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I Voti. Un Tesoro in Vasi d’Argilla – Riflessioni Psicologico Spirituali

I Voti. Un Tesoro in Vasi d’Argilla – Riflessioni Psicologico Spirituali

Titolo originale: As Treasures in Earthen Vessels: The Vows. Psychological-Spiritual reflections

Autore/i: Ridick Joyce

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, introduzione generale dell’autrice, traduzione a cura di Sr. Anna Bissi.

pp. XV-176, Casale Monferrato

I voti di povertà, castità, obbedienza sono trattati con insolita e straordinaria competenza psicologica e presentati come itinerari di vita che costruiscono la persona. Il linguaggio è incisivo, aperto alle prospettive teologiche, attento al momento esistenziale.
«Il fine di ogni cristiano e, in modo particolare, il fine di ogni religioso, è quello di essere trasformato in Cristo partecipando alla Sua vita, di essere testimone dell’Incarnazione in modo talmente radicale da rendere cosi trasparente il “vaso d’argilla” perché possa rivelare il “tesoro” in esso nascosto. S. Giovanni della Croce usa il famoso esempio del raggio di luce che passa attraverso una vetrata. Più pulita è la vetrata, maggiore è la quantità di luce che passa attraverso essa, comunicandone così lo splendore, la qualità luminosa e le caratteristiche particolari.
La vetrata non è essenzialmente trasformata in un raggio di luce così come la nostra natura non è essenzialmente trasformata nel Divino; essa mantiene invece la propria natura distinta da quella della luce e, semplicemente, “partecipa” in grande misura al raggio di luce. Di conseguenza possiamo pero dire che la vetrata è un raggio di luce per partecipazione. Il conformarsi della volontà umana a quella divina (Incarnazione), nell’amore per mezzo della fede, raggiunge, in questo modo, il suo apice».

Sr. Joyce Ridick, nata a Worcester, Mass., U.S.A., appartiene alla comunità delle Suore di S. Casimiro. Entrata nella vita religiosa nel 1959, per parecchi anni ha insegnato, organizzato attività catechistiche, conseguendo contemporaneamente, col massimo dei voti, la laurea alla De Paul University.
Ha poi intrapreso gli studi di psicologia all’Università di Chicago dove, nel 1972, ha ottenuto il dottorato. La sua pratica clinica per due anni si è svolta presso il Loretto Hospital e l’Istituto di psicosomatica e psichiatria del Michael Reese Hospital di Chicago.
Dal 1972 Sr. Joyce è membro dell’Istituto di Psicologia dell’Università Gregoriana di Roma, dove insegna psicopatologia, valutazione della personalità, psicoterapia, statistica, discernimento degli spiriti, con impegni di psicoterapia del profondo e supervisione degli studenti dell’Istituto durante la loro pratica clinica.
L’autrice svolge anche il ruolo di Consulente per la Formazione in numerose comunità religiose, e ha tenuto molte conferenze nell’America del Nord, in Asia e in Italia.
Per più di 10 anni ha lavorato, con p. L. Rullae p. F. Imoda, come ricercatrice in uno studio longitudinale sulla vocazione religiosa, da cui sono risultate numerose pubblicazioni in diverse lingue, tra cui Struttura psicologica e vocazione. Questa ricerca ha ottenuto il premio quinquennale internazionale per gli studi scientifici in campo religioso, nel 1976. Sr. Joyce ha inoltre scritto articoli sulle prospettive psicologiche della vita religiosa e sacerdotale
È membro della American Psychological Association e della Lithuanian Catholic Academy of Science and Art.

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Introduzione generale

Parte I – POVERTÀ «Signore, non sono degno»
Sommario

I. INTRODUZIONE

II. DEFINIZIONE DEL CONSIGLIO DI POVERTA: GLI IDEALI

III. PREDISPOSIZIONI PER VIVERE IL CONSIGLIO: I LIVELLI DI VITA PSICHICA
A. Il livello psico-fisiologico
B. II livello psico-sociale
C. II livello spirituale-razionale

IV. USI E ABUSI AI VARI LIVELLI

A. Livello psico-fisiologico

  • 1. Possesso dei beni materiali e bisogni psicologici ad esso collegati
  • 2. Il giusto uso delle cose

B. Livello psico-sociale

  • 1. Possesso degli altri
  • 2. Giusto rapporto con gli altri

C. Livello spirituale-razionale

  • 1. Spoliazione
  • 2. Trascendenza

V. CONCLUSIONE

Bibliografia

Parte II – CASTITÀ «Questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi…»
Sommario

I. INTRODUZIONE

II. AMORE

A. Definizione degli elementi umani dell’Amore

  • 1. Livello psico-fisiologico
  • 2. Livello psico-sociale
  • 3. Livello spirituale-razionale

B. Significati dell’Amore

  • 1. Concupiscenza: amore soggettivo (uso di tutti i livelli per i miei fini personali)
  • 2. Amore di benevolenza: più oggettivo (uso di tutti i livelli in modo più integrato, ordinato, Secondo la totalità della persona)
  • 3. Amore folle o radicale (darsi totalmente)

