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Il Manoscritto Perduto del Voyage De Charlemagne

Il Manoscritto Perduto del Voyage De Charlemagne

Il Codice Royal 16 e VIII della British Library

Autore/i: Rossi Carla

Editore: Salerno Editrice

in copertina «Carlo Magno dona reliquie alla chiesa di Aix-la-Chapelle» Chartres, cattedrale di Notre-Dame, particolare di una vetrata raffigurante l’Histoire de Charlemagne (ca. 1210-1220).

pp. 140, 4 tavole f.t., Roma

Anche la filologia ha i suoi intrighi e i suoi misteri, come dimostra la vicenda – qui ricostruita con grande acutezza da Carla Rossi – che inizia sabato 7 giugno 1879 nella Sala di Lettura dell’allora British Museum.
Quel giorno scomparve misteriosamente un prezioso codice appartenente alla collezione dei re d’Inghilterra: il ms. Royal 16 E VIII, finemente miniato, testimone unico dell’anonimo poema anglo-normanno Voyage De Charlemagne en Orien, risalente al XIII secolo. A lungo i filologi si sono interrogati sulle rali circostanze della scomparsa del manoscritto e hanno sperato invano che il volume fosse stato riposto per errore in uno scaffale sbagliato. Ora questo libro, grazie al ritrovamento recente di una lettera inviata il 23 giugno 1879 dal responsabile della Sezione menoscritti al direttore della biblioteca britannica, fa luce su quanto realmente accade quel sabato sciagurato e sull’ultima persona che consultò il codice: un giovane prussiano, August Leopold Rothe. Anni di ricerche d’archivio condotte in Inghilterra, Germania, Svizzera, Austria e Italia permettono all’autrice di chiarire una vicenda che vediamo sconfinare inaspettatamente in un episodio che oggi definiremmo di “guerra fredda”. Appare sempre più evidente, infatti, seguendo la ricostruzione di Carla Rossi, che il manoscritto venne rubato e che tale furto va inquadrato nel difficile contesto politico di quegli anni, segnato dalle tensioni franco-prussiane, fino a configurarsi come una sorta di azione di guerriglia intellettuale contro un avversario filologico che tale era anche sul piano politico.
Il volume ricostruisce con precisione il contenuto del manoscritto scomparso (e mai più ritrovato) e la sua storia; analizza il contesto storico in cui vienne allestito e ne tenta una collocazione geografica; individua infine e dscrive i protagonisti di questa vicenda. Uno studio aglie e rigoroso, condotto con sapienza tra filologia e “investigazione poliziesca”.

Carla Rossi è dottore di ricerca presso l’Università Svizzera di Friburgo. Si occupa di letteratura burlesca del Mediovo e del Rinascimento, sia italiana che francese. Ha pubblicato, oltre a vari saggi in riviste e miscellanee, l’edizione de I salterelli dell’Abbrucia sopra i mattoncini di ser Fedoco del Bronzino, curata per la Salerno Editrice (1998).

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