la religione – sono illuminati dal loro interno, nelle loro motivazioni, nel loro divenire, e si ritrasformano prodigiosamente in quell’organismo vivo di cui spesso gli studenti non riescono a ricostruire il funzionamento quando lo vedono ridotto a una morta spoglia, con le articolazioni invano messe a nudo, sul tavolo da dissezione della scuola.
Scritto in modo piacevole e con un vivo senso del dialogo col lettore, questo libro “si raccomanda,” come leggiamo in un’autorevole recensione all’edizione americana, “non solo ai profani ma anche agli insegnanti, e specialmente a quegli insegnanti, che sono poi la maggioranza, che usano manuali ormai superati da mezzo secolo o più.” Dopo la pubblicazione di questo libro l’ignoranza della matematica non sarà più ammessa.

Morris Kline, nato a Brooklyn (New York), ivi laureatosi nel 1936, ora professore di matematica al Courant Institute of Mathematical Sciences della New York University, è autore di pregevoli opere storiche e filosofiche su argomenti attinenti alla matematica. Ricordiamo in particolare Mathematics and the Physical World (1 959); Calculus. An Intuitive and Physical Approach (1967); Mathematics for Liberal Arts (1967); Mathematical Thought from Ancient to Modern Times (1972) e Why Johnny Can’t Add The Failure of the New Math (1973)

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Argomenti: Cultura, Matematica, Occidente,

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