III. LA PUREZZA: VOLERE UNA COSA SOLA

IV. LA CASTITÀ: VOLERE DI FATTO UNA COSA SOLA

A. Definizione
B. Motivi di scelta

  • 1. Cristo nostro unico Sposo
  • 2. Per il Regno

C. Celibato come scelta di valori

  • 1. Cristologico
  • 2. Escatologico
  • 3. Ecclesiologico

D. Celibato come rinuncia a tre livelli

E. Virtù incluse nella castità

  • 1. Primo livello: modestia, temperanza
  • 2. Secondo livello: giustizia, semplicità, sincerità, onestà, umiltà
  • 3. Terzo livello: fede, fedeltà, prudenza

V. USI E ABUSI DELLA CASTITÀ

A. Primo livello: psico-fisiologico

  • 1. Masturbazione
  • 2. Interazione fisica: omoletero sessuale
  • 3. Culto del corpo
  • 4. Lettura di romanzi, film, televisione

B. Secondo livello: psico-sociale (interazione affettiva tra amici o membri di una stessa comunità)

  • 1. Amicizia: criteri di valutazione
  • 2. Giocare con i sentimenti altrui

C. Terzo livello: spirituale-razionale

  • 1. Isolamento egoistico o servizio
  • 2. Distacco idealizzato, intellettualizzato
  • 3. Coinvolgimento e servizio per guadagni psicologici sottostanti: «carità» superba

VI. MEZZI PER CRESCERE NELL’AMORE CASTO, VERGINALE

A. Ascesi-Disciplina
B. Preghiera-Meditazione sul Vangelo
C. Solitudine-Deserto
D. Vita comunitaria
E. Esame di coscienza
F. Servizio

Bibliografia

Parte III – OBBEDIENZA «Sia fatta la Tua volontà…»
Sommario

I. INTRODUZIONE

II. ELEMENTI UMANI NELL’OBBEDIENZA: I LIVELLI DELL’ESSERE

A. Livello psico-fisiologico
B. Livello psico-sociale
C. Livello spirituale-razionale

III. DEFINIZIONE DEGLI ELEMENTI TEOLOGICI DELL’OBBEDIENZA

A. Obbedienza cristiana
B. Il Consiglio di obbedienza
1. Cristologico
2. Ecclesiologico
3. Escatologico: segno di eternità
4. Ascetico
a. Fede
b. Speranza
c. Carded
d. Misericordia
e. Umiltà-Docilità
f. Giustizia
g. Pazienza

IV. CARATTERISTICHE DELL’OBBEDIENZA RELIGIOSA MATURA

A. Corresponsabilità
B. Persone per il Regno di Dio
C. Costanza e stabilita nel discernimento oggettivo
D. Capacità di ascolto
E. Apertura al dialogo
F. Valutare gli individui
G. Complementarietà: apprezzare il bene comune
H. Internalizzazione dei valori evangelici
I. Personalità psicologicamente matura

V. RAPPORTO TRA ELEMENTI UMANI E TEOLOGICI DI UN OBBEDIENZA MATURA

A. Differenziazione, unita, integrazione della persona, come presupposti
1. Livelli di sviluppo dell’Io (Loevinger)
a. Livello presociale
b. Livello impulsivo
c. Livello di auto-protezione
d. Livello conformista
e. Livello coscienzioso
f. Livello autonomo-integrato

2. Livelli di sviluppo morale (Kohlberg)

VI. USI E ABUSI DEL VOTO DI OBBEDIENZA

A. Primo livello
1. «Vita comoda» (su un piano fisico: evitare la stanchezza, l’ansietà, ecc.)
2. Sforzi eccessivi

B. Secondo livello
1. Compiacenza
2. Identificazione non-internalizzante
3. Dipendenza
4. Sfiducia
5. Dominazione
6. Disonestà nel dialogo
7. Evitare il pericolo
8. Individualismo

C. Terzo livello
1. Autogiustificazioni
2. Narcisismo – Amor proprio (orgoglio)
3. Assenza di fede
4. Rifiuto
5. Razionalizzazioni
6. Gelosia

VII. MEZZI PER CRESCERE NEL CONSIGLIO DI OBBEDIENZA

A. Rafforzare la volontà
1. Rinuncia
2. Servizio generoso

B. Migliorare il metodo di discernimento
1. Far chiarezza sui valori
a. I valori di Cristo e i propri ideali
b. Ideali istituzionali

2. Preghiera e meditazione
C. Esercitarsi all’ascolto
D. Tener presenti i bisogni spirituali della Chiesa universale
1. Nelle sue strutture gerarchiche
2. Nei ministeri comuni della Chiesa universale

E. Tener presenti i bisogni della comunità locale
1. Nella sua struttura gerarchica
2. Nei ministeri comuni locali

F. Tener presenti i bisogni dell’individuo nella sua totalità
1. Il benessere spirituale
2. L’umanità di tutti

VIII. CONCLUSIONE

Bibliografia
Indice analitico

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