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Giustizia e Bellezza

Giustizia e Bellezza

Autore/i: Zoja Luigi

Editore: Bollati Boringhieri Editore

pp. 120, Torino

«Per la mentalità moderna, la distanza tra etica ed estetica e chiara. L’estetica può rimanere personale e relativa. L’etica ha scopi universali.
Possiamo sottrarci all’estetica ma non all’etica. I Greci, ai quali dobbiamo i due concetti, si sarebbero opposti a questa separazione. Non avevano codici che definissero bellezza o rettitudine, Ma esisteva un consenso generale su entrambi, e anche sul fatto che erano intimamente legati.
Erano due diverse facce della stessa qualità: la virtù, l’eccellenza.» (Luigi Zoja)

Fra gli studi sulla crisi della modernità, questo saggio si inserisce con forza da una prospettiva inattesa. I nostri antenati greci avevano un sistema di valori indivisibile, fatto di giustizia e bellezza. La bellezza, raccogliendo approvazioni indiscutibili, aiutava ad assicurare un consenso anche alla morale. Una relazione armonica tra bellezza e giustizia sopravviveva nel Rinascimento, insieme a un rapporto tra piazza e palazzo.
Ma il protestantesimo e la modernizzazione spaccano questa unione, in nome di una giustizia ascetica e della funzionalità. Il bello, non essendo direttamente utile, si incammina in direzione del passatempo e dell’investimento. Intanto, privatizzazione e razionalizzazione della vita eliminano la piazza, dove si godeva la bellezza gratuitamente e insieme. L’arte si fa specialistica e la massa si abitua alla bruttezza come condizione normale. Ma il cinismo verso i valori della giustizia, che la società di oggi si rimprovera, potrebbe derivare anche dall’aver eliminato quelli della bellezza, da cui la loro radice è inseparabile.

Luigi Zoja, già presidente della IAAP, l’associazione che raggruppa gli analisti junghiani nel mondo, ha lavorato a Zurigo, New York e Milano. I suoi saggi sono tradotti in quindici lingue. Tra i più recenti: Storia dell’arroganza. Psicologia e limiti dello sviluppo (2003), La morte del prossimo (2009), Utopie minimaliste (2013) e Tra eresia e verità (con Leonardo Boff, 2014). Presso Bollati Boringhieri sono usciti: Giustizia e Bellezza (2007), Contro Ismene. Considerazioni sulla violenza (2009), Al di là delle intenzioni. Etica e analisi (2011), Paranoia. La follia che fa la storia (2011), Psiche (2015) e Centauri. Mito e violenza maschile. Nuova edizione rivista, aggiornata e ampliata (2016). Ha vinto per due volte (2002 e 2008) il Gradiva Award della National Association for the Advancement of Psychoanalysis, assegnato ogni anno negli Stati Uniti alla saggistica psicologica.

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