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Gli Etruschi

Gli Etruschi

Autore/i: Bloch Raymond

Editore: Il Saggiatore

premessa e introduzione dell’autore, traduzione di Pietro Crespi.

pp. 252, 79 fotografie b/n, 38 disegni b/n, 3 carte geografiche b/n, Milano

Gli Etruschi sono il popolo misterioso di casa nostra: essi sono come gli Hittiti, gli Inca, i Garamanti della protostoria italiana e forniscono gli elementi per il più affascinante romanzo archeologico. L’attenzione del pubblico, ed anche quella degli studiosi, per la loro civiltà, ha subìto in passato alti e bassi che trovavano le loro punte più elevate quando si diffondeva la notizia di qualche ritrovamento particolarmente importante: oggi si può parlare senz’altro di un periodo d’oro. Alle antiche rovine toscane, alle tombe laziali e maremmane, alle statue, alle pitture, si sono aggiunte le documentazioni della necropoli di Spina e dell’abitato di Cosa, e molte scoperte nuovissime hanno svelato la fitta rete di comunicazioni e di traffici che legavano gli Etruschi agli altri paesi e popoli del Mediterraneo e dell’Europa centrale. La quasi inesauribile riserva dei prodotti di un’arte talora raffinata, talora ancor più attraente per una sua certa rozzezza artigiana, richiamano sempre più l’attenzione su questo popolo attivo e ingegnoso, con gusti e tradizioni che sempre appaiono soltanto suoi propri, ma nello stesso tempo aperti alle correnti artistiche delle altre civiltà. Eppure, dopo tanto fiorire di ricerche, di scavi, di studi, ancora si pone la domanda: ma chi erano, infine, questi Etruschi? Donde venivano? Sono essi veramente originari dell’Oriente o autoctoni italici, o, addirittura, come ritengono alcuni, scesero dal Nord attraverso le Alpi? Del loro itinerario per giungere alle coste italiche, se mai essi ne compirono uno, non sono rimaste tracce certe. Purtuttavia, questo non è il loro maggior segreto, né la loro origine è più oscura di quella degli stessi Greci: ciò che non conosciamo è quanto riguarda più da vicino la loro vita quotidiana.
Alla ricerca di questi documenti Raymond Bloch da molti anni conduce scavi in territorio etrusco, raccogliendo dati e notizie che presenta ora in questo libro con una narrazione vivacissima, che ci avvicina, attraverso le testimonianze dell’arte e dei costumi, allo spirito di quel popolo antico.

Raymond Bloch nato a Parigi nel 1914, vi compì gli studi superiori. Nel 1939 venne chiamato a far parte dell’«Ecole Française de Rome» alla quale appartenne anche, a guerra finita, dal 1945 al 1947. Chiamato alle armi nel settembre del 1939 cadde subito prigioniero dei tedeschi e venne internato in Germania, dove rimase per !’intera durata della guerra.
Dal 1949 è direttore dell’«Ecole Pratique des Hautes Etudes» per il settore della epigrafia latina e delle antichità romane.
Raymond Bloch si dedicò dapprima, infatti, alla epigrafia latina e alla storia delle religioni, ma volse successivamente i suoi studi all’archeologia romana ed etrusca. Un altro campo in cui acquistò larga fama per l’eccellenza dei risultati raggiunti è lo studio dell’ arte divinatoria dell’ antica Etruria e di Roma.
Dal 1946 dirige, sotto gli auspici dell’«Ecole Française de Rome», le ricerche archeologiche nella regione di Bolsena, dove ha avuto modo di dimostrare ancora una volta la sua eccezionale preparazione e valentia con la scoperta di importanti resti appartenenti alle culture italiche fiorite tra l’età del bronzo e l’inizio della civiltà romana.
Molto estesa è anche la sua attività letteraria, che. va dalla collaborazione a periodici e riviste di carattere scientifico e culturale, a molte pubblicazioni particolarmente interessanti ed autorevoli.

 

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