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Il Libro Tibetano dei Morti – Conosciuto in Tibet come il Grande Libro della Liberazione Naturale Attraverso la Comprensione nello Stato Intermedio

Il Libro Tibetano dei Morti – Conosciuto in Tibet come il Grande Libro della Liberazione Naturale Attraverso la Comprensione nello Stato Intermedio

Scritto da Padma Sambhava, scoperto da Karma Lingpa

Autore/i: Padma Sambhava

Editore: Neri Pozza Editore

nuova edizione commentata e tradotta dal tibetano di Robert A.F. Thurman, introduzione di Robert A.F. Thurman, prefazione del Dalai Lama, traduzione italiana di Paolo Vicentini, titolo originale: The Tibetan Book of the Dead.

pp. 320, 8 tavole a colori fuori testo, Vicenza

Questa nuova traduzione del Libro tibetano dei morti, fedele alla forma e allo spirito dell’originale tibetano sul quale è stata condotta, è arricchita da un commento illuminante e da un’aggiunta di testi complementari di antica tradizione tibetana finora mai tradotti, nell’intento di soddisfare specifiche esigenze del lettore occidentale, e di coloro che vogliano usare il libro come guida pratica.

Classico tra i classici del pensiero religioso orientale, il Libro tibetano dei morti, composto nell’VIII secolo d.C., grazie alla profondità della sua visione esistenziale e alla penetrante analisi degli stati psicologici di colui che si trova ad affrontare il passo ultimo e cruciale dell’esistenza terrena, nonché di coloro che soffrono la perdita dei loro cari, di fatto è diventato ormai un’opera di grande rilievo per la stessa cultura occidentale.
Esso, infatti, costituisce il miglior correttivo alla tendenza della civiltà contemporanea di rimuovere l’idea della morte, e alla sua incapacità di proiettarsi nella dimensione rasserenante della vita oltre questa vita.
L’arte del morire, insegnata nel Libro tibetano dei morti, e tanto importante quanto l’arte del vivere, e attraverso la lettura di questo libro l’anima può prepararsi alle prove e alle trasformazioni che avranno luogo con il passaggio nell’aldilà e può imparare ad affrontare senza angoscia le forze ora terrifiche e ora consolatrici che si manifesteranno nel momento del distacco dal corpo fisico riconoscendole come aspetti della propria stessa coscienza e raggiungere in tal modo uno stato finale di illuminazione e di serenità.

Robert A.P. Thurman è uno dei maggiori tibetologi d’America e stretto amico di Sua Santità il Dalai Lama. Primo monaco buddhista americano, è docente di studi indotibetani alla Columbia University di New York e autore di importanti libri tra i quali Wisdom and Compassion: The Sacred Art of Tibet, The Central Philosophy of Tibet e L’essenza del buddhismo tibetano (trad. italiana 1995).

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