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La Democrazia Greca nell’Immaginario dei Moderni

La Democrazia Greca nell’Immaginario dei Moderni

Autore/i: Vidal-Naquet Pierre

Editore: Il Saggiatore

prefazione dell’autore, traduzione di Francesco Sircana.

pp. 352, Milano

La democrazia ateniese – inesauribile oggetto di indagine e di riflessione – appare questa volta «vista da altrove», un altrove volta a volta sociale, temporale, intellettuale.
Gli esclusi della polis, le donne, gli schiavi, gli stranieri, costituiscono l’altrove sociale. Alla città greca si contrappongono, d’altra parte, le forme politiche che l’hanno preceduta e che comprendiamo, in larga misura, attraverso di essa. Infine, dopo essere stata realtà sociale vivente, la democrazia greca è diventata rappresentazione.
L’altrove intellettuale comincia nel suo stesso seno, nei contemporanei che l’hanno criticata, prosegue con il cristianesimo, la rivoluzione francese, l’interpretazione di Renan, di Marx e così via.
Ma «vedere da altrove» non è altro che una definizione del lavoro dello storico. E, in questa prospettiva, La democrazia greca nell’immaginario dei moderni acquista una profondità nuova e rivelatrice.

Pierre Vidal-Naquet è nato a Parigi nel 1930. Professore di storia antica all’École des Hautes Etudes di Parigi, ha dato contributi fondamentali alla conoscenza dell’organizzazione politica ed economica della Grecia antica quali Clisthène, l’Athénien (1964) e Il cacciatore nero (1988). Tra le altre sue opere si ricordano Il buon uso del tradimento (1980) sulla figura di Giuseppe Flavio e la storia dell’antico stato ebraico, e Gli ebrei, la memoria e il presente (1985), contro gli eccessi del revisionismo storiografico.

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