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Il Banchetto

Il Banchetto

Romanzo

Autore/i: Bagnasco Orazio

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

collana: Scrittori italiani, in sovraccoperta: Valère Maxime, “Gastronomie, hygiène et luxure”, ms. fr. 6185, fol. 255, Paris, Bibliothèque Nationale.

pp. 362, Milano

…Al piu fastoso pranzo nuziale di fine Quattrocento convengono le dame, i cavalieri, i cuochi e i potenti. Ma anche cinque cadaveri eccellenti…

Cibo, erotismo, intrighi di potere. E ancora, nobildonne carnali e gentiluomini impegnati a soddisfarle, cuochi indaffarati davanti a enormi fuochi, ambasciatori, spie, usurai, principi moreschi e nobili lombardi, napoletani, francesi, tutti al seguito del corteo nuziale che festeggia il matrimonio fra Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza: sono questi i personaggi, o gli ingredienti, di un romanzo, un grande, seducente affresco di vita rinascimentale, che prende spunto da quel pantagruelico menu – l’Ordine de le Imbandisone, un incunabolo sopravvissuto fino a oggi in unica copia – che, molto verosimilmente, segnava il posto degli oltre ottocento invitati a uno dei più sontuosi, e memorabili, banchetti dell’epoca.
È il lungo inverno del 1488, e nei giardini del Castello di Tortona mastro Stefano, cuoco di raffinata esperienza, sta allestendo le grandi cucine. Ma insieme a lui tutto il borgo è operoso: è atteso l’arrivo dell’imponente corteo che, per mare e per terra, da Napoli a Genova e poi in carrozza fino alla brumosa pianura lombarda, sta per giungere nei possedimenti sforzeschi. Arrivano invece, portate da zelanti corrieri, notizie terribili e funeste. Alcuni misteriosi omicidi stanno scandendo, come tappe funebri, quel viaggio che dovrebbe essere di festa nuziale. O, come in gran parte avviene, di solo, intenso e sensuale piacere. Ne sono vittime alcuni scapestrati nobili lombardi i cui cadaveri vengono ritrovati con il volto sereno di chi non ha riconosciuto nell’amico il suo assassino. Chi può avere interesse a scuotere con il terrore un avvenimento i cui risvolti politici, fatti di alleanze fra due dei più potenti Stati italiani, sono sotto gli occhi di tutti? Chi sparge veleni che uccidono? Riusciranno i mandanti ad arrivare fino in alto?
Paura e passioni ardenti, gioia della festa e presentimenti della fine: mentre vengono consumati i cibi più prelibati, le salse, le cacciagioni, mentre le dame danzano, celiano e accarezzano le vesti dei loro amanti, con provocante, spavalda insistenza fino ad arrivare al velluto della pelle, la festa volge al termine. La compagnia si scioglie, ma insieme al banchetto, i cui odori sono quelli, intensi ed epicurei, del tardo Medio Evo, finisce un mondo. Lo scenario di questo romanzo, documentato e visivo come i narratori anglosassoni sanno fare, forse allude anche ai nostri anni. Con insinuante e struggente malinconia. Tutta italiana. Come i cibi, le donne e i potenti.

Orazio Bagnasco è nato a Genova nel 1927. Ingegnere, è stato un noto imprenditore e finanziere negli anni Settanta e Ottanta, in Italia e all’estero. Alla sua attività ha sempre affiancato l’interesse per l’arte, per il collezionismo e per la storia della gastronomia. In questo spirito, a Lugano, ha creato e dirige la “Fondation B.IN.G.(Bibliothèque Internationale de Gastronomie), in cui sono raccolti più di quattromila volumi antichi, manoscritti e a stampa. Frutto di questo impegno, nel 1994, è stata la pubblicazione del monumentale Catalogo del Fondo italiano e latino delle opere di gastronomia, secoli XIV e XIX, accolto da studiosi e specialisti come uno strumento innovativo nel campo della classificazione bibliografica.
Il Banchetto è il suo primo romanzo, conseguenza di questo suo lavoro, nonchè delle ricerche ed esperienze maturate nel corso di una vita ricca e movimentata.

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Argomenti: Letteratura, Romanzo,

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