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Il Mercante di Prato

Il Mercante di Prato

La vita di Francesco Datini nel nome di Dio e del guadagno

Autore/i: Origo Iris

Editore: Rizzoli

prefazione di Luigi Einaudi, traduzione di Nina Ruffini.

pp. XXVI-350, 18 figg. b/n f. t., Milano

“Pochi libri di storia vera, seria, non romanzata, reggono, per attitudine ad ammaestrare sui tempi e sugli uomini ed a costringere ad andare sino alla fine quasi fosse un gran romanzo, al paragone di questo … “: così scriveva Luigi Einaudi presentando Il mercante di Prato di Iris Origo. Il protagonista di questa storia vera, il “mercante di Prato”, è Francesco di Marco Datini, vissuto tra il 1335 e il 1410. Figlio di un oste, rimasto orfano in giovanissima età, iniziò la sua carriera unendosi, appena quindicenne, a un gruppo di mercanti che si recavano ad Avignone, a quel tempo residenza dei Papi e uno dei più prosperi centri commerciali d’Europa. In quella città, dove il Datini rimase più di trent’anni, si verificò la sua vertiginosa ascesa di grande mercante e “uomo d’affari”. Tornato ricco a Prato nel 1383, aperse una serie di fondaci e costituì “compagnie”, oltre che nella sua città natale, a Firenze, a Pisa, a Genova, a Barcellona, Valenza, Maiorca, Ibiza. Tra i fondaci, gestiti dai suoi soci e “fattori” ma diretti personalmente da lui, facevano continuamente la spola innumerevoli navi che trasportavano merci di ogni genere: piombo, allume, legno di sandalo, pellicce e persino schiavi dal Mar Nero, indaco, spezie e zucchero dai paesi del Levante, lana grezza e panni da Londra, ceramiche dalla Spagna, arance, datteri, olio, vino, zafferano dalla Catalogna, cuoio da Tunisi, sardine da Marsiglia, grano e tonno dalla Sicilia e dalla Sardegna. Attivissimo, metodico, scrupoloso, Francesco Datini conservò con la massima cura il suo vastissimo carteggio commerciale, nonché quello privato, e dette disposizioni perché fosse custodito dopo la sua morte. E infatti nel 1870, in un polveroso ripostiglio del sottoscala della sua bella casa di Prato – il Palazzo Datini – venne ritrovata la sua corrispondenza: una testimonianza di impareggiabile valore del commercio medievale e della vita quotidiana.

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Prefazione
Nota dell’Autore
Nota alla traduzione
Nota dell’Autore alla seconda edizione
Introduzione
PARTE PRIMA
LA MERCATURA
1. Avignone
2. Prato e l’Arte della Lana
3. I Fondaci
4. Le Compagnie Mercantili
5. Il Guadagno
PARTE SECONDA
LA VITA DOMESTICA
1. La Vita Coniugale
2. La Famiglia
3. L’Amico di Famiglia
4. La Casa
5. La Villa
6. Quadernacci e Ricordanze
7. La Mensa e i Ricettari
8. Le Mode
9. La Fine
Appendici
Fonti e Bibliografia
Note
Tavole fuori testo
Indice dei nomi e delle materie principali

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