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Il Cristallo e la Via della Luce

Il Cristallo e la Via della Luce

Sutra, tantra e Dzog-chen

Autore/i: Norbu Namkhai

Editore: Ubaldini Editore

nota e cura di John Shane, traduzione di Cristiana de Falco.

pp. 144, 28 tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Roma

Nell’odierno risveglio di interesse per i metodi diretti di realizzazione, lo Dzog-chen, rivelandoci lo stato naturalmente perfetto e puro della nostra natura intrinseca, ci apre una delle vie più misteriose e immediate all’illuminazione.

Nei vividi brani autobiografici de Il cristallo e la via della luce, Namkhai Norbu, maestro spirituale nato e allevato in Tibet, dà vita, in maniera brillante, alle profonde tradizioni spirituali del suo paese nativo. Egli ne svolge gli aspetti più complessi con la fluidità del racconto, inserendoli nella storia della propria vita, raggiungendo il duplice scopo di presentarli nel loro tradizionale contesto, e di rivelare la loro importanza nella società contemporanea.
Questa chiarissima esposizione dello Zògqen (Dzog-chen), o “Grande Perfezione”, l’essenza di tutte le tradizioni spirituali del Tibet, esamina i vari livelli del sentiero spirituale dal punto di vista del sommo insegnamento, comunicato direttamente dal maestro al discepolo sin dall’inizio del loro rapporto. Proprio in questo modo Namkhai Norbu ha ricevuto l’insegnamento dal suo principale maestro, in Tibet, com’egli racconta con dovizia di particolari. Sua Santità il XIV Dalai Lama ha considerato il contributo di Namkhai Norbu a una più profonda comprensione della cultura tibetana così importante che, durante il loro ultimo incontro, gli ha regalato una penna d’oro, esortandolo a scrivere il più possibile.
Il cristallo e la via della luce, ricco di informazioni e piacevole alla lettura, si rivolge sia al lettore generico sia allo studioso che abbia un interesse accademico per il Tibet e, naturalmente, a chiunque desideri impegnarsi nella pratica del Buddhismo. John Shane, che ne ha curato l’edizione, ha studiato e praticato sotto molti lama tibetani, prima di incontrare Namkhai Norbu e accompagnarlo come interprete nei ritiri e nei seminari da lui tenuti in Europa, Stati Uniti, India e Nepal.

Namkhai Norbu, nato nel 1938 nel Dégé, Tibet orientale, fu riconosciuto all’età di tre anni come la reincarnazione di un precedente grande maestro di Zégqen. Ricevette l’istruzione tradizionale di un “Tulku”, o lama reincarnato, che, oltre agli studi accademici, comprendeva gli insegnamenti di vari grandi maestri con cui praticò per molti anni, prima che gli eventi politici rendessero necessaria la sua partenza per l’India.
Qui Giuseppe Tucci lo invitò a Roma, come assistente e ricercatore presso l’I-SMEO, e in seguito divenne professore di Lingua e Letteratura Tibetana e Mongola presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Oltre a ciò la sua attività consiste nel tenere ritiri e seminari sull’insegnamento zògqen, in risposta alle richieste che gli giungono da ogni parte del mondo.
Di Norbu sono già apparsi in questa collana i libri: Dzog-Chen: lo stato di auto perfezione, Lo yoga del sogno e la pratica della luce naturale, La grande guarigione e La suprema sorgente, scritto in collaborazione con Adriano Clemente.

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