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Il Pane e lo Zen

Il Pane e lo Zen

Ricette per cucinare la propria vita

Autore/i: Glassman Bernie; Fields Rick

Editore: Ubaldini Editore

prologo degli autori.

pp. 148, Roma

Ci sono cuochi che tengono il segreto sulle loro ricette, altri invece, facendoci partecipi dei loro successi e fallimenti, ci insegnano a cucinarci da soli il nostro “banchetto”, la nostra vita.

Niente di meglio di questo libro per sfatare il logoro cliché che vuole l’adepto buddhista alieno dal mondo, dai coinvolgimenti terreni, incapace di gustare il sapore della vita e di immergervisi fattivamente.
Glassman e Fields, in questo distillato di saggezza zen che può valere da ricettario tanto nel lavoro quanto nella pratica spirituale, per la cucina quanto per la vita, ci raccontano la bellissima storia di un’iniziativa unica nel suo genere: un panificio organizzato secondo i principi dello zen, che prospera e lievita trasformandosi in un’impresa di successo: la Fondazione Greyston.
Ispirandosi agli insegnamenti di Dogen, fondatore nel XIII secolo della tradizione giapponese del soto zen nonché autore del famoso Tenzo Kyokzm, o Istruzioni per il cuoco zen, Glassman ci presenta le sue esperienze di abate-imprenditore del ventesimo secolo, offrendoci, piatto dopo piatto, il banchetto di tutta una vita dedita non solo alla pratica buddhista ma spesa anche e soprattutto per migliorare l’esistenza dei senzatetto e degli emarginati.
L’impegno sociale nello spirito zen non ha nulla a che vedere con quel tipo di apostolato cui ci hanno abituati le varie organizzazioni, confessionali o no, di assistenza ai poveri: un’assistenza condita di belle parole, buoni pasto e piccoli aiuti finanziari (quel che si chiama la “carità”) che perpetuano anziché risolvere i problemi dell’assistito. Nella Fondazione Greyston, invece, lo spirito zen mescola i due ingredienti dell’azienda produttiva e dell’impresa senza scopo di lucro, dando vita a un superpanificio che impiega e qualifica i disoccupati e fornisce una casa e agevolazioni varie ai senzatetto.
Secondo Glassman, una delle migliori metafore della nostra vita è la cucina, e infatti per i maestri zen una vita vissuta con pienezza è detta “il supremo banchetto”. Passandoci, come fossero ricette, principi del tipo “Usa ciò che hai a disposizione”, “Non scartare nulla” e “I tuoi errori sono gli ingredienti migliori”, questo libro offre al nostro palato un buddhismo dal gusto nuovo, che applica i principi zen tanto nella comunità come al mercato, amalgamando con successo imprenditoria e non attaccamento e dosando sapientemente pratica spirituale e impegno sociale.

Bernie Glassman, ingegnere aerospaziale, è abate della Comunità Zen di New York e del Centro Zen di Los Angeles. Negli anni ’80 ha fondato il Greyston Mandala, una rete di imprese e di associazioni non a scopo di lucro che lavorano per lo sviluppo della zona sud-occidentale di Yonkers, New York. In seguito, assieme alla moglie Jishu Holmes, ha fondato l’Ordine zen dei costruttori di pace e l’Assemblea interreligiosa dei villaggi dei costruttori di pace. Ha studiato il buddhismo zen sotto la guida di Taizan Maezumi Roshi a Los Angeles.

Rick Fields (1942-1999), giornalista, poeta e studioso della storia e dello sviluppo del buddismo negli Stati Uniti, è autore di diversi libri. È stato co-fondatore, nel 1991, della rivista “Tricycle: A Buddhist Review”, di cui è stato anche redattore per molti anni, e ha lavorato come editor nella rivista “The Vajradhatu Sun”.

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