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La Chiave

La Chiave

Vertigine e Dannazione dell’Eros – Un grande classico dell’erotismo

Autore/i: Tanizaki Junichiro

Editore: Bompiani

prefazione di Geno Pampaloni, traduzione di Satoko Toguchi.

pp. 128, Milano

Definita una di quelle opere che si affacciano senza vertigini su un angolo dell’inferno, La chiave sconvolse al suo apparire l’opinione pubblica per l’audacia delle situazioni descritte. Romanzo coniugale condotto in forma di diario segreto dai due protagonisti – un maturo professore universitario e una donna di diversi anni più giovane – La chiave diede all’autore fama mondiale. La tensione erotica, la modernità inventiva di questo romanzo, scritto da uno dei geni della letteratura giapponese, ne hanno fatto un grande classico: è del 1983 la versione cinematografica di Tinto Brass.

Junichiro Tanizaki nasce a Tokio nel 1886. Iscrittosi alla Facoltà di Lettere dell’Università di Tokio, interrompe gli studi per assecondare una precoce vocazione narrativa. I racconti Il tatuaggio e Himitsu gli guadagnano i primi riconoscimenti della critica. Agli anni giovanili, dominati da una vena sadica e sensuale, segue un periodo di “vagabondaggio” sia fisico che morale, contrappuntato da un matrimonio non felice e dalla sofferta perdita della madre. Dopo il grande terremoto del Kanto, nel 1923 si trasferisce nel Kansai che diviene la sua residenza d’elezione. Da allora e fino al 1950 durante il cosiddetto “periodo classico” tutte le sue opere si caratterizzano per uno specifico riferimento al passato; il romanzo L’amore di uno sciocco segna lo stacco dalla fase precedente. Del 1928 sono Manji e Gli insetti preferiscono le ortiche; del 1931 Racconto di un cieco e Vita segreta del signore di Bushu; del 1932 I canneti; del 1933 La storia di Shunkin e un breve saggio da molti considerato il suo capolavoro, Libro d’ombra; del 1936 Là gatta; del 1935-38 la versione moderna del Genji monogatari. Nel 1943 la censura blocca la pubblicazione a puntate di quello che sarà il suo romanzo più lungo, Neve sottile (1948), a cui segue La madre del generale Shigemoto (1950). Dopo alcuni anni di silenzio appare nel 1956 La chiave, un romanzo che fa scandalo e gli dà fama mondiale, quindi Il ponte dei sogni (1959), Diario di un vecchio pazzo (1962) e La primavera dei miei 79 anni, pubblicato postumo nell’anno della morte, il 1965. L’Opera omnia in 28 volumi vede la luce nel 1966. Negli anni sessanta Bompiani ha pubblicato i suoi romanzi e racconti più importanti.

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