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Guida Pratica alla Grafologia

Guida Pratica alla Grafologia

Conoscere il carattere analizzando la scrittura

Autore/i: Leibl Marianna

Editore: Fratelli Melita Editori

prefazione e introduzione dell’autrice.

pp. XVI-234, nn. ill.b/n, Genova

Lo scettico domanderà: “Come si può dalla scrittura rilevare il carattere?”. Si può rispondere che in ogni essere vivente sono appunto la forma ed il movimento che attraggono la maggior attenzione. Ogni movimento ed ogni forma sono individuali, dato che non si trovano due esseri che compiono gli stessi movimenti in modo perfettamente uguale. Il malinconico, lo scoraggiato, il passivo, il sanguigno sono caratterizzati dalla mimica dei loro gesti del tutto diversa tra l’uno e l’altro. La vita dell’anima può dunque venire osservata sia attraverso i movimenti dell’individuo, sia attraverso la sua scrittura, che non è altro che un movimento fissato. Il rapporto fra scrittura e carattere deriva dal parallelismo psicofisico, poiché corpo ed anima sono in stretto rapporto fra loro. Essendo il corpo una parte e l’anima l’altra parte di ogni essere vivente, ne deriva che dai moti del corpo possiamo senz’altro dedurre la vita dell’anima di ciascun individuo.

Dall’introduzione:
“La grafologia in questi ultimi anni ha preso un grande sviluppo sÌ da potersi considerare una vera e propria scienza. Se essa non è ancora riconosciuta come merita, ciò è perchè molti, del tutto privi di una seria base scientifica, se ne servono per fare interpretazioni inesatte, ed anche perchè nella letteratura grafologica, accanto a pubblicazioni di valore, troviamo libri ed opuscoli di poca entità. Inoltre, alcune buone opere di grafologi stranieri non sono state finora tradotte in italiano e perciò non hanno potuto venire a conoscenza del pubblico che si interessa di questi studi.
La realtà indiscutibile però è, che in questi ultimi anni si è lavorato seriamente in questo campo della scienza e non soltanto sono stati scoperti e stabiliti i significati dei più importanti segni della scrittura, ma si è anche cercato di creare un rapporto fra grafologia e psicologia moderna per dedurre non solo le qualità ed i difetti dell’individuo, ma anche la complessa e logica struttura del suo carattere.
Nel mio primo libro, edito da Ulrico Hoepli nel 1933, «Grafologia Psicologica », (3° edizione 1948) che contiene le analisi grafologiche di una vasta serie dei più vari tipi umani, dal bambino al giovane, dall’uomo che lavora e crea, fino all’uomo asociale, deviato o malato, ho nell’introduzione ampiamente parlato della storia della grafologia, citando i nomi dei più noti rappresentanti dei vari paesi.
Lo scopo del presente libro sarà invece quello di presentare al pubblico italiano un riassunto delle indagini, delle leggi e delle teorie della tecnica grafologica sviluppata in questi ultimi anni dai più noti grafologhi appartenenti alle varie scuole e nazioni e di tentare nello stesso tempo di stabilire una caratterologia, poichè non basta scoprire dalla scrittura le qualità ed i difetti dello scrivente, ma occorre anche sapere con questi comporre sinteticamente un quadro del carattere.[…]”

 

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