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La Grande Evasione – Storia del Festival di Sanremo: 30 Anni di Costume Italiano

La Grande Evasione – Storia del Festival di Sanremo: 30 Anni di Costume Italiano

Le Canzoni, i Cantanti, le Orchestre, i Presentatori, le Classifiche di Tutti i Festival

Autore/i: Borgna Gianni

Editore: Savelli Editori

premessa metodologica dell’autore.

pp. 224, nn. fotografie b/n, Perugia

Il festival di Sanremo, tanto maltrattato e vilipeso, è stato in realtà uno specchio fedele del costume italiano ed un frammento, tra i più significativi, della « cultura popolare» del nostro paese.
Il libro si apre con una lunga riflessione su Gramsci. Gramsci, infatti, ha esplorato a lungo nei Quaderni le «filosofie di massa», il folclore, il senso comune, facendo di questi concetti altrettanti pilastri della sua concezione rivoluzionaria. Ma se ai tempi di Gramsci la «cultura popolare» era essenzialmente costituita dalla letteratura d’appendice e poliziesca o dal romanzo d’avventure, oggi essa è consegnata al fumetto, al fotoromanzo, al disco, nonché, appunto, alla moltitudine di festival canori che in questo trentennio sono proliferati a dismisura e di cui Sanremo è stato il capostipite e il modello ineguagliato.
Questo ruolo il festival di Sanremo lo ha svolto fino a quando non è stato un’ideologia ma l’ideologia (sia pure ridotta in pillole), finché non è stato un divertimento ma il Divertimento (nella sua forma archetipica), finché, insomma, ha saputo essere la Grande Evasione per milioni di italiani di ogni età e di ogni ceto sociale. Ma con l’avvento, da una parte, del pop, dei concerti di massa o della discomusic, dall’altra, di possibilità ben più sofisticate di evasione di massa, il festival è apparso sempre più un contenitore completamente svuotato, un reperto archeologico di un’Italia che ci siamo lasciati definitivamente alle spalle. Di cui la sua crisi irreversibile, ma anche, indubbiamente, il suo fascino.
Il libro ne ripercorre tutte le tappe fondamentali: dagli anni di Vola, colomba… e di Papaveri e papere al boom di Volare, dall’esplosione degli urlatori e della canzone d’autore e di protesta al suicidio di Tenco, dal periodo della decadenza al 1978-79, quando, tra discomusic e Riflusso, gli organizzatori tentano, senza troppo successo, di rilanciarne la formula. Sono anni di profonde trasformazioni sociali, civili, politiche, e, insieme, di significativi mutamenti anche nel mondo della musica leggera che, da semplice divertissement, tende a divenire un’industria sempre più florida ed uno dei principali strumenti di mediazione del consenso.
Con interventi di: Massimo Buda, Tommaso Di Francesco, Daniele Ionio, Giovanna Marini, Maura Nuccetelli, Piero Vivarelli.

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Nota dell’autore
Premessa metodologica (Appunti su egemoni e blocco storico-ideologico nel pensiero di Gramsci, ovvero perché il socialismo passa anche per Sanremo)

1) Oriente e Occidente
2) Il concetto di egemonia e i Presupposti «intellettuali» della rivoluzione in Occidente
3) La critica a Bucharin e la questione del blocco storico-ideologico
4) Cultura popolare, folclore, senso comune

  • Conclusione. Perché Sanremo? Ma a questo punto, forse, è più chiaro
  • La grande evasione (storia del Festival di Sanremo: 30 anni di costume italiano)

Capitolo I

  • 1951: nasce «il festival della Canzone»

Capitolo II

  • 1952-1957: il festival come industria e come «apparato egemonico»

Capitolo III

  • 1958: il boom di «Volare»

Capitolo IV

  • 1959-1966: una lotta accanita per l’egemonia

Capitolo V

  • 1967: tra falsa protesta e «rivoluzione passiva»

Capitolo VI

  • 1968-1978: il festival sul viale del tramonto

Capitolo VII

  • 1979: arriva il Riflusso

Capitolo VIII

  • Conclusione. Sul valore culturale della Canzone
  • Tutte le canzoni del Festival
  • Tutti i cantanti del Festival
  • Albo d’Oro
  • I presentatori del Festival
  • Le orchestre del Festival (dal ’51 al ’64)
  • Hit Parade (dal ’51 al ’65)
  • I record

Antologia
Appendici

  • È il dialetto la vera lingua di noi: intervista a Domenico Modugno, a cura di Maura Nuccetelli e Tommaso di Francesco
  • Domenico Modugno o la poesia dialettale cantata, di Maura Nuccetelli e Tommaso di Francesco
  • Due, tre, molti pubblici…: ovvero, come e perché
  • Sanremo è morto, di Giovanna Marini
  • Evoluzione del gusto, evoluzione del mercato: il festival dietro le quinte, di Daniele lonio
  • L’isola del tesoro (come la «legione straniera» calo sul festival), di Massimo Buda
  • Memorie di un protagonista, di Piero Vivarelli

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