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Insegnamenti Tibetani su Morte e Liberazione

Insegnamenti Tibetani su Morte e Liberazione

Testi inediti dalle più antiche tradizioni del Tibet.

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni Mediterranee

traduzione, introduzione, commento e cura di Giacomella Orofino.

pp. 136, ill. b/n, Roma

Le concezioni espresse nel «Bar-do thos-grol», noto al pubblico occidentale come il «Libro tibetano dei morti hanno le loro fonti nelle dottrine esoteriche dello «rDzogs-chen», termine che significa «La grande perfezione». Tali dottrine costituiscono il sistema di meditazione più alto ed essenziale delle scuole religiose tibetane, che è presente sia nella tradizione buddhista non riformata dei «rNying-ma-pa», o gli «Antichi», sia nella tradizione religiosa prebuddhista dei Bonpo.
I testi, qui tradotti per la prima volta, sono una testimonianza fondamentale per approfondire e comprendere realmente il significato delle dottrine segrete concernenti la morte secondo le tradizioni più antiche del Tibet. I brani presi in analisi, corredati di numerose e utili note, sono tratti dal Tantra, di tradizione Dzogs-chen degli «Antichi» della «Grande segreta unione del sole e della luna», e dal testo bonpo della tradizione prebuddhista rDzogs-chen, «La dottrina delle sei luci».
In entrambi gli scritti vi è una accurata descrizione di tutte le fasi che seguono il momento della morte; in esse l‘individuo, a seconda della propria capacità spirituale, potrà ottenere la liberazione dal ciclo inesauribile di nascita e di morte della cosiddetta catena della trasmigrazione, e la definitiva vittoria sulla morte. Il messaggio degli insegnamenti e il riconoscimento di tutto ciò che appare dopo la morte: le visioni, le luci, i suoni, come un puro riflesso della propria mente, onde evitare l’errore di credere nell’esistenza concreta ed oggettiva dei vari fenomeni che appaiono.
In appendice è riportato un testo prebuddhista: «La lampada che rende chiari i segni della morte». Completano il volume il glossario dei termini sanscriti e un‘utile bibliografia.

Giacomella Orofino, studiosa e ricercatrice nel campo degli studi tibetani, si è laureata presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli in lingua e letteratura tibetana. Ha trascorso un lungo periodo di studio presso la Library of Tibetan Works and Archives in Dharamsala e il Tibetan Bonpo Monastic Centre, nel nord dell’India, approfondendo la conoscenza della religione prebuddhista, e ha effettuato viaggi e ricerche nelle comunità religiose dell’India e del Nepal.

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