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Il Buon Soldato Sc’vèik

Il Buon Soldato Sc’vèik

2 Volumi

Autore/i: Hašek Jaroslav

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

traduzione dal cèco di Bruno Meriggi, illustrato da Josef Lada.

vol. 1 pp. 494, vol. 2 pp. 495-848, nn. ill. b/n, Milano

Una grande epoca esige grandi uomini. Vi sono degli eroi ignorati e oscuri… l’esame della cui indole darebbe ombra perfino alla gloria d’Alessandro Magno. Oggigiorno si può incontrare per le vie di Praga un uomo trasandato, che non sa quanta importanza abbia avuto la propria opera nella storia di un’epoca grande e nuova come questa. Egli percorre tranquillamente la sua strada, senza che nessuno gli dia noia e senza dar noia a nessuno, e senza essere assediato da giornalisti che gli chiedano un’intervista. Se gli domandaste come si chiama, vi risponderebbe con l’aria più semplice e più naturale del mondo: “Io son quello Sc’vèik…” Con queste parole Jaroslav Hasek (1883-1923) presentava l’umile e grottesco eroe del suo romanzo, il bonario allevatore e mercante di cani, strappato alle sue pacifiche occupazioni e mandato a combattere in difesa dell’impero austro-ungarico nella Prima guerra mondiale. Preso nel vortice di avvenimenti che vanno molto oltre le sue capacità di comprensione, Sc’vèik si destreggia con un misto d’ingenuità e di furbizia, forte di quella sua obbedienza assoluta alla lettera degli ordini ricevuti che porta all’assurdo e dissolve nel ridicolo ogni autorità. Nel buon soldato Sc’vèik i lettori di tutto il mondo hanno riconosciuto un eroe sovrannazionale, il campione di un irriducibile pacifismo e antimilitarismo e un simbolo dell’inalienabilità dei diritti dell’individuo contro ogni tutela e usurpazione dittatoriale.

Jaroslav Hašek, nato a Praga nel 1883 e morto a Lipnice nel 1923, ha fatto i più diversi mestieri per vivere. Chiamato alle armi nel 1916, disertò e passò con i russi contro l’Austria. Nel 1918 entrò nell’Armata Rossa e nel 1920 iniziò la composizione del Buon soldato Sc’vèik (pubblicato da Feltrinelli tra il 1961 e il 1966; “Classici”, 2013), opera rimasta incompiuta oltre la quarta parte, che ha avuto un grandissimo successo e numerose riduzioni teatrali e cinematografiche, tra cui quella celebre di Brecht.

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Parte prima e seconda

  • Nelle retrovie
  • Al fronte

Parte terza e quarta

  • Botte da orbi
  • Ancora botte da orbi

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