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La Danza dei Maestri Wu Li – Quando la Fisica Incontra le Filosofie Orientali

La Danza dei Maestri Wu Li – Quando la Fisica Incontra le Filosofie Orientali

Titolo originale: The Dancing Wu Li Masters

Autore/i: Zukav Gary

Editore: Edizioni Corbaccio

prefazione di David Finkelstein, introduzione dell’autore, traduzione dall’originale inglese di Massimo Patti, in copertina illustrazione d Alfred Gescheidt.

pp. 418, nn. figure b/n, Milano

Un maestro Wu Li non insegna: danza con il suo allievo perché sa che l’universo danza con lui.
Gary Zukav è il nostro maestro Wu Li e ci conduce per mano nella danza. E all’improvviso la fisica, che a noi Osservatori era sembrata incomprensibile, si rivela un regno scintillante di creazione continua, di continue trasformazioni e annullamenti. Sorpresi, ci rendiamo conto che anche noi possiamo prendere parte alla danza, che da sempre siamo parte della danza.
Leggere La danza dei maestri Wu Li significa provare un immenso sollievo alla scoperta che non dobbiamo sacrificare all’evidenza scientifica il romanticismo, l’eccitazione e la sacralità che caratterizzano la danza universale di particelle, buchi neri e stelle.

All’inizio di questo secolo avviene per la fisica la rivoluzione che, soprattutto nel primo trentennio, modifica radicalmente la concezione dell’universo maturata durante la rivoluzione scientifica del XVI secolo. La relatività di Einstein, il quantum di Pianck, il principio di indeterminazione di Heinsenberg, sostituiscono alla fisica di Newton una fisica che da un lato conduce alla bomba atomica e, dall’altro, a universi paralleli e all’ipotesi che i fotoni siano dotati di possibilità di scelta. Queste grandi trasformazioni sono avvenute grazie a una sofisticatissima strumentazione matematica. La grande sfida del libro di Gary Zukav consiste nel fatto che egli si propone di raccontare la storia della fisica moderna senza fare uso di formule. Bandite l’algebra e le matrici, la storia della fisica di questo secolo viene raccontata soltanto con le parole, la forma di comunicazione più elementare, che, peraltro, è stata sufficiente per permettere alla specie umana di imporsi sul pianeta Terra. I problemi più complessi, come per esempio il fatto che la luce ha nel contempo la natura di onda e quella corpuscolare (un paradosso inammissibile per la fisica newtoniana), vengono esposti con un linguaggio che ne permette la comprensione a ogni lettore, anche digiuno di fisica. Due sono i concetti che, alla conclusione della lettura, rimangono impressi nella mente del lettore: la fisica contemporanea non fornisce leggi di certezza che determinano i fenomeni, ma soltanto leggi di probabilità e la realtà presentata dalla fisica quanto-probabilistica ha molto in comune con la concezione dell’universo propria delle filosofie orientali, simboleggiata dalla danza dei maestri Wu Li.
Viene anche a cadere la distinzione, propria della nostra cultura dal «miracolo greco» in poi, tra soggetto che osserva e oggetto osservato. Tra queste due entità si stabilisce una relazione di influenza reciproca: noi che Osserviamo e ciO che osserviamo. E un quadro affascinante quello che si presenta ai nostri occhi e, per quanto Einstein rifiutasse di ammetterlo, sembra proprio che Dio voglia giocare a dadi col mondo. Ma non è detta l’ultima parola: Zukav rileva come la comunità dei fisici stia vivendo con la sensazione che siano imminenti grandi cambiamenti; la fine del secolo potrebbe, quindi, riservarci altrettante sorprese dell’inizio.

Gary Zukav, ex ufficiale dell’esercito americano, con questo libro ha vinto l’American Book Award per la scienza. I suoi libri sono stati tradotti in dodici lingue e hanno venduto più di un milione di copie ciascuno.

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