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Il Giuoco del Maligno – Il Racconto Fantastico nella Letteratura Italiana tra Otto e Novecento

Il Giuoco del Maligno – Il Racconto Fantastico nella Letteratura Italiana tra Otto e Novecento

Autore/i: Farnetti Monica

Editore: Vallecchi Editore

prima edizione, premessa dell’autore, collana: Saggi di Cultura Moderna – Collana diretta da Giorgio Luti.

pp. 188, Firenze

Era tempo che il luogo comune della “dignità rinnegata” della letteratura fantastica venisse posto in discussione e magari contraddetto, perfezionando anzitutto le categorie interpretative ad esso pertinenti. Ed era quantomai opportuno che si ricominciasse ad ascoltare singolarmente i repertori del Fantastico, distinti per letterature e stagioni, alla luce di nuove ipotesi di lettura, rendendo più accessibile quell’unico macro-repertorio corrispondente al filone narrativo non-realistico antico e moderno, generalizzato ormai sotto la voce Romance. Questo saggio si propone di alimentare la riaccesa discussione sul Fantastico arrecandovi il proprio contributo in termini di proposta definitoria e tipologica (suggerendo quattro variati modelli di racconto fantastico, validi nell’ambito della letteratura italiana del secondo Ottocento), contemporaneamente soccorrendo un momento letterario – quello appunto del Fantastico italiano ottocentesco – per la cui acquisizione non si disponeva finora di alcuna adeguata strumentazione teorica. In ciò dunque l’attualità del volume, e la sua novità pur nell’ambito dei rifiorenti studi sul Fantastico: strumento di indagine e proposta di classificazione di materiali tradizionalmente negletti e mal compresi, che trovano qui una persuasiva e organica sistemazione, acconsentendo a una propria vivace lettura. (Posto, naturalmente, che a fatica ultimata tutto ciò non svanisca, rivelandosi anche questo libro giuoco del maligno).

Monica Farnetti, ferrarese, ha compiuto i suoi studi alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze, dove attualmente lavora sotto la guida di Giorgio Luti.

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Sul Fantastico, si parva licet

  • Approccio alla letteratura fantastica: problemi di definizione, storicizzazione, metodo
  • Letteratura fantastica italiana tra Otto e Novecento
  • Primo e secondo modello di racconto. Presenza di un evento straordinario nell’intreccio
  • Terzo e quarto modello di racconto. Assenza dell’evento straordinario
  • Dalla tradizione ottocentesca e quella novecentesca

Il racconto fantastico come inquietante occasione cognitiva

  • Luigi Capuana: luoghi comuni e neologismi di un linguaggio narrativo
  • Remio Zena: rigore dottrinale e felicità narrativa. L’inviata e l’eredità di Swedenborg nella concezione dello spirito
  • Luigi Capuana: Il sogno di un musicista e la dimensione onirica come occasione poietica; Un caso di sonnanbulismo e le risorse fantastiche della dimensione temporale
  • Remio Zena: La confessione postuma e la spazialità del racconto fantastico

Il Fantastico come gratificante opportunità di narrare

  • L’ingegno fantastico occasionale di Antonio Fogazzaro, Luigi Gualdo, Giovanni Faldella: il topos del fantasma e la tematica amorosa
  • Iginio Ugo Tarchetti: una lunga dedizione al Fantastico. Le leggende del castello nero e il consapevole impiego di motivi-clou
  • Uno spirito in un lampone: il tema del doppio tra cronocità e angoscia
  • Postumi della tradizione ottocentesca

Il Fantastico come esperienza desueta nell’universo individuale delle percezioni

  • Racconti di amore e morte: moderna affabulazione di un mito antico
  • Luigi Capuana, L’inesplicabile: esasperazione della dimensione soggettiva dell’avvenimento e del racconto
  • Racconti contemplanti forme di ossessione visiva

Sognatori di candela

  • Ada Negri: modulazioni
  • Roberto Sacchetti, Da uno spiraglio
  • Salvatore Di Giacomo, La fine di Barth e Garofani rossi
  • Il nuovo secolo

Simulazioni

Giovanni Verga, Le storie del castello di Trezza; un germe di inquietudine

  • Giovanni Faldella, Una serenata ai morti: una lezione di stile
  • Salvatore Di Giacomo, Brutus e L’Odochantura melanura: due casi di ibridismo compositivo
  • Edoardo Calandra, Le masse cristiane: una storia “vera”
  • Due casi imbarazzanti: Arrigo Boito, Il pugno chiuso, e Adolfo Albertazzi, Il diavolo nell’ampolla

Bibliografia
Indice dei nomi

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