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Hokusai

Hokusai

Il pittore del mondo fluttuante

Autore/i: de Goncourt Edmond

Editore: Luni Editrice

prefazione dell’autore, traduzione di Valeria Pazzi, aggiornamento dei termini giapponesi a cura di Roberto Tresoldi.

pp. 240, Milano

Hokusai, il pittore del mondo fluttuante, è allo stesso tempo un saggio critico-descrittivo e un catalogo molto dettagliato del corpus delle opere del grande artista giapponese di cui Edmond de Goncourt aveva proprietà, notizia oppure riferimento certo.
Katsushika Hokusai (1760-1849) uno degli artisti orientali più celebrati al mondo – la cui opera di pittura, incisioni, stampa e illustrazione è sterminata e ha sviluppi molto complessi (arriverebbero a trentamila i titoli dei suoi lavori) -, fu uno dei massimi esperti dell’Ukiyo-e, la forma artistica che rappresenta il mondo nella sua quotidianità, il mondo dell’«impermanenza» buddhista, che cambia e che fluttua. Egli non ne fu il creatore, ma un innovatore senza pari: le tradizioni, le leggende e le consuetudini del popolo del Giappone – da cui traeva ispirazione – ci vengono proposte da un punto di vista raffinato, originale e acuto, che va bene al di là degli angusti limiti della morale del tempo.
Le intuizioni di questo artista hanno mutato profondamente la maniera pittorica sia d’Oriente che d’Occidente: la libertà di linee curve, già caratteristiche del suo stile, andò trasformandosi gradualmente in movimenti a spirale, un tocco inconfondibile di grazia e di leggerezza che arriva alle vette delle ultime serie paesaggistiche e del celeberrimo tema dell’Onda.
La sua arte, entusiasticamente collezionata nell’Europa del XIX secolo, in particolare in Francia, influenzò dapprima Impressionismo e Liberty, penetrò di prepotenza nel tracciato stesso del disegno e pose le basi per quelle rivoluzioni della rappresentazione del reale che saranno il Cubismo e l’Astrattismo.

Edmond-Louis-Antoine de Goncourt nasce nel 1822. Les Hommes de lettres, del 1860, diede inizio alla serie di romanzi di costume e di dettagliata osservazione della realtà contemporanea grazie ai quali i fratelli de Goncourt (Edmond e Jules, che erano coautori) sono considerati tra i maggiori esponenti della Scuola naturalista.
Nel decennio successivo, morto Jules, Edmond comincia a dare alle stampe una serie di saggi sull’arte e gli artisti giapponesi, passione che aveva coltivato con il fratello e che li aveva portati a diventare, in questo campo, collezionisti e archivisti di riferimento.
Muore nel 1896, lasciando come disposizione testamentaria la volontà di istituire un’Accademia intitolata a suo nome, a sostegno dell’attività di artisti e letterati, che ancor oggi conferisce il più prestigioso premio letterario francese, il Prix Goncourt.

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