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Il Grado Zero della Scrittura

Il Grado Zero della Scrittura

Titolo originale: Le degré zéro de l’écriture

Autore/i: Barthes Roland

Editore: Lerici Editori

introduzione dell’autore, traduzione di Giuseppe Bartolucci.

pp. 116, Milano

«Ho creduto di scorgere nell’opera di certi scrittori d’oggi la pratica di un non-stile, o di uno stile meramente parlato, in breve di un grado zero della scrittura letteraria. Mi sono domandato perchè questi scrittori non potessero più tollerare il tipo di densità speciale del linguaggio tradizionale ed ho ritenuto di poter fissare alla meta del 19esimo secolo il momento chiave in cui lo scrittore ha gettato uno sguardo sul suo linguaggio e l’ha considerato non più come uno strumento naturale, ma come una specie di oggetto minaccioso, glorioso o compromettente a seconda dei casi. «M’è parso che questo fosse un fatto molto importante perchè per la prima volta introduceva nella nostra letteratura, sempre cosi sicura della sua forma, una responsabilità del linguaggio letterario, la quale diveniva, com’è naturale, evidente il giorno stesso in cui la Storia sociale obbligava gli scrittori a guardare in faccia la dura disparità della società moderna. Ritengo che ciò possa costituire l’oggetto di una storia, poiché gli scrittori, di fronte alla loro scrittura, hanno assunto atteggiamenti diversi a seconda delle epoche, e possa anche costituire l’oggetto di un’etica poiché il linguaggio anche e soprattutto letterario, è una fatalità che ci esclude e ci individua, separandoci dagli altri uomini. «Naturalmente, Il grado zero della scrittura non è che una ipotesi: non vuole essere che il sistema che provoca alla conoscenza».

Roland Barthes è nato in Francia nel 1915; ha fatto gli studi classici alla Sorbona ed ha insegnato letteratura francese in Francia e all’estero. Attualmente dirige l’Ecole Pratique de Hautes Etudes presso la Sorbona. Ha pubblicato tre saggi: Le degré zéro de l’écriture, Michelet par lui-même, Mytologies. Ha collaborato e collabora alle migliori riviste francesi, tra cui: Lettres Nouvelles, Critique, Esprit e Revue Française de Sociologie.
La denominazione generica di questa collana vuole lasciare ampia libertà di accogliere scritti su argomenti che vanno dallo studio storico e politico a quello prettamente letterario, dalla sociologia alla filosofia ecc. Una collana che abbracci organicamente i problemi più vicini alla coscienza dell’uomo moderno. Nessun accostamento volutamente polemico ma piuttosto libertà di dichiararsi su piani diversi ma pur sempre stimolanti e aperti alle espressioni più genuine e produttive del nostro tempo.

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Introduzione
E oggi?

Parte prima

  • Che cos’é la scrittura?
  • Scritture politiche
  • La scrittura del romanzo
  • Esiste una scrittura poetica?

Parte seconda

  • Trionfo e rottura della scrittura borghese
  • L’artigianato dello stile
  • Scrittura e rivoluzione
  • La scrittura e il silenzio
  • La scrittura e la parola
  • L’utopia del linguaggio

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