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La Filosofia di Nietzsche

La Filosofia di Nietzsche

La ricostruzione del pensiero di Nietzsche nelle pagine dell’allievo di Husserl: pensiero negativo e fenomenologia

Autore/i: Pink Eugen

Editore: Marsilio Editori

con un saggio di Massimo Cacciari, traduzione dal tedesco di Pisana Rocco Traverso.

pp. 264, Padova

Mentre si scopre e si riscopre, in prospettive ogni volta rinnovate, l’importanza o l’attualità del pensiero di Nietzsche, mentre si sta pubblicando la prima edizione critica completa delle sue Opere in italiano (a cura di G. Colli e M. Montanari, Milano, Adelphi) è sembrato opportuno proporre al pubblico italiano quella che forse è la più rigorosa ricostruzione e la più chiara esposizione della filosofia del pensatore tedesco, da anni ormai in Germania, in Francia e ovunque è stata letta e tradotta, un classico della moderna storiografia filosofica.
Fink infatti si preoccupa innanzitutto di restare fedele ai testi nietzschiani, che cita ampiamente, ordinandoli in una sequenza logica e cronologica spesso rivelatrice.
Dalla critica della religione, a quella della filosofia, della scienza e della“ morale il pensiero di Nietzsche riacquista la sua originaria ricchezza, ritrova la sua autentica problematicità, rivela le sue folgoranti illuminazioni e le sue insuperabili aporie, diventando il luogo di un decisivo confronto per l’uomo moderno.
Il saggio introduttivo di Massimo Cacciari ripropone, nella forma fino a oggi più organica, i risultati del discorso, iniziatosi sulle pagine di «Angelus novus» e «Contropiano», sulla critica del «pensiero negativo», ricollegando il discorso su Nietzsche ai grandi temi del dibattito sulla critica dell’ideologia, e affrontando i nessi tra «pensiero negativo», economia politica e strutture organizzative dello sviluppo capitalistico.

Eugen Pink, nato a Costanza nel 1905, ha studiato con Edmund Husserl, dal 1948 è professore di filosofia all’Università di Friburgo.
Ha pubblicato numerosi studi, affermandosi come uno dei maestri della più recente scuola fenomenologica… Tra i suoi libri più recenti si ricordano almeno Alles und Nichts (Tutto e nulla), 1959; Spiel als Weltsymbol (Il gioco come simbolo del mondo), 1960; e Studien zur Phänomenologie 1936-1939 (Studi sulla fenomenologia), 1965.

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