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La Chiusura della Mente Americana – Come l’Istruzione ha Tradito la Democrazia e Impoverito lo Spirito degli Studenti d’Oggi

La Chiusura della Mente Americana – Come l’Istruzione ha Tradito la Democrazia e Impoverito lo Spirito degli Studenti d’Oggi

Titolo originale: The Closing of the American Mind

Autore/i: Bloom Allan

Editore: Edizioni Frassinelli

prefazione di Saul Bellow, premessa dell’autore, traduzione di Paola Pieraccini.

pp. 380, Milano

Per mesi al primo posto nelle classifiche dei libri più venduti in America, al centro di polemiche clamorose sulla stampa di tutto il mondo e in particolare su quella italiana, La chiusura della mente americana è una feroce critica ai valori intellettuali e morali della nostra epoca da parte di un professore di filosofia politica dell’università di Chicago, Allan Bloom, membro del cosiddetto gruppo dei «Chicago Boys», i supercervelli d’America guidati da Saul Bellow. Partendo dalla premessa che la crisi sociale e politica dell’America del ventesimo secolo è in realtà una crisi intellettuale, Bloom mostra come la democrazia americana abbia involontariamente coltivato concetti di matrice europea, quali il nichilismo, la disperazione o il relativismo in forma di tolleranza, banalizzandone il reale significato. Tutto questo ha trovato espressione, in ambito accademico, nella mancanza di programmi da parte delle università e nel disinteresse all’apprendimento da parte degli studenti, incoraggiando l’uso e la moda di un linguaggio «emancipato» e sostituendo la ragione con la «creatività». Secondo Bloom i giovani vivono oggi in un presente impoverito dalla incapacità di comprendere il passato e di interpretare il futuro. Le università americane, per tradizione culla dell’istruzione, non sono più in grado di garantire un insegnamento dignitoso delle materie filosofiche e letterarie; l’educazione superiore non riesce neppure a stimolare quella conoscenza di sé che è sempre stata alla base di qualunque studio serio e fondato. Acuta analisi delle correnti intellettuali del nostro secolo, La chiusura della mente americana individua e denuncia l’attuale crisi del sistema educativo americano mettendo in luce un problema ormai comune a molti paesi, tra cui l’Italia, riguardante la necessità di ristabilire dei valori culturali nell’istruzione dei giovani e nella società in generale. Provocatorio e brillante, questo libro sollecita delle risposte e incoraggia dei cambiamenti reali.

Allan Bloom è co-direttore del John M.Olin Center for Inquiry into the Theory and Practice of Democracy all’università di Chicago, dove è anche professore del Committee on Social Thought. Ha insegnato alle università di Yale, Cornell, Toronto, Tel Aviv e Parigi. Ha curato la traduzione in lingua inglese della Repubblica di Platone e dell’Emile di Rousseau ed è autore di Shakespeare’s Politics.

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Prefazione
Premessa
Introduzione: la virtù americana

Parte prima – Gli studenti

  • La lavagna pulita
  • I libri
  • La musica
  • I rapporti

Parte seconda – Nichilismo stile americano

  • Il collegamento tedesco
  • Due rivoluzioni e due stati di natura
  • L’io
  • La creatività
  • La cultura
  • I valori
  • La nietzschianizzazione della sinistra o viceversa
  • L’ignoranza americana

Parte terza – L’università

  • Dall’«Apologia» di Socrate al «Rektoratsrede» di Heidegger
  • Gli anni Sessanta
  • Lo studente e l’università

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