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Filosofia dell’Eros – L’Uomo, l’Animale Erotico

Filosofia dell’Eros – L’Uomo, l’Animale Erotico

È solo quando gli amanti sanno custodire tra loro la più esclusiva delle distanze che Eros sprigiona la sua forza più tremenda.

Autore/i: Gasparotti Romano

Editore: Bollati Boringhieri Editore

prima edizione.

pp. 170, Torino

Tra le classiche definizioni filosofiche dell’essere umano – l’uomo è animale razionale, l’uomo è animale politico – ve n’è una, la quale viene di solito sottaciuta. Quella di animale erotico. Eppure è proprio essa che indica l’originaria condizione di possibilità dell’incontro, ossia di ciò a partire da cui può aver luogo ogni pratica e ogni forma di relazione umana, compresi l’esercizio del pensiero e la politica. L’uomo come mortale, infatti, nasce solo dopo che ha fatto irruzione nel mondo il demone di Eros. Prima, quando gli esseri erano immortali, Eros non esisteva affatto e del sesso non c’era alcun bisogno. Il libro affronta le principali questioni relative all’erotismo e alla sessualità: il desiderio, la caccia, il matrimonio, le cosiddette perversioni, la violenza, la pornografia di massa, sino ai legami tra Eros e politica. E lo fa reinterpretando alcuni miti antichi e medievali (come quelli di Orfeo ed Euridice e di Tristano e Isotta), ripercorrendo i luoghi fondamentali della tradizione filosofico-erotica occidentale (da Platone e Aristotele al misticismo cristiano-medievale, da Giordano Bruno a Schopenhauer, a Kierkegaard e Nietzsche, da Freud a Deleuze e Derrida), senza trascurare alcuni eminenti luoghi artistico-letterari come Le Lettere di Abelardo ed Eloisa, il Don Giovanni, la Filosofia del boudoir di Sade, i romanzi di von Sacher-Masoch e quelli di Kafka, l’arte di Michel Duchamp, la fotografia di Pierre Molinier, sino alle esperienze estreme del transgender.

Romano Gasparotti è docente di Fenomenologia dell’immagine presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera (Milano) e insegna anche presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele (Milano). Ha pubblicato: Le forme del fare (con M. Cacciari e M. Donà, 1987); Movimento e sostanza. Saggio sulla teologia platonico-aristotelica (1995); Sócrates y Plóton (1996); I miti della globalizzazione (2003). Ha inoltre tradotto e commentato: Aristotele: La natura. Lettura della «Fisica» (1995) e Mito sapienza filosofia. Nuova antologia del pensiero presocratico (1995).

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