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Giustiziateli sul Campo – Letteratura e Banditismo da Robin Hood ai Giorni Nostri

Giustiziateli sul Campo – Letteratura e Banditismo da Robin Hood ai Giorni Nostri

Autore/i: Nigro Raffaele

Editore: Rizzoli

prima edizione, introduzione dell’autore collana: La Scala.

pp. 702, Milano

…Li briganti facevano li guappi, sfoggiavano tutti da signori granni, speravano di fare altri ricatti ma Gesù Cristu li mandò malanni…

La figura del bandito è fra le più ambigue e controverse della storia. Da personaggio leggendario circondato da un alone romantico come Robin Hood – il gentiluomo che rubava ai ricchi per donare ai poveri – al malvivente sanguinario che semina il terrore e calpesta la legge, come il terribile brigante Gasparoni, il bandito è sempre riuscito a ritagliarsi una posizione di spicco nel nostro immaginario. Che sia il difensore del popolo angariato dai potenti, o più banalmente un coraggioso furfante che ignora i vincoli del diritto, incarna in sé l’aspirazione universale dell’uomo alla libertà, e non può fare a meno di alimentare con le sue gesta una fiorita mitologia. La letteratura di ogni epoca, la pittura, e – ultimo ma solo in ordine di tempo – il cinema, si sono accostati con una molteplicità di vedute, interpretazioni e invenzioni al fenomeno del brigantaggio. Da Roque Guinart a Karl Moor a Garibaldi a Pancho Villa, da Fra’ Diavolo a Salvatore Giuliano, per culminare con Che Guevara, divenuto l’eroe simbolo di un’intera generazione, questi personaggi così diversi tra loro per ispirazione e intenti hanno praticato, nei secoli, forme di lotta e di rivolta che gli studiosi hanno successivamente classificato sotto le etichette di banditismo, brigantaggio e ribellismo. Del resto gli studi approfonditi su questo fenomeno sono recenti, e la prima analisi impostata in modo scientifico risale agli anni Sessanta del Novecento. Per questo l’opera di Raffaele Nigro appare ancora più meritoria e coraggiosa. Nel mare magnum di eventi e di storie, Nigro ha intrapreso il difficile compito di raccogliere e catalogare in uno studio unitario e imprescindibile la letteratura del e sul banditismo, scritta in Italia dal medioevo ai giorni nostri. Essenziali i riferimenti alle altre letterature, così come i legami e le contaminazioni continue con le altre arti, che portano l’autore a compiere una comparazione sistematica fra le più varie culture ed espressioni. Scaturisce da quest’analisi una riflessione puntuale e critica sulle motivazioni di un fenomeno affascinante, romantico e drammatico insieme. Riflessione che diviene politica, sui temi del brigantaggio postunitario, sulla Questione Meridionale e sugli influssi esercitati sul ribellismo armato del nostro tempo, ma che è anche storica nella ricostruzione di un percorso analizzato spesso in modo frammentario, e sociale, in quanto orbita intorno a una figura che resta sempre,  universalmente, umana.

Raffaele Nigro di origini lucane, vive e lavora a Bari, dov’è stato caporedattore per la sede regionale RAI. Quella di Nigro può essere considerata una scrittura “sperimentale” e “antropologica”. Il suo lavoro è tipico di uno scrittore che si sforza di inventare una nuova tipologia letteraria in rotta di collisione con il convenzionale, in quanto va oltre le formule del realismo e si fonda sull’uso di metafore e di invenzioni proprie del realismo magico.
Tra le sue opere, tradotte in molte lingue, ricordiamo Viaggio a Salamanca (2001), Diario mediterraneo (2002), Burchiello e burleschi (2003); per Rizzoli ha pubblicato I fuochi del Basento (1987, Premio Supercampiello), Malvarosa (2005, Premio Selezione Campiello), Santa Maria delle Battaglie (2009, Premio Acqui Storia) e Fernanda e gli elefanti bianchi di Hemingway (2010).

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Introduzione

  • I. Scritture e scrittori del protobanditismo
  • II. Ballate e cantate popolari
  • III. Il Romanticismo europeo
  • IV. La ribellione nella terra del papa
  • V. Il brigantaggio postunitario
  • VI. Il leggittimismo romantico
  • VII. I briganti nella letteratura di secondo Ottocento
  • VIII. Fucilateli sul campo! I tribunali di guerra e la reazione legittimista
  • IX. Briganti in versi e in scena
  • X. Stranieri alla carica a fine Ottocento
  • XI. Diari e memorie di sequestrati
  • XII. Biografie popolari a fine Ottocento
  • XIII. La Sicilia e le sue questioni
  • XIV. I briganti nelle fiabe e nelle favole
  • XV. Memorie di cacciatori di teste
  • XVI. Il banditismo di fine Ottocento e un centenario
  • XVII. Il brigantaggio: una questione sociale
  • XVIII. Contrasti di inizio secolo: tra Neoromanticismo e Socialismo
  • XIX. Il dibattito sul legittimismo e la reazione antifascista
  • XX. Cinema e teatro nel Ventennio
  • XXI. Il dopoguerra: vecchi e nuovi traumi
  • XXII. Dal bandito sociale al partigiano
  • XXIII. La conquista del Sud
  • XXIV. Il 1968, tra rivolte, rivisitazioni e femminismo
  • XXV. Le indagini sulla provincia
  • XXVI. 1970-1990. Vent’anni di fantasie rivoluzionarie
  • XXVII. Lega e Antilega in Italia
  • XXVIII. Analisi e revisioni di fine Novecento
  • XXIX. Finalmente gli archivi pubblici

